Caro direttore, ti ho inviato il “volantone” che è in corso di distribuzione ad alcune centinaia di migliaia di elettori, con cui cerchiamo di supplire per quanto ci è possibile alla mancata informazione pubblica sulle nostre posizioni di radicali per il voto del 13/14 aprile, assolutamente oscurate, censurate da tutti.
A nostro avviso, la posta effettivamente in gioco in queste giornate “elettorali” è quella di scegliere fra l’affidare il governo del paese per i prossimi anni, o a Silvio Berlusconi o a Walter Veltroni.
Il resto è appunto... un resto; verrà dopo e sarà condizionato e pregiudicato da questo evento. Responsabilità gravissima, che è valsa e vale in queste ore sempre più, per noi e ogni altro.
Abbiamo quindi lottato e lottiamo, strenuamente, a inevitabili altissimi costi che siamo fieri di aver avuto la forza di accettare perché Veltroni vinca, ora, con noi tutti, le pesanti e oggettive difficoltà che deve affrontare e superare. Nella speranza che sappia, poi, se la fortuna gli e ci arride, continuare affrontando e vincendo le altre, quelle soggettive, cruciali anch’esse.
Rivendico in tal modo la assoluta generosità e forza di quanto in questi ultimi anni, più che mai, il partito, la galassia radicale, ha saputo compiere. Dal 2005 ad oggi.
Con la Rosa nel Pugno determinando il successo elettorale del 2006, l’alternanza dell’Unione altrimenti strabattuta dall’armata Berlusconiana. Poi con rapporto leale, efficace, responsabilissimo in primo luogo di Emma Bonino e di tutti noi radicali al governo Prodi nel suo tentativo meritorio di risanare, per poi radicalmente riformare, a obbligato prezzo di impopolarità, la gravissima situazione economico-sociale, politica, istituzionale e morale del regime di monopartitismo sempre meno imperfetto che soffoca e opprime il vissuto del paese, del popolo italiano.
Regime antidemocratico, anticostituzionale, rottame di quello stato di diritto che rivendica di essere. Esprimiamo un sostegno senza riserve al voto per Walter Veltroni, minor male che sosteniamo rispetto al maggior male che per noi risulta essere il combinato disposto del voto a Berlusconi, da una parte, e di quello a Bertinotti dall’altra, alla sua coalizione comunista-verde, a non pochi compagni, cioè, che consideriamo comunque anche pienamente “nostri” come noi ‘loro’.
Non “colpa”, dunque, ma errore se si miri ad una alternativa di regime, radicalmente laica, socialista, liberale, federalista, nonviolenta, che renda alle grandi tradizioni socialista e liberale e a quella federalista europea di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Colorni, la primazia nella costruzione della pace fondata sul diritto e sulla libertà, in Estremo Oriente, in Tibet, in Medio Oriente...
Dunque prima di giungere, fra un istante, all’essenziale, ribadisco che siamo mobilitati a sostegno del voto a Veltroni, come a Rutelli che ha avuto a Roma l’intelligenza e l’onestà di chiedere l’appoggio anche della lista radicali-Bonino.
Ma l’essenziale della nostra posizione è meglio comprensibile se si dà il valore grande che noi diamo (e riteniamo oggettivamente tale) a quanto segue: il 2, 3, 4 maggio a Chianciano è convocata un’“Assemblea dei Mille”, apertissima a chiunque riterrà quell’occasione meritevole di analizzare insieme un bilancio di quanto sarà accaduto, il e i da fare, ed eventualmente il percorrere o il ripercorrere il cammino avviato con la Rosa nel Pugno e tutti coloro che continuano ad affermarne l’attualità piena.
Forse anche - dunque – una sorta di Fiuggi 2, insomma, o di un diverso, inclusivo e non esclusivo, essere Partito democratico. L’annuncio ufficiale di questo appuntamento l’ho dato assieme al compagno Mauro del Bue, impegnato elettoralmente come capolista del Ps in Abruzzo e come noi impegnato - dal giorno successivo all’esito elettorale, quale che esso sia – a sostenere quell’appuntamento cui - molto volentieri - Europa e tu, suo direttore, siete d’ufficio caldamente invitati, per la qualità e il merito di quel che avete rappresentato e rappresentate in questi anni e oggi.
Marco Pannella
(da Europa, 10 aprile 2008)