Santità,
abbiamo appreso, con rammarico, della Sua decisione di non partecipare alla seduta inaugurale dell'anno accademico dell'Università statale di Roma, “La Sapienza”. Ci spiace perché riteniamo che il confronto sia sempre da perseguire, anche se è difficile dialogare di Fede e Scienza. Purtroppo le manifestazioni annunciate sono il frutto dell'attività che, in questi anni di assenza di politica e di politici italiani, ha svolto il Vaticano.
“Chi semina vento raccoglie tempesta”. È un antico proverbio che ben si addice alla situazione attuale. Un esempio per tutti. Come ricorderà nel 2005 si svolse il referendum sulla legge 40/2004, sulla cosiddetta legge sulla procreazione medicalmente assistita. Ebbene, in quella occasione le chiese cattoliche erano piene di volantini e pubblicazioni che invitavano all'astensione dal voto: un intervento a gamba tesa e in aperta violazione della legge. In quella occasione fu seminato vento, oggi Vostra Santità raccoglie tempesta.
Se il Vaticano intende scendere nell'agone politico deve mettere in conto tutte le possibili reazioni, anche quelle di contestazione. Non può la mano destra ignorare quel che fa la sinistra, non si può essere Capo di uno Stato, il Vaticano, che interferisce con l'attività di un altro Stato, e capo di una Chiesa portatrice di valori, condivisibili e non.
Siamo certi che questo episodio indurrà a riflessione e rivalutazione del ruolo assunto dal Vaticano in questi ultimi anni.