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Relazione annuale sulla 194. Meno IVG e più obiettori. Dubbi
23 Aprile 2008
 

Rilevo con piacere che quest'anno la relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge 194 è stata consegnata dal ministro della Salute con un po' meno di ritardo rispetto alla “prassi” degli anni passati. La legge infatti prevede entro febbraio e la “prassi” ottobre.

A metà febbraio a fronte di una dichiarazione del ministro che preannunciava come sarebbe spettato al prossimo Governo, noi radicali avevamo presentato un'interrogazione per chiedere conto del ritardo, non giustificato neppure dai dati incompleti rispetto alla relazione precedente. In particolare citavamo i dati sull'obiezione di coscienza non aggiornati e che falsavano il dato complessivo. C'erano regioni come la Liguria che fornivano i dati del 1999.

Con piacere perciò registro di avere avuto ragione: la relazione poteva essere fatta da questo Governo, e finalmente un po' di numeri sono stati aggiornati, restano indietro solo due regioni: Lazio e Marche. E infatti i dati più aggiornati registrano un incremento vertiginoso degli obiettori. Ma non è detto che la situazione non sia perfino peggiore!

Procediamo per ordine. L’obiezione è infatti aumentata per i ginecologi dal 58,7% al 69,2%; per gli anestesisti, dal 45,7% al 50,4%; per il personale non medico, dal 38,6% al 42,6%.

Nel Sud l’aumento è ancora maggiore e in alcune Regioni addirittura i dati raddoppiano. In Campania l’obiezione per i ginecologi passa dal 44,1% all’83%, in Sicilia dal 44,1% al 84,2%. E se questi numeri già sembrano impressionanti, è probabile che siano ancora sottostimati.

Il caso della Basilicata resta ad oggi un giallo ancora irrisolto: nella relazione ministeriale dell'anno 2005 i ginecologi obiettori erano il 41,6%, mentre solo un anno prima, nel 2004, la relazione riferiva di un 92,6%. Nella relazione appena consegnata crescono di poco arrivando al 44,9%, dato da “isola felix” comparato alle altre regioni limitrofe (Campania 82,8, Puglia 79,9, Calabria 73,5%).

Su questo i Radicali Lucani hanno fatto un'inchiesta approfondita consegnata al ministro Turco per segnalare come nell’indagine condotta nel 2007 l'obiezione era del 93%, mentre nell’anno in corso il numero di obiettori censiti è pari all’88,5%.

Dal ministero nessuna risposta e nessuna valutazione sul dato quantomeno curioso statisticamente dell'unica regione che dimezza il numero di obbiettori (da 92 a 41-44) a fronte di una media in grossa crescita.

 

Più in generale la relazione mostra come la legge sia utile per far diminuire gli aborti, che infatti tra le donne italiane registra un -3,7%. Anche l'aumento di ivg (+4,5%) tra le straniere è da leggersi positivamente, è l'emersione dalla clandestinità di un fenomeno che nell'immigrazione soprattutto irregolare è perfino impossibile da stimare.

 

Donatella Poretti


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