È partita in questi giorni la raccolta firme promossa dalla Coop su una proposta di legge di iniziativa popolare per permettere la vendita dei farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP) e da banco (OTC), al di fuori delle farmacie. L'iniziativa "Un farmaco dev'essere un farmaco, non un lusso" mira a rompere il monopolio delle farmacie almeno nella vendita di alcuni prodotti e attraverso la liberalizzazione del mercato ad una riduzione dei prezzi attuali di vendita stimata tra il 25 e il 50%. Dopo quattro anni di liberalizzazione parziale del mercato, in Gran Bretagna, ad esempio, si è ottenuta una riduzione media dei prezzi dei farmaci che si aggira intorno al 30% per cento.
«La sola liberalizzazione dei farmaci da banco e con l'obbligo di presenza di un farmacista iscritto all'ordine, come prevede la proposta delle Coop», ha dichiarato Donatella Poretti, membro di giunta dell'Associazione Coscioni, «è un primo timido passo da sostenere per andare verso una liberalizzazione più in generale delle farmacie e dell'abolizione degli ordini e delle corporazioni che frenano il mercato. È incomprensibile e inspiegabile perché per comprare l'aspirina, si debba obbligatoriamente andare in farmacia, sottoponendosi, ad esempio nei giorni festivi, ad estenuanti ricerche per trovare quella di turno aperta».
«Invitiamo perciò», ha concluso l'esponente della Rosa nel pugno, «a sostenere e a firmare per la proposta di legge perché è la prima, con un carattere istituzionale, che tende a rompere l'assurdo monopolio e privilegio delle farmacie per avere più concorrenza e maggiore professionalità, invece che mantenere posizioni di rendita, e offrire un servizio migliore e più conveniente per i consumatori che vi si rivolgono».
Maggiori informazioni sul sito Internet: www.coop.it
(Associazione Coscioni, 12/01/2006)