Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Notizie e commenti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Anna Lanzetta: Invito all’opera “Elettra” di R. Strauss. Teatro Comunale di Firenze
Elettra
Elettra 
03 Marzo 2008
 

Quando il pubblico, alla fine dello spettacolo, resta fermo al proprio posto ad applaudire a scena aperta, vuol dire che lo spettacolo è stato a dir poco superbo, tale è la rappresentazione di Elettra, dove l’insieme colpisce lo spettatore e non gli lascia nessuna difesa contro il cuore palpitante e la mente che naviga verso altri lidi dove si concretizza una realtà violenta rappresentata essenzialmente da figure femminili diverse e mutevoli nei ruoli. Musica, voci e scena si fondono in un tutt’uno che non concede pause o distrazioni ma inchioda l’occhio alla scena, l’orecchio alla musica e al canto di personaggi che nei gesti trasportano in un mondo -ancestrale- dove si consuma il dramma che investe gli individui e distrugge il senso della famiglia; un dramma che richiama personaggi tragici quali Amleto e personaggi forti e volitivi come Antigone; uno spettacolo dove l’antico si coniuga con la modernità dei sentimenti e delle passioni di oggi; uno spettacolo che per un’ora e mezza circa e senza interruzioni, cattura lo spettatore in un’atmosfera cupa di vendetta e di morte, resa tale da una scenografia che utilizza il colore grigio in un ambiente essenziale, cupo, terreo, forse una tomba, dove il linguaggio espressivo è affidato alle luci e alle ombre, ombre stesse di sentimenti e stati d’animo, indagati a livello psicologico; uno spettacolo superbo, indimenticabile, incisivo dove prendono corpo valori antichi, violenze, figure di donne magistralmente rese nella personalità, nella tenacia degli intenti, nell’amore per la vita, nel -destino di donna-, nella perseveranza di un progetto, nella crudeltà, nel sentimento di maternità: terribile è l’odio che Elettra prova per la madre, Clitennestra, colpevole di aver ucciso suo padre, Agamennone e cacciato il figlio Oreste con l’intento di farlo uccidere.

Tema centrale della vicenda è la notizia della presunta morte di Oreste e del suo arrivo ma è Elettra che, con la sua costante presenza in scena, guida gli eventi.

Elettra, figlia di Agamennone e Clitennestra vuole vendicare la morte del padre e opera perché il fratello Oreste uccida la madre ed Egisto che ha preso il posto del padre.

Lo scontro tra Clitennestra e Elettra rappresenta il vertice della tragedia, anche sul piano musicale, attenuata dalla figura di Crisotemide, la dolce sorella di Elettra, che accetta il destino compiuto «il padre è morto e il fratello non torna più»; ella si contrappone nella modernità dei suoi desideri alla fissità nel passato di Elettra che vuole vendetta perché non può scordare; Crisotemide è il divenire «voglio vivere» e la tenerezza della melodia in mi bemolle sui versi «Voglio aver figli, voglio scaldarli col mio corpo» attenua il clima di violenza.

Colpiscono i dialoghi lirici di Elettra con Oreste e con la sorella Crisotemide: Tu con spranghe di ferro mi inchiodi al suolo. Se tu non ci fossi, ci farebbero uscire. Se non ci fossero il tuo odio, la tua mente insonne e inesorabile, per cui essi tremano, ci farebbero uscire dal carcere, sorella! Voglio uscire! Non posso dormire qui ogni notte fino alla fine! Voglio vivere prima di morire! Voglio aver figli prima che sfiorisca il mio corpo, e se anche mi danno un bifolco, per lui metto al mondo i figli e li scaldo con questo mio corpo nelle fredde notti, quando il vento investe la capanna e la squassa! Ma tu mi ascolti? Parlami, sorella! Abbi pietà di te e di me! A chi giova tanto strazio? Al padre, forse? Egli è morto e non torna il fratello.

Sempre siamo sedute sulla stanga, come due uccelli in catene, volgiamo il capo da ogni parte, ma non viene nessuno, non il fratello, non un suo messaggero, nessuno, non un messaggero di un messaggero! Il tempo scava con coltelli i segni sul tuo viso e sul mio e il sole sorge e cala e le donne che ho conosciuto snelle, son fatte incinte, alla fonte con fatica alzano i secchi, e all'improvviso si sgravano del peso, alla fonte vengono ancora, e dal loro corpo sgorga un dolce succo ed hanno al seno una vita assetata, e i bimbi crescono. No, sono una donna e voglio un destino di donna. È assai meglio morire che vivere e non vivere.

 

Il flusso musicale procede incontenibile dalle prime parole delle ancelle con le quali si comincia: «Dov'è Elettra? È già questa l'ora sua, l'ora in cui evoca il padre», all'ultimo grido «Oreste!» di Crisotemide con cui il lavoro termina.

La musica sottolinea momenti di cupo parossismo, di pacata dolcezza, di cupa vendetta, di profondi sentimenti; parla coi suoni e col ritmo, attraverso una perfetta combinazione orchestrale di strumenti che interpretano perfettamente vicende e stati d’animo. Strauss interpreta con la musica, ogni fase della drammatica vicenda, trasportandola in un clima irreale ma anche umano.

La musica e il canto si fondono e ci regalano creature vicine al nostro sentire; musica forte, tonante, vibrante, a tratti lenta, parossistica; un tutt’uno coi personaggi scavati interiormente e indagati a livello psicologico; Elettra, legata al passato è simbolo della vendetta, della donna inflessibile e implacabile; Crisotemide è il divenire, la donna che si sente tale e che vuole vivere le gioie della vita, bramosa di fortuna e di felicità; Clitennestra è il demone vendicativo e crudele; donne avvolte da una solitudine che le fa ancora più grandi e incisive all’occhio dello spettatore.

La musica interpreta una tensione percepibile in un’atmosfera di estasi di un’intensità crescente.

L’architettura musicale sottolinea le scene di grande tensione come il monologo di Elettra, che contiene l’intero nucleo del dramma «Sola, ahimè, tutta sola», che rievoca l’assassinio di Agamennone ed è l’antefatto che ci introduce nel tema quasi horror, con parole chiave che ne indicano il fatto -sangue, scure-; un parossismo dilatante in un clima allucinante reso tale da un’orchestra ampia con effetti forti e violenti.

L’orchestra costituisce l’enorme apparato che è a fondamento dell’azione, che ne delinea lo sfondo e riunisce psicologicamente gli avvenimenti fra di loro.

Non è il tema proposto a prevalere ma le passioni dell’animo e le possibilità espressive della musica raggiungono una straordinaria intensità.

Il sipario si chiude ma non finisce l’applauso del pubblico né lo stupore di chi non riesce a staccare gli occhi dallo scenario.

 

Strauss compose l’opera in meno di due anni, il 22 settembre 1908, la partitura di Elektra era compiuta..

La struttura è un atto unico, senza suddivisione in scene.

 

 

dal 24/02/2008 20:30 al 05/03/2008 23:00

Il 24, 26 e 29 Febbraio e il 2 e 5 Marzo 2008 il Teatro Comunale di Firenze presenta la tragedia in un atto di Hugo von Hofmannsthal: Elektra

in un nuovo allestimento in coproduzione con Tokyo Opera Nomori

musiche di Richard Strauss

direttore Seiji Ozawa

regia Robert Carsen

personaggi e interpreti:

Klytämnestra: Agnes Baltsa

Elektra: Susan Bullock

Chrysothemis: Christine Goerke

Ägisth: Stanford Olsen

Orest: Matthias Goerne

scene : Michael Levine

costumi: Vazul Matusz

Elettra (Elektra) è un'opera in un atto di Richard Strauss su libretto di Hugo von Hofmannsthal tratto dalla tragedia omonima di Sofocle.

Fu rappresentata in prima assoluta al Königliches Opernhaus di Dresda il 25 gennaio 1909, diretta da Ernst von Schuch, raccogliendo scarso successo. La fortuna dell'opera iniziò l'anno seguente, quando fu eseguita al Covent Garden di Londra, diretta da Thomas Beecham (10 febbraio 1910).

Insieme a Salomè rientra nel primo periodo del teatro musicale di Strauss, caratterizzato in chiave espressionista.

 

Per informazioni:

Teatro Comunale - Corso Italia, 16 Firenze

Tel.: 899 666805 - 055 2779350

Web: www.maggiofiorentino.com 

 

 

Note aggiuntive:

 

La tragedia nasce ad Atene alla fine del VI sec. a. C. La sua origine è molto discussa. Aristotele scrive: “Trae la sua origine dall’improvvisazione, non solo la tragedia, ma anche la commedia: la prima dai corifei che intonavano il ditirambo, la seconda da chi guidava le processioni falliche, rimaste in uso ancora oggi in varie città) (Poetica, 1449°, 10).

Aristotele nella Poetica scrive che la tragedia aveva per lo spettatore un’azione di catarsi.

La tragedia - classica- di Eschilo, Sofocle e Euripide, nasce quando la -pòlis- democratica si confronta col proprio passato legato a figure mitiche di eroi, ponendo in rapporto due mondi organizzati in modo diverso sia sotto il profilo sociale che ideologico. L’eroe tragico si mette in discussione e propone alla platea valori e modelli di comportamento, realizzando la funzione educativa del teatro, di cui era ben consapevole il tragediografo nel momento in cui sceglieva l’episodio da rappresentare, attualizzandolo nella contemporaneità, aggiungendo la propria creatività e inventiva. La valenza educativa del teatro era molto sentita nell’antica Grecia se da Pericle in poi si prelevava denaro dalle casse dello Stato per pagare l’ingresso a teatro dei cittadini meno abbienti. La tragedia greca, nelle forme dello spettacolo insegnava e insegna valori che nel tempo si sono persi; il teatro: un ambiente magico in cui vive la vita con le sue realtà e le sue contraddizioni.

 

Elettra, figlia di Agamennone e di Clitennestra, incitò il fratello Oreste ad uccidere la madre ed Egisto, per vendicare la morte del padre, da loro provocata. Eroina delle tragedie di Eschilo (Coefore), Sofocle (Elettra), Euripide (Elettra).

 

Sofocle, (497-406 a. C., uno dei maggiori tragici greci. Restano 7 tragedie: Aiace, Antigone, Edipo re, Elettra, Trachinie, Filottete, Edipo a Colono.

 

Richard Strauss (1864-1949), compositore tedesco. Oltre che nel campo sinfonico, si distinse nel campo teatrale. Opere principali per il teatro: Salomè, Elettra, Il cavaliere della rosa, Arianna a Nasso.

 

Hugo von Hofmannsthal (1874-1929), poeta e drammaturgo austriaco.

 

Anna Lanzetta


Articoli correlati

  Anna Lanzetta. Per ogni donna, un racconto e un fiore
  Ricordando con Primo Levi l'orrore dell'Olocausto nazifascista degli ebrei
  Anna Lanzetta: Cenerentola, storia di una principessa
  La Locride. Sulle orme della storia. Viaggio tra arte e cultura 1
  Anna Lanzetta. Il male della scuola: la dispersione
  Anna Lanzetta: Sguardi d'artisti. Dal Neoclassicismo al Simbolismo. Mostra a Firenze.
  Anna Lanzetta: A proposito dell’immagine
  Anna Lanzetta: Sullo Sportello Sostegno Studenti e lo stress degli studenti.
  Il fantastico mondo del re degli Elfi
  I poemi di Ossian: Daura e Arindal
  Anna Lanzetta: L'"Amore" di Emma
  Anna Lanzetta: “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 3
  Anna Lanzetta. Con il filo spinato nel cuore
  Anna Lanzetta: 31 Dicembre, Cenone di Capodanno: dalle otto a mezzanotte
  Anna Lanzetta. Sapere per Creare
  Anna Lanzetta. Storia di una chiocciola e di un lumacone
  Anna Lanzetta: “Pasqua a New York” di Blaise Cendrars
  Anna Lanzetta: Pittura di Storia. Prima parte: Contesto storico-culturale
  Anna Lanzetta. Un pubblico eccezionale
  Anna Lanzetta: "Ritratti di famiglie delle dinastie cinesi" al Museo Bellini di Firenze
  La professoressa Anna: studentesse e colleghe: Mary, Ambra, Laura, Elena, Lucia.
  Anna Lanzetta: Favurit, Favurit. Tra versi e prosa, il pranzo è servito
  Anna Lanzetta. “Parole e pensieri di Bona Bianchi, donna di Piombino”
  Anna Lanzetta: La Fotografia racconta. Firenze al tempo di Cézanne.
  Anna Lanzetta: Il diritto all’Arte per gli studenti degli istituti tecnici.
  Anna Lanzetta: "Noi ci rifiutiamo". Guerra e pittura. L'esempio di George Grosz (1)
  Aspettando Natale con Hans Cristian Handersen. Fiaba per studenti di ogni età
  Anna Lanzetta. Il sentimento del dolore. Affinità tra Pascoli e Munch
  Anna Lanzetta. Armonie di un giardino toscano
  Il Fantastico nell’epica classica 1
  Anna Lanzetta. Il “sole” è vita, ma non il “sole di Adro”
  Anna Lanzetta. Dalla sofferenza privata al dolore universale: la natura come simbolo
  Anna Lanzetta. Un regalo per Natale? Un atto d’amore.
  Ricordo di Mario Luzi per tutti i lettori e per gli studenti
  La Locride. Sulle orme della storia. Viaggio tra arte e cultura 2
  Anna Lanzetta: Marco Polo. Una proposta per l’estate 2. Leggere e creare
  Anna Lanzetta: “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 1
  Anna Lanzetta: Vi consiglio ‘A menesta ‘mmaretata
  Anna Lanzetta: Una proposta per l'estate. Leggere-inventare con il gotico
  Anna Lanzetta. Tra le meraviglie d’Italia: Il Vesuvio nelle impressioni di Antonio Stoppani
  Anna Lanzetta / Maria Lucia Querques. Un po' di educazione stradale a scuola?
  Anna Lanzetta. Storia del valzer delle lucciole
  Il Vesuvio nelle impressioni di Antonio Stoppani. A cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: La pittura di Ottone Rosai a Palazzo Medici Riccardi
  Anna Lanzetta: I rischi degli adolescenti. Sui debiti di gioco e la baby prostituzione
  Anna Lanzetta: Un’estate insieme (divertendoci con la scrittura) 1
  Anna Lanzetta: Dalla parte dei giovani
  Anna Lanzetta. Invito alla lettura
  Anna Lanzetta: Il noir di Silvia Ballestra su Chiavenna. Sugli studenti che lo leggono.
  Romanzo storico e pittura di storia (5). Visita alla Galleria d’Arte Moderna Firenze
  Alessandra Borsetti Venier. “Firenze nel cuore” di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Il mio angioletto azzurro
  Anna Lanzetta: Bestialità odierne. Razzismo e impronte digitali.
  Il Fantastico nell’epica classica 2
  Anna Lanzetta. Studiare con l’arte: Giovanni Pascoli
  Il Vesuvio nelle impressioni di François-René de Chateaubriand
  Anna Lanzetta: La scuola modello Gelmini ovvero caos demenziale
  Antonio Possenti dipinge Campana. Una fiaba triste. Mostra a Firenze in Palazzo Vecchio
  “Mai più guerra” con il viatico dei disegni di Käthe Kollowitz
  Anna Lanzetta. Un libro dedicato alla natura e all’ambiente
  Anna Lanzetta. L’Italia divorata dai roghi
  Dal discorso tenuto da Barack Obama all'Università del Cairo. Proposta per gli esami.
  L’arte di raccontare. La meravigliosa storia di Shéhérazade. A cura di Anna Lanzetta 1
  Ionio e Locride. Fotoalbum come illustrazione
  La letteratura insegna: Luigi Pirandello e Corrado Alvaro nel gioco della vita
  Anna Lanzetta: Tra cuore e batticuore “Febbre d’Amore”. Recensione di Tellus 29
  Anna Lanzetta: Vincenzo Cabianca e la civiltà dei Macchiaioli tra Storia e Letteratura.
  Dalla lettura alla scrittura: Il morso eterno di Dracula
  Anna Lanzetta: Viaggio a Matera
  Anna Lanzetta: Una scuola senza sorriso
  Anna Lanzetta: Elementi del Neoclassicismo in Canova, David e Gros
  Anna Lanzetta: Contro l’analfabetismo della sicurezza
  Anna Lanzetta: Il miracolo di San Gennaro
  Anna Lanzetta: Integrazione e intercultura. Sugli studenti stranieri in classe.
  Anna Lanzetta. Contro la disumanità, il cuore
  Napoli. I giovani del Rione Sanità
  Anna Lanzetta: Sono sempre più soli. Sulla morte di uno studente adolescente.
  Anna Lanzetta: Sul “Giorno della Memoria”. Riflessione per non dimenticare.
  Anna Lanzetta: Difendiamo i nostri valori
  Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Melodramma per la scuola
  Ricordando con Joyce Lussu la Shoah
  Il Signore degli anelli, Harry Potter, Il cavaliere inesistente, La tempesta...
  Maria Lucia Querques: Quando emigravamo noi italiani con la valigia di cartone
  “Sapere per Creare” (Parte Seconda) a cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Dalla lettera al computer
  Rigoletto: Storia tragica di un buffone di corte.
  Romeo e Giulietta. Dalla lettura alla ri-scrittura degli studenti
  L’arte di raccontare. Il racconto di Shéhérazade. Sinbdad il Marinaio. A cura di Anna Lanzetta 3
  Anna Lanzetta “La tragedia di un personaggio” di Luigi Pirandello
  Anna Lanzetta: qualcosa che so sulla maturità, qualcosa che ricordo del mio esame.
  Breve nota su Efeso per incorniciare le fotografie di Anna Lanzetta. Fotoalbum 10
  “Sapere per Creare” (Parte terza) a cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Contro la violenza: dignità e amore
  Anna Lanzetta: La scuola nella tana dei serpenti tra retrocessioni e pregiudizi
  Anna Lanzetta: Noi diciamo NO! Dalle ronde fino alla stampa del CAPO
  Alessandra Borsetti Venier: “Addio, mia bella, addio…” il libro di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Viaggio a Varanasi tra luci e ombre
  Maria Lucia Querques: Commento su il concetto di "utile" insegnando
  Anna Lanzetta. Il peso delle parole. Il valore della “storia”
  Anna Lanzetta: Sulle Lettere a Lucilio di Seneca, sulla mia lettera a Silvia Biancalani
  MultiMedia presenta Anna Lanzetta: La Breccia di Porta Pia
  Anna Lanzetta. I ragazzi delle “baby gang”
  L’ascesa al monte Ventoso nelle impressioni di Francesco Petrarca. A cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Quando Filippo Lippi pittura narrando. Dipinti per gite scolastiche 1
  Anna Lanzetta. Per non dimenticare
  Anna Lanzetta: “Da Petra a Shawbad. Archeologia di una frontiera”
  Anna Lanzetta: Cézanne a Firenze e la mostra a Palazzo Strozzi
  “Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana ed europea”. Presentate da Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Voto in condotta. Condanna (per gli adulti) senza appello
  Anna Lanzetta: La forma del libro. Dal rotolo al codice, secc. III a.C.- XIX d. C.
  Anna Lanzetta: Giudicati o giudicanti
  Geografia cristologica: Basilio Magno, Gregorio di Nazianzo in Cappadocia. Fotoalbum 7
  “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 2.
  Anna Lanzetta: da La Môme a La vie en rose. Una lezione di cinema e di vita.
  Anna Lanzetta: “ArteMobile. Dalla Pietra al Chip” una mostra per tutte le età
  Anna Lanzetta: Madonna col bambino di Filippo Lippi a Palazzo Medici Riccardi di Firenze
  Anna Lanzetta. Mostra Fotografica: Ritratti della Memoria
  Anna Lanzetta: Medioevo romantico: Manzoni, Hayez, Verdi
  Anna Lanzetta: Un amore impossibile
  Anna Lanzetta: Una fiaba per capire, una mostra per riflettere. Pinocchio a Palazzo Pitti.
  Anna Lanzetta: L'ora di religione tra proteste e dissensi.
  Anna Lanzetta: Scacchi e poi recitare, ballare e cantare la vita
  Anna Lanzetta. Storia di una lira e di un violino
  Anna Lanzetta. Contro la violenza, la cultura
  Obama alla casa Bianca. Breve antologia per gli studenti sulle lotte dei neri d’America.
  Anna Lanzetta: Al mio amico Giovanni Frediani
  Napoli. Il Rione Sanità
  Anna Lanzetta: Il mio saluto a Evelina Simonelli ragionando di pensione e di scuola
  “Romanzo storico e pittura di storia”. “Massimo D’Azeglio e Ippolito Nievo”. Arte per gli istituti tecnici 4
  Anna Lanzetta: Letture per l'estate 1. Con il gioco della recensione...
  Anna Lanzetta: "Sapere per creare" al palazzo del Podestà del Galluzzo di Firenze
  Anna Lanzetta: Sul concetto di "utile" insegnando. Pacato dissenso da Ugo Sentito
  Mary Katherine Hamnett: A proposito di “Cenerentola, storia di una principessa”.
  Anna Lanzetta. Omaggio a Matera 1
  Anna Lanzetta. Storia del sole e della luna
  Anna Lanzetta: Uniti contro ogni violenza come educatori.
  Anna Lanzetta. Per ricordare Dante
  Anna Lanzetta. Il valore della parola e della cultura
  Anna Lanzetta: La Madonna dei Tramonti di Pietro Lorenzetti. Dipinti per gite scolastiche 2
  L’arte di raccontare. Il racconto di Shéhérazade. Sinbdad il Marinaio. A cura di Anna Lanzetta
  Il Fantastico. L’esempio del “Codice antico” con Kandinskij
 
 
Immagini correlate

  Anna Lanzetta - Matera- Cattedrale di sant’Eustachio
  Anna Lanzetta - Matera, interno di casa
  Anna Lanzetta - Matera-Santa Maria di Idris
  Vesuvio 1 - Chateaubriand
  Locride - La fiumara
  Anna Lanzetta - Matera-La Gravina
  Locride - Santa Maria di Monte Stella - Locride
  Anna Lanzetta - Matera- La salita
  Locride - Le Dolomiti del Sud
  Locride - San Giovanni Therestys
  Locride - La Cattolica di Stilo
   Locride - Panorama
  Anna Lanzetta - Matera "I Sassi"
  Vesuvio 2 - Chateaubriand
  Santa Sofia - Istanbul
  Santa Sofia, interno - Istanbul
  Moschea Blu - Interno - Istanbul
  Notte d’estate - Silenzio cantatore
  Pamukkale, La cascata pietrificata - Turchia 5
  Commerci sul Bosforo
  Ada Negri - La danza della neve
  Istanbul - Palazzo Topkapi
  Efeso - Teatro
  La fortezza di Rumeli Hisari - Bosforo
  Efeso - Il bassorilievo della Nikè
  Istanbul - La Moschea Blu
  Palazzo Beylerbeyi - Bosforo
  La danza dei dervisci - Anatolia 6
  La Cappadocia - Anatolia 1
  Efeso - La fontana di Traiano
  Efeso - La biblioteca di Celso
  Lago salato, Anatolia 3
  I camini delle fate, Cappadocia-Anatolia 2
  Gabriela Mistral - E' scesa la neve
  Valle di Göreme - Cappadocia-Anatolia 4
  Efeso - Impronta di piede nel postribolo
  Ponte sul Bosforo
  Bosforo
  Le tessitrici dei tappeti - Anatolia 7
  Efeso - Via dei Cureti
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 2 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy