Rileggere l'intero lavoro svolto con tanto amorevole impegno nel corso del biennio scolastico insieme alla prof. Lanzetta è assai stupefacente ("Il Sublime"), soprattutto perché oggi vivendo in uno status forma mentis diverso da quello di una sedicenne di qualche annetto fa, alla luce della mia esperienza e strada formativa posso analizzarlo sotto altri aspetti.
In primo luogo trovo eccellente che una professoressa si sia dedicata ad un progetto così innovativo e coraggioso in una scuola tecnica dove formule e norme sono protagoniste in uno scenario a volte troppo ostico. Il potersi confrontare a più livelli culturali è importante in una società ed in una scuola sempre più fredda ed interessata a somministrare informazioni ai ragazzi come se fossero serbatoi, senza prendersi cura di loro.
Un secondo aspetto da sottolineare è l'organizzazione dell'intero progetto che ci ha coinvolto globalmente, dandoci la possibilità di scelta vale a dire affrontando un percorso storico- artistico- temporale consono alle nostre passioni ai nostri desideri ed alle nostre capacità non forzandoci mai nelle scelte piuttosto collaborando insieme in un'ottica didattica ed emozionale, percorrendo quindi la strada accompagnandoci, cullandoci mettendosi al nostro livello (che all'inizio era un po' scarso devo ammettere).
Non è tutto. Qui entra in ballo un terzo aspetto personale. Il progetto ed il cammino con la prof. Lanzetta mi ha dato la forza di cambiare la mia vita ed accorgermi che non ero portata solo a delle materie così fredde, tecniche e formali ma avevo un altro lato dentro il mio essere soggetto profondo e grazie a Lei l'ho riscoperto ed oggi lo sto tirando fuori. Mi sono diplomata presso l'istituto tecnico I.T.I.S “A. Meucci”, ho conseguito l'esame di abilitazione per perito industriale e lavoro da tre anni in uno studio tecnico di progettazione impianti elettrici e speciali. Frequento presso l'università degli studi di Firenze, la facoltà di scienze della formazione curriculum educatore professionale socio-relazionale. È dura perché dopo mediamente nove ore giornaliere frequentare i corsi serali e di sabato è davvero impegnativo ma è contemporaneamente qualcosa di unico e speciale. La formazione personale che ti porta a scegliere non ad essere scelta, non a vivere passivamente gli eventi ma a comandarli è unico e per questo devo ringraziare la professoressa: «Quella luce soave che come un soffio di vento ha illuminato la strada infinita di uno spirito vacillante e poco stabile, gli ha donato un'anima, una mente e lo ha indirizzato verso l'alto delle sue più profonde paure per poi scoprire essere anche le sue più stupende doti».
Questa è solo una breve introduzione per dirLe che mi piacerebbe molto lavorare e collaborare accanto alla professoressa Lanzetta nel settore scuola perché scrivere è sempre stato il mio sogno, perché in un tempo come il nostro è importante secondo me essere attivi e partecipi alla vita della scuola perché essere di nuovo parte di un percorso con la professoressa sarebbe semplicemente favoloso.
Ambra Banelli