– Quando nasce la tua storia musicale?
Nasce nei primi anni ’90 coi Crying Dolls... ero il cantante, facevamo hardcore/punk. Poi ho iniziato a suonare la chitarra da solo fino al ’97-‘98. Più avanti con Max (Negri) abbiamo formato i My sad Ink, facevamo dark sperimentale e con loro è andata avanti due anni. Di queste esperienze non è rimasto nulla di ufficiale ma solo qualche cassetta che ora sarà in qualche scatola...
Poi con svariati musicisti ho iniziato a comporre mie canzoni. Ho inciso alcuni cd, il primo è Goa Super Trip... in copertina ha un cavallo azzurro... Poi c’è stato Kill Your Stars ed un altro disco questa volta in italiano Lontano da qui. Ma con il cantato in italiano non sono riuscito a trovare il modo di sviluppare il discorso con altre persone e la cosa è finita lì... a parte la parentesi di un singolo concerto.
Poi ho creato, nel 2001, il “Goa Sound Studio”, sala prove, sala incisione. Nel 2007 abbiamo riformato i My Sad Ink sempre insieme a Max (voce chitarre) ed a Clava (basso)... poi alcuni concerti ed il cambio del bassista... Ultimamente, solo ultimamente mi sono aggiunto ad un gruppo The Castaways ...dove suono la batteria. Nei Castaways c’è un ragazzo messicano (chitarra e voce), una ragazza brasiliana (voce solista e cori) e Leo (chitarra e voce).
– Come Mr. Paky suoni ancora?
No. Invento le mie canzoni quando mi capita di inventarle e le suono da solo.
– ...e cosa ti ispira ?
Lo faccio per necessità... non è per ispirazione. Quando sento che devo fare una canzone... per occupare del tempo mi metto lì e faccio quella canzone che mi viene e suono tutti gli strumenti.
– Ma solo per occupare del tempo?
...Tipo, dico: “cosa faccio stasera?” “Faccio poi una canzone”. Alcune vengono bene e altre vengono male.
– E quante ne hai scritte?
Mah... Più o meno 50... ma nessuna ufficialmente registrata (tipo alla SIAE etc.).
– Qual è il disco a cui sei più affezionato?
Kill your Stars ...perché è stato recensito da “Rock Sound”... mi davano del cantautore tra il Grunge e Bob Dylan ma come valore di composizione se lo ascolto adesso non mi fa impazzire… alcune canzoni erano belle ma il suono non era molto bello.
A Goa Super Trip sono più affezionato perché non avevo mezzi e poi l’ho dato un po’ a tutti, ai tempi.
– E il “Goa Sound”?
...dal 2001, come dicevo, ho formato una sala incisione/sala prove. La “Goa sound records” dove vengono gruppi a provare e registrano le prove…o registrano demo oppure service, dj.
...ah, devo anche ricordami che ho fatto delle cose tipo teatrali, dei reading insieme a Giovanni (Confeggi)... ne abbiamo fatti un paio in zona… La notte prima della foresta (Koltes) e La peste (A. Camus) messa in scena al Castel Grumello. In questi reading componevo la musica dal vivo... ma questa era una parentesi.
– Raccontaci qualche aneddoto che ti è capitato in tutti questi anni di attività musicale?
…eh! Così di botto non mi viene niente…
Ero in vacanza a San Pietroburgo con un mio amico in macchina una volta arrivato ho cercato di prendere accordi col gestore di un locale ma sono stato rimandato più volte avanti e indietro ma alla fine non ho concluso niente. In Danimarca stavo suonando l’armonica e la chitarra su una panchina in un parco e un danese mi ha dato dei soldi come se stessi chiedendo dei soldi... ma stavo suonando solo per me.
– Progetti futuri?
Ora è un periodo abbastanza innovativo, perché coi Castaways ho fatto molti concerti nel minor tempo possibile... perché è più facile suonando acustici trovare locali per suonare... inoltre siamo una cover band, quindi… Adesso stiamo andando avanti così... più che altro l’impegno ce l’ho con questo gruppo.
Coi My Sad Ink è un periodo un po’ di prova e stiamo provando col nuovo bassista.
Come Mr Paky per adesso sono fermo, non ho niente. Spero anche di lavorare di più con lo studio anche perché è il mio lavoro.
– E cosa ti aspetti da questi gruppi?
Fondamentalmente non mi aspetto niente; solo, magari, di raggiungere un’affinità musicale maggiore.
– Cosa pensi della musica in provincia e della tua città (Sondrio)?
Schifo... non c’è nulla, i gruppi sono demotivati... gruppi che spiccano non ce ne sono tanti anzi pochi. Dovrebbe esserci più motivazione per riuscire ad invogliare la gente che suona, altrimenti non c’è molta speranza e il contesto italiano non è dei migliori... Dobbiamo sopportare questa cosa.
– …ne vale la pena?
Questa è un domanda cosmica... Non lo so. Forse era meglio fare altro…
Contatti:
Mr Paky
Pacchi Fabrizio / “Goa Sound Studio”
340 64 53 190
Piazza Cavour, 15 (Sondrio)
Nicola Mattarucchi
(da 'l Gazetin, febbraio 2008)