Il museo Bellini dedica un’eccezionale mostra a “Dipinti tempera su tela. Ritratti di famiglie delle dinastie cinesi”.
Il percorso di per sé suggestivo propone una serie di pannelli che ritraggono famiglie delle dinastie cinesi. Colpisce in esse la cura posta nei particolari degli abiti, delle acconciature, della composizione familiare, degli interni delle case; la scelta dei colori tipici di un’arte elegante e raffinata e la tecnica che mostra, attraverso il linguaggio fotografico, espresso con tempera su tela, la vita delle più importanti dinastie cinesi con il lusso delle vesti e degli arredi, le mirabili acconciature intessute finemente d’oro e le suppellettili. Una lettura aperta per ammirare anche la preziosità degli oggetti che, gelosamente custoditi, arricchiscono la mostra.
Il Prof. Luigi Bellini spiega con semplicità e gusto ai visitatori ciò che mostra, facendone percepire tutta la bellezza.
Una mostra raccolta nelle sale del piano terra della dimora, che offrono con le pareti tappezzate di rosso il fascino di altre terre e altri tempi.
La Mostra “Dipinti tempera su tela. Ritratti di famiglie delle dinastie cinesi” al Museo Bellini (sale piano terra) sarà aperta dal 29 Marzo al 12 Aprile dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle 16:30 alle ore 19:00 (chiuso lunedì e sabato mattina).
Lungarno Sederini, 3-50124 Firenze
Per info: 055 2657940 – 055 214031
La Galleria Bellini, crogiuolo di Arti
L’Arte è la cronaca più bella dei secoli e la cultura è la linfa di un popolo, così recita Luigi Bellini restituendo all’Arte il suo valore educativo.
La Galleria Bellini si presenta al visitatore come crogiuolo di arti, storia e letteratura.
È uno scrigno in cui sono racchiusi tesori inestimabili per il cultore delle Arti, per lo Storico attento a cambiamenti epocali, per il letterato alla ricerca dell’interazione tra arte e mito, tra arte e letteratura, per l’amore di chi per generazioni ha cercato non l’oggetto particolare ma l’eccezionalità dell’oggetto, trasmettitore di un’accurata manualità, di un’arte rivelatrice di un gusto epocale; non una semplice galleria ma una casa museo, dove ogni oggetto non è posto casualmente ma acquista una sua ragion d’essere nel rapporto con gli altri oggetti che tracciano percorsi dalla storia romana al Settecento; un libro aperto sotto gli occhi del visitatore che osserva, scruta e ricostruisce, attraverso gli arredi, il gusto di un’epoca, identificandone la manualità ricercata, gli arazzi di pregio e ricrea, con l’immaginazione, una realtà quotidiana che nessun libro può regalarci.
La persona che funge da guida, eccezionale per garbo, e attenta a soddisfare ogni curiosità, pone il visitatore a suo agio e si prodiga con dovizia di particolari, nel raccontare storie e nel presentare gli arredi.
La sistemazione degli interni risponde a un preciso gusto estetico; ogni oggetto suscita meraviglia per la sua preziosità e al contempo denota l’amore di chi nutre per l’arte una sorta di riverenza e si mostra sensibile a condividere tali tesori con altri, aprendo la propria dimora al pubblico.
La dimora, che si affaccia sull’Arno, al n. 5 di Lungarno Soderini, di origine quattrocentesca, conserva il fascino d’altri tempi, negli arredi, nei soffitti, nei lampadari, unici nel proprio genere, nei velluti, rasi e broccati, nelle opere d’arte: una veduta del Canaletto, una scultura del Ghiberti, una Madonna di Della Robbia, un dominante Beato Angelico e leggiadri ricami, testimoni di un’arte raffinata e l’occhio viene maliziosamente catturato dal nudo di Paolo Schiavo che colpisce per la sua modernità.
Le diverse stanze accomunano oggetti che di volta in volta diventano spaccato di vita domestica ed esempio di un gusto estetico e raffinato, tipico di chi conosce l’arte e la conserva con devozione. Ogni oggetto comunica un’emozione e realizza col visitatore una lezione che diventa interattiva tra arte, storia, musica e letteratura; la simbiosi con le cose si rafforza in una trasmissione di percezioni e di emozioni, in un rapporto palmare con artisti e opere che raccontano aneddoti, curiosità, momenti di vita e storie coinvolgenti fino a rendere il visitatore partecipe del tutto, perché l’Arte non è esteriore all’uomo ma è il suo stesso essere, la sua linfa vitale.
L’insieme sobrio e raffinato accoglie l’ospite con discrezione senza mostrare un’opulenza sfacciata, la vera ricchezza è nello spirito di chi di generazione in generazione si è prodigato per l’arte e ne ha valorizzato e conservato stili che parlano di varie epoche attraverso forme diverse nell’espressione e nella manifattura ma tutte concorrenti a esplicitare il concetto che l’Arte è Storia di uomini, di epoche, di artisti e di artigiani in una continuità che pone l’antico in stretto dialogo col moderno e rende il visitatore partecipe di ogni tempo.
Luigi Bellini, al quale va il nostro ringraziamento, non poteva farci un dono più bello, nella piena consapevolezza che l’Arte deve essere patrimonio collettivo, ma essenzialmente dei giovani e studenti tutti, che mai come oggi hanno bisogno di nutrire lo spirito di sapere e di verità.
Anna Lanzetta
Museo privato Bellini
Galleria Luigi Bellini
di Mario e Luigi Bellini
Lungarno Soderini, 5 - 50124 Firenze
Orari di apertura: Martedì - Mercoledì - Venerdì ore 9:30-13:00 e 16:00–19:00
Per appuntamenti e informazioni scrivere a info@bellinigallery.com o telefonare al numero 055 214031