Navigando sui siti americani dedicati al jazz non posso fare a meno di annotare una serie incredibile di notizie, anticipazioni, recensioni da togliere il fiato. Sapevate ad esempio, che la cantante pop Madonna ha fatto un'offerta di acquisto per rilevare la storica etichetta Blue Note (“Madonna launches bid for BlueNote”)? E che l'etichetta tedesca E.C.M. annuncia una tournée estiva dei propri massimi artisti al limite dell'incredibile? Keith Jarrett con il quartetto europeo (Garbarek, Danielsson, Christensen) reinterpreta standards della canzone americana usando solo strumenti orientali (!!). John Abercrombie, Jan Hammer e Jack De Johnette escono con un nuovo album e diversi concerti ispirati alla musica di Simon & Garfunkel. E ancora Garbarek con l'Hilliard Ensemble hanno in uscita Pliocene, un album che raccoglie e ricrea canti primordiali (“ECM annunces summer release schedule”). Poi una serie di uscite discografiche spiazzanti, come Monk meets The Beatles, Michael Bolton sings the Duke Ellington songbook, Wynton Marsalis e Bill Clinton (!!) insieme in The 2004 Election Blues Session, Body and soul remixed opera del DJ John Oswald sulle celeberrime pagine di Coleman Hawkins, e come tacere delle stupefacenti (è la parola giusta!) Bix and Pops Lost Cannabis Sessions, o dell'imprevisto box di Miles Davis Round about lunchtime: The Complete Columbia Cafeteria Recordings 1955-1985.
Ancora un paio di scioccanti esempi: All About Jazz si è sempre prodigato in feroci stroncature al musicista americano Kenny G, una sorta di mieloso interprete di temi fatui e insulsi, ingiustamente apparentato al jazz, e naturalmente baciato dal successo discografico. Ebbene, c'è la recensione di un nuovo album di Kenny G in duo nientepopodimenoche con Pat Metheny (The Jazz Soul of PDQ Bach) letteralmente incensato dal critico Jack Bowers. Non solo, ma compare addirittura una registrazione, sempre su All About Jazz, scaricabile gratuitamente in download in cui Kenny G duetta con Charles Mingus.
L'appassionato distratto che martedì 1° aprile ha dato una lettura alla pagina principale di Allaboutjazz ha avuto motivi per sobbalzare e stropicciarsi gli occhi: tra le news spiccava il ricevimento alla Casa Bianca con musicisti e cibi provenienti da New Orleans (...), un autoironico (?) George W. che si unisce al coro della Dirty Dozen Band cantando What's goin' on, per non parlare di Condoleeza, esibitasi al pianoforte con successo sulle note di St. James Infirmary. Anche tra le recensioni c'erano cose inaudite: il ritrovamento dell'unico brano registrato di Buddy Bolden, mitico trombettista degli albori del jazz dalla vita tribolata e dalla fine precoce. Un inedito e straordinario duo, Tom Waits e Rickie Lee Jones, che omaggiano Ella Fitzgerald e Louis Armstrong sia nel repertorio che nella foto truccata dell'album. Ed infine la recensione più scioccante e strampalata: The lost piano sessions del gerarca nazista Hermann Goring... C'è anche un Readers Pool di una fantomatica rivista, Bummed Out, i cui risultati sono sorprendenti: nessun musicista americano citato tra i preferiti. In compenso ci sono Francesco Cafiso e Gianni Basso. Di quest'ultimo il redattore si domanda: ma chi è, chi l'ha mai sentito nominare...?
Va bene, a questo punto la puzza di bruciato è avvertibile da chiunque (spero...). C'è una spiegazione: si tratta di una bella serie di April Fool's, da noi “pesci d'aprile”, che i redattori di All About Jazz si sono divertiti a pubblicare nel corso degli anni. Se volete conoscere tutte le burle architettate potete andare qui. Buon divertimento...
Roberto Dell'Ava