Cari lettori…
Da questo mese Tirano & dintorni sospende le pubblicazioni.
Quando Fabio Fazio chiese ad Enzo Biagi come avrebbe aperto la sua trasmissione dopo il lungo periodo di assenza dalla televisione, il giornalista, con la pacata ironia che lo ha sempre caratterizzato rispose: «Dirò: Buonasera. Scusate l’intervallo dovuto ad insuperabili ragioni tecniche».
Anche se Tirano & dintorni è una piccolissima realtà nel mondo dell’informazione, siamo sicuri che per la nostra città è qualche cosa di importante, così importante da farci perdonare se prenderemo a prestito, anche se per diverse ragioni, quanto suggerito dal grande opinionista. Nel nostro caso le “ragioni tecniche” sono molto meno traumatiche e di ben altra natura rispetto a quelle alle quali si riferiva Biagi. Le motivazioni sono da ricercarsi nella particolare struttura del giornale, basata da sempre sul contributo volontario e costante di tante persone che lavorano in armonia, in autonomia ma senza protagonismi, stimandosi reciprocamente in un clima di totale e piena fiducia. Una frase che racchiude tante difficili condizioni che, per motivi a me ignoti, si sono realizzate e mantenute durante tutti questi nove anni.
La criticità di un gruppo che lavora senza particolari vincoli gerarchici, senza la spinta delle gratificazioni economiche o di carriera, consiste però – e purtroppo – nell’impossibilità di assicurare un ricambio adeguato e tempestivo in caso di sopraggiunta indisponibilità. Nel corso di questi anni si è spesso fatto fronte, con grande spirito di sacrificio, alle emergenze che ci privavano di questo o quel collaboratore. Ma non sempre è possibile: quando ad esempio, come è accaduto, l’indisponibilità – per ragioni di lavoro, familiari o personali – riguarda coloro che ricoprono gli incarichi più impegnativi, il ricambio in tempi brevi diventa molto difficile e la realizzazione del periodico diventa impossibile, salvo penalizzare la qualità stessa del giornale.
Normalmente un giornale cessa le pubblicazioni quando le cose vanno male, quando i lettori non lo apprezzano o mancano gli inserzionisti; anche in questo Tirano & dintorni conserva la sua originalità nel panorama dell’editoria locale. A differenza di altri mezzi di informazione, non abbiamo mai chiesto o ricevuto un euro di contributo da nessun ente pubblico, e questo ci ha consentito di mantenere la nostra autonomia. Non abbiamo mai censurato nessun pensiero dando a chiunque la possibilità di esprimersi, e questo ci ha dato credibilità nei confronti dei lettori che ci hanno ripagato continuando a leggerci.
Nell’anno appena concluso, il giornale, sotto la direzione di Cristina Culanti, ha consolidato il trend positivo di vendite e di abbonamenti in Italia e all’estero, questo a riprova della validità del lavoro svolto dal nuovo direttore. Sul fronte della copertura finanziaria, già a fine dicembre, gli inserzionisti – ai quali va un ringraziamento particolare – avevano coperto quasi tutta la disponibilità di spazi a disposizione dell’anno ancora a venire assicurandoci le risorse economiche per far fronte ai costi previsti.
Ecco perché, insieme alla tristezza dovuta ad un legame che si interrompe, emerge la soddisfazione di aver svolto un buon lavoro, di aver aiutato diversi giovani a farsi spazio nel mondo del giornalismo (ben cinque nostri collaboratori oggi sono iscritti all’Albo dei Giornalisti) e potuto dimostrare che è possibile fare informazione in modo pulito ed onesto, senza pesare sui bilanci pubblici o dipendere da questo o quel padrino. Con questo saluto, lasciamo uno spazio già collaudato ed organizzato che ci auguriamo qualcuno possa presto riempire, ed un piccolo ma motivato gruppo di collaboratori – che non ringrazierò mai abbastanza – pronto, se ci saranno le condizioni, a ributtarsi nella mischia.
Con cordialità e affetto
Fulvio Schiano, presidente
Associazione culturale L'Agorà (Editore del giornale)
