Mercoledì 9 aprile, ore 20:45
a Bergamo, presso il “Caffè Letterario”
Via San Bernardino, 53
si terrà la presentazione del tredicesimo numero di Diritto e Libertà:
“SI VIS PACEM...
Turchia nell'Unione Europea,
Israele nell'unione europea e nella NATO”
Introduce
Mariano Giustino, direttore della rivista di politica transnazionale e di iniziativa radicale Diritto e Libertà
Intervengono
Marco Brunazzi, docente di Storia Contemporanea all'Università degli Studi di Bergamo e direttore dell'Istituto di Studi Storici “Gaetano Salvemini” di Torino
Lorenzo Strik-Lievers, ricercatore di Storia Contemporanea all'Università Bicocca di Milano
Bruno Mellano, deputato radicale RnP
Modera il dibattito
Carlo Saffioti, presidente dell'Associazione Italia-Israele di Bergamo “Ada Ascarelli Sereni”
«Se vuoi la Pace, prepara la guerra». Per quanti decenni ci siamo sentiti ripetere questo monumento al presunto realismo? Questo numero di Diritto e Libertà ruota - a partire dalla sua copertina - attorno a una proposta politica (e insieme la formula) più articolata e forse capace di sortire effetti politici di portata storica.
Oggi la pace impone, nella regione europea e mediterranea, che la Turchia entri nell'Unione europea, e che Israele entri nella UE nonché nell'alleanza della NATO.
Che Turchia e Israele vogliano entrare quali membri della UE è indubbio, noto ed esplicito, nonché confermato da numerosi credibili sondaggi.
Ha ragione Emma Bonino, quando sostiene che l'adesione all'Unione europea debba essere ancorata al raggiungimento di accordi di pace tra Israele e le altri parti in causa. Deve, la politica, sapere giocare le carte forti della democrazia e della sua capacità di assicurare sviluppo condizionate alla cessazione dei conflitti e alla rimozione dei fattori che li hanno provocati e li fomentano. Si vis pacem, para pacem.
L'Europa, se esiste, e la NATO, devono porre l'ingresso nella Unione europea e nella NATO quale premio per Israele e una Palestina adeguata.
Il Satyagraha mondiale per la pace, la democrazia e la libertà, promosso per il 2008 dal Partito radicale nonviolento, intende creare le condizioni di una strutturale riforma democratica e federalista nel Medio Oriente e ovunque nel mondo.
La grande lezione spinelliana del Manifesto di Ventotene e quella consegnata da Kant alle memorabili pagine della sua opera Per la pace perpetua segnalano la necessità di superare i limiti dello Stato nazionale e di pervenire ad un assetto federalista che, solo, può garantire la risoluzione democratica dei conflitti col ripudio della forza e della violenza; e crescita democratica e progresso, e dunque pace.
Evento organizzato da:
Associazione Radicali Bergamo info@radicalibergamo.it
Associazione culturale Italia-Israele di Bergamo www.bergamoisraele.net