Insieme ai capigruppo Luigi Cancrini (Comunisti Italiani), Daniela Dioguardi (Rifondazione Comunista), Tommaso Pellegrino (Verdi) e Katia Zanotti (Sinistra Democratica), ho presentato un interrogazione per sollecitare il doveroso intervento del ministro della Salute in merito all’aggiornamento delle linee guida sulla legge 40 (question time di giovedì in commissione Affari sociali). La legge sulla procreazione medicalmente assistita prevede che queste vengano aggiornate almeno ogni tre anni, e il termine risulta scaduto dallo scorso agosto.
Nel frattempo sono intervenute anche due importanti sentenze dei tribunali di Cagliari e di Firenze che di fatto hanno considerato illegittimo il divieto della diagnosi preimpianto e l'impianto obbligatorio dei tre embrioni, non presenti nella legge ma nelle sue attuali linee guida.
Nonostante il ministro della Salute abbia già acquisito i pareri tecnici dell'Istituto superiore di sanità e del Consiglio superiore di sanità, delle linee guida -scadute non solo temporalmente secondo la legge, ma anche per sentenze di tribunale- se ne sente parlare solo sui giornali o su dichiarazioni stampa fatte dal ministro.
La crisi politica di queste ore rende ancora più urgente l’intervento del ministro Livia Turco, se il decreto è pronto lo emani per il rispetto delle coppie e dei pazienti che per poter aver garantito il diritto alla salute devono altrimenti ricorrere alle aule di giustizia, o all’estero, invece che ai centri specializzati di fecondazione assistita italiani.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione