Maurizio Stefanini
Grandi coalizioni
Boroli Editore, pagg. 190, € 14,00
Maurizio Stefanini è un giornalista liberale esperto di problemi del Terzo mondo che abbiamo già avuto modo di apprezzare ne I nomi del male (Boroli, 2007), soprattutto per un’interpretazione condivisibile delle problematiche cubane e venezuelane. Adesso pubblica un nuovo saggio storico-politico per spiegare il fenomeno delle grandi coalizioni, anche se in Italia il pericolo è stato scongiurato da una netta affermazione del centro destra.
Stefanini racconta in estrema sintesi tutte le grandi coalizioni del pianeta, descrive la dialettica maggioranza-minoranza con grande attenzione storico-giornalistica, spiegando che è il sale della democrazia e andando sempre al cuore del problema. L’autore parte dalla descrizione del consociativismo, si sofferma sui governi di guerra, di liberazione e costituenti, per arrivare alla Grosse Koalition tedesca degli anni Sessanta tornata recentemente in auge. In Italia abbiamo avuto un’esperienza consociativa durante gli anni di piombo, quando i partiti dell’arco costituzionale fecero fronte comune contro il terrorismo in un governo di “Solidarietà nazionale”.
Il lavoro di Stefanini ha il pregio di non annoiare, spiega cose complesse in maniera divulgativa, soprattutto mette in guardia contro le smanie di semplificazione e contro i tentativi di modificare in corsa le regole del gioco. Il libro è introdotto da Giulio Andreotti e da Lodovico Festa che mettono la loro esperienza al servizio di un notevole lavoro giornalistico.
Gordiano Lupi