Un sabato e una domenica.
Due giorni di incontri per la nonviolenza organizzata.
Due temi decisivi: la politica e l'informazione.
Due belle città: Bologna e Rimini.
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Sabato 19, a Bologna.
Per proseguire il lavoro di costruzione di una rete fra associazioni, gruppi, comitati, movimenti e singole persone, che sappia rafforzare la nonviolenza politica.
La crisi della democrazia e della politica nel nostro paese è grave ed evidente.
Come dice la mozione dell'ultimo Congresso del Movimento Nonviolento, le amiche e gli amici della nonviolenza sono chiamati alla «costante apertura, proposta e pratica di collaborazione con i movimenti o realtà diffuse che alla nonviolenza si ispirano»; questa è «la condizione necessaria perché l'aggiunta della nonviolenza per la politica buona sia credibile e possibile».
Il percorso avviato a Bologna può essere anche un contributo per ridare fiducia ai tanti disorientati, ai troppi delusi, ai rassegnati, e può aiutare i giovani ad appassionarsi alla nonviolenza, che è un'idea e una pratica di vita per salvare noi stessi e il mondo nel quale viviamo.
La guerra è la fine della civiltà e della politica. La nonviolenza è la politica per il potere di tutti.
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Domenica 20, a Rimini.
Per affrontare il tema dell'informazione che è sempre stato al centro dell'attenzione di chi ha dato corpo alla politica della nonviolenza: da Gandhi (giornalista e direttore di riviste) a Capitini (fondatore di Azione nonviolenta e de Il potere di tutti), da Danilo Dolci (Dal trasmettere al comunicare) ad Alexander Langer (promotore di una miriade di fogli d'informazione, da Offenes Wort, fino a Verdeuropa).
Oggi in Italia esistono mezzi di informazione sommersi da denaro pubblico, o derivante dalla pubblicità, che vivono anche se non vendono, garantiti dalla legge dell'editoria; e poi ci sono riviste serie, che svolgono un reale servizio di cultura e di informazione, che faticano a sopravvivere, strangolate da difficoltà burocratiche, ma che si sostentano grazie solo ai lettori che pagano per l'informazione libera che ricevono.
La nonviolenza organizzata è attenta sia alla crescita culturale, che alla dimensione politica. La ricerca della verità oggi non può non fare i conti con l'informazione.
Mao Valpiana
(da Voci e volti della nonviolenza, 18 aprile 2008)