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Franca Corradini. Dissonanza contestuale l'ora di religione nelle scuole pubbliche 
Incontro con Rosalba Sgroia, associata UAAR
06 Febbraio 2008
 

Rosalba Sgroia è un'insegnante di Scuola Primaria, laureata in psicologia. Associata UAAR dal 2002, associazione di promozione sociale per la laicità dello Stato, di cui è stata membro del Coordinamento nazionale. Attualmente è membro del Comitato di Redazione e responsabile del Progetto “Ora alternativa” (www.oraalternativa.it), in forma di volontariato.

Rosalba ha accettato, molto gentilmente, di rispondere alle nostre domande.

 

Cosa è l'UAAR?

L'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti si è costituita una ventina di anni fa per difendere i diritti di chi non appartiene a nessuna confessione religiosa. Sostiene il diritto al pari trattamento, in ogni ambito interpersonale e di vita sociale, di tutte le concezioni del mondo e delle relative organizzazioni e lotta contro ogni discriminazione e contro ogni posizione di privilegio di una concezione del mondo (e della relativa organizzazione) rispetto a un'altra.

La necessità di associarsi è stata necessaria per sopperire all'inadeguatezza dei nostri politici nel far rispettare i principi di laicità sanciti dalla Costituzione, favorendo, purtroppo, discriminazioni per chi non aderisce ad un credo religioso e privilegi per chi invece vi aderisce. L'UAAR non è un'associazione nata per contrastare le attività del clero, ma nata per fare in modo che i politici italiani non prendano sul serio ciò che dice il clero.

Mercoledì 10 gennaio 2007 sono stata ricevuta, insieme all'allora segretario nazionale UAAR, Giorgio Villella, presso la Prima commissione della Camera dei deputati (Affari costituzionali), all'audizione parlamentare presieduta da Luciano Violante (Ds), per un'indagine conoscitiva in materia di libertà di culto.

Anche l'UAAR, pur non essendo un ente di culto e una religione, per la seconda volta ha richiesto ai parlamentari di essere convocata, in qualità di associazione filosofica non confessionale, per sottolineare l'uguaglianza dei diritti dei credenti e dei non credenti e per il riconoscimento di alcune necessità che spesso non vengono considerate.

Puoi esprimere il tuo personale pensiero sullo stato delle cose in Italia ed in particolare nella scuola italiana?

In Italia non esiste più la religione di Stato, ma il confessionalismo è imperante, al contrario di molti Paesi europei in cui la situazione è inversa. Pur essendo solennemente sancito dalla Corte costituzionale, il principio della laicità dello Stato fatica a trovare applicazione in una nazione che si trova ad avere al suo interno (all'interno della sua capitale) uno stato teocratico, sede della più diffusa organizzazione religiosa mondiale.

L'Italia sta vivendo un brutto momento. La caduta di valori civili, giuridici sta investendo gran parte delle nostre istituzioni e la Chiesa Cattolica Apostolica Romana sta approfittando dell'andazzo politico che annichilisce e sconcerta per lanciare “sul mercato delle coscienze” il suo progetto restauratore. La scuola, la sanità, l'informazione, l'economia stanno soffrendo in quest'aria asfittica, retrograda e clericale.

Riguardo la scuola: i fatti che accadono in molte scuole d'Italia sono a dir poco grotteschi. L'illegalità e l'arroganza sono all'ordine del giorno da parte dell'istituzione scolastica pubblica, che dovrebbe essere il luogo della cultura e del rispetto delle diversità, delle pari opportunità. I dirigenti aggirano la normativa vigente: mettono in serio imbarazzo professori costretti a presenziare alle messe obbligatorie tenute in orario scolastico, ostacolano le richieste di studenti e genitori, sia di chi vorrebbe uscire dalla scuola per non frequentare l'ora di religione e sia di chi, invece, vorrebbe l'ora alternativa.

Ricevo molte lettere di genitori e di alunni che lamentano tutte queste irregolarità e chiedono il nostro aiuto.

Sarebbe, allora, opportuno togliere l'Ora di religione nelle scuole pubbliche in quanto costituisce una “dissonanza contestuale” e crea discriminazioni, ma essendoci il Concordato ciò non è possibile e allora cerchiamo di dare ai non credenti la possibilità di scegliere secondo la legge e di non subire discriminazioni. 

Quale è il tuo auspicio?

Per migliorare le cose sarebbe auspicabile rispettare, semplicemente, la Costituzione. Nel caso che riguarda la laicità cito i seguenti articoli, che mi sembra, siano stati eclissati dalla nostra classe politica di entrambi gli schieramenti:

Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Art. 7. Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

Art. 8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Aggiungo che andrebbe eliminato il Concordato, proprio per evitare privilegi e favoritismi, come ho detto prima.

Come si inserisce il tuo contributo attivo per modificare il presente e preparare il futuro ?

Attualmente sono impegnata per difendere i diritti dei diversamente credenti, cioè delle persone che non hanno alcuna religione e che, in Italia, de facto, si trovano ad essere cittadini di serie C. Non contesto la religione tout court, ma tutto l'apparato di potere che si è costruito intorno ad essa. Contesto la connivenza tra politica e potere religioso. Di sicuro non gradisco che i principi di fede, i dogmi debbano essere imposti, magari diventare legge per tutti.

Occupandomi di scuola per professione, ho capito che occorre impegnarsi nel mondo della Cultura, per promuovere un sistema educativo che non discrimini più tra persone, che educhi all'etica della responsabilità, che invogli i cittadini ad essere partecipi alla vita politica, che li stimoli a conoscere le leggi e a farle rispettare.

 

Rosalba la trovate sia in http://neroassenso.splinder.com che in http://rosalbasgroia.splinder.com.

 

Franca Corradini

 

 

Da A scuola di bugie. Viaggio tra gli errori (ed orrori) del mondo scolastico, 31/01/2008


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