Chiesto il rilascio immediato
dei manifestanti nonviolenti
Presente la delegazione del Partito Radicale Nonviolento che ha iniziato sciopero della fame
Roma - Javalamukti, 13 marzo 2008 – Questa mattina in India sono stati fermati e arrestati a Javalamukti, nel distretto di Kangra, gli oltre 100 manifestanti tibetani che partecipavano alla Marcia nonviolenta partita da Darmanshala fino al Tibet in occasione dell'anniversario della rivolta nonviolenta tibetana del 1959 contro l'occupazione cinese.
Alla marcia, che era giunta alla quarta tappa, aveva partecipato anche una delegazione del Partito Radicale Nonviolento composta da Sergio D'Elia, deputato e Segretario dell'Associazione Nessuno Tocchi Caino, Matteo Mecacci e Marco Perduca, Vice Presidenti del Senato del Partito Radicale Nonviolento.
Davanti al carcere di Javalamukti è in corso in queste ore un sit-in con centinaia di persone che chiedono il rilascio immediato dei manifestanti nonviolenti; al sit-in partecipa, con le bandiere del Partito Radicale Nonviolento con l'immagine di Gandhi, anche la delegazione radicale che ha iniziato uno sciopero della fame di dialogo rivolta alle autorità indiane; partecipano anche decine di personalità di organizzazioni internazionali nonviolente europee, americane e mediorientali.
Alle ore 8 circa (ora italiana) la Vice Presidente del Parlamento tibetano in esilio, Dolma Gieri, che ha firmato alcune ore fa l'appello in sostegno dell'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella (cfr. di seguito), ha incontrato le autorità di polizia che hanno dato rassicurazioni sulle condizioni dei manifestanti. Il magistrato indiano deciderà tra alcune ore sul rilascio o meno dei manifestanti.
Il Governo indiano aveva chiesto ai tibetani nei giorni scorsi di non manifestare oltre la il distretto di Kangra per non urtare le autorità cinesi.
Il Presidente del Parlamento tibetano in esilio
sostiene l'azione nonviolenta di Pannella
Dharamsala, 12 marzo 2008 – Karma CHOPEL, presidente del Parlamento Tibetano in esilio, e Dolma GYARI, vice-presidente, hanno dichiarato da Dharamsala (India):
(Versione originale:)
«We wish to express our solidarity and support to mr. Pannella for his determination and his nonviolent action. We believe that it is a civic and moral duty to support who is engaged in pursuing the goal of the affirmation of the rule of law through nonviolent means.
We are convinced that the full respect of freedom, democracy, justice, and the rule of law in democratic societies is the only way to affirm those same principles in all those places where they are systematically denied».
(Traduzione:)
«Desideriamo esprimere la nostra solidarietà e il nostro sostegno a Marco Pannella per la sua determinazione e per la sua azione nonviolenta. Crediamo che sia un dovere civile e morale sostenere chiunque sia intento nella ricerca dell’obiettivo dell’affermazione dello stato di diritto attraverso mezzi nonviolenti.
Siamo convinti che il pieno rispetto di libertà, democrazia, giustizia e stato di diritto in società democratiche sia l’unico modo per affermare quei principi stessi ovunque essi vengano sistematicamente negati».
D'Elia chiede a Ministro Esteri di occuparsi della vicenda tibetana
Roma, 12 marzo 2008 – Il deputato radicale Sergio d'Elia, con una interrogazione urgente rivolta al Ministro degli Esteri in carica, solleva il caso della brutale repressione avvenuta in Tibet, da parte delle autorità cinesi, di alcune manifestazioni nonviolente che si sono svolte nell'anniversario della rivolta del popolo tibetano avvenuta il 10 marzo 1959 contro l'occupazione cinese.
Da notizie acquisite dalla delegazione del Partito Radicale Nonviolento (...) che si trovano a Dhramasala per incontrare il Primo Ministro del Governo tibetano in esilio Sogyal Rinpoche risulterebbe infatti che alcuni monaci sono stati brutalmente picchiati e arrestati dalle autorità cinesi.
Tali notizie trovano riscontro nella testata indipendente www.phayul.com.
Conoscendo i metodi con cui le autorità cinesi trattano i sostenitori della causa tibetana, D'Elia chiede cosa intende fare il Ministro per acquisire informazioni sulle condizioni delle persone arrestate lo scorso 10 marzo in Tibet e come pensa il Ministro di porre la questione del rispetto dei diritti umani delle minoranze in Cina secondo quanto previsto dalla Costituzione.
(dichiarazioni e comunicati da Notizie radicali, 13 marzo 2008)
Sabato a Milano
ore 11, sit-in pro Tibet, con Bruno Mellano
Milano, Sabato 15 marzo: sit-in dalle ore 11 alle 12:30 in Piazza della Scala, in solidarietà con i monaci in Tibet, indetto dalla Comunità Tibetana Italiana. Partecipa Bruno Mellano, deputato radicale e coordinatore dell'Intergruppo Parlamentare per il Tibet.