Sorprendendo tutti i convenuti e lo stesso Presidente provvisorio, Sen. Andreotti, alla seduta di insediamento del nuovo Senato della Repubblica in corso a Palazzo Madama, la senatrice Emma Bonino ha preso la parola proponendo la sua candidatura a Presidente.

In piena tradizione “radicale”, l'iniziativa intende porre l'attenzione sulla necessità di parlamentarizzare le candidature, contro l'invalsa “prassi” di definire tali scelte, al Senato come alla Camera, all'esterno delle istituzioni per decisioni prese (quando va bene) nelle conventicole partitiche, senza alcuna formalizzazione delle proposte nelle sedi a ciò deputate.

L'episodio ci fa con piacere ricordare che qualche giorno fa un nostro lettore, in un commento (riproposto in calce) aveva proprio ciò suggerito e non come semplice “provocazione procedurale” ma come proposta anche nel merito... Curioso, vero? E, stante il candidato in pectore (Renato Schifani) che ...per sorpresa scaturirà dal voto in corso (sono giunti ora alla lettera 'C' di Cuffaro...), è possibile non ritenere migliore l'ipotesi suggerita e la candidatura proposta?! (e.s.)

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(dai commenti, 17/04/2008)

Emma, adesso ti vogliamo presidente del Senato!

Non per precipitare le cose, d'accordo, ma non ritenete anche voi che tutti i partiti (rimasti) si potrebbero trovare (meglio) garantiti? E, sicuramente, ne guadagnerebbe l'istituzione.

Berlusconi, Bossi, Fini, Veltroni e Casini non ci sono venuti su (hanno ben altro per il momento...) ma pensate che gran “bella figura” ci farebbero, tutti quanti!

Cordialmente

esplora

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P.S. - Poco prima delle ore 13 il presidente provvisorio Giulio Andreotti legge l'esito dello spoglio: Renato Schifani ha ottenuto 178 voti (4 in più della maggioranza costituita da Popolo della Libertà, Lega e MPA di Lombardo), Emma Bonino ne ha ottenuti 13 (ricordiamo che i senatori radicali sono soltanto 3).