Mentre si dibatte di moratoria per l'aborto, la contraccezione risulta ancora difficoltosa. È di ieri una notizia inquietante sull'ostracismo di un medico nella prescrizione della pillola del giorno dopo, farmaco per la contraccezione d'urgenza. Un medico di guardia di Porto Empedocle (Agrigento) ne ha negato la prescrizione dichiarandosi obiettore di coscienza. La persona che l'aveva richiesta lo ha aggredito ed ha ottenuto così la ricetta ma, nel contempo, si è beccata una denuncia per minacce, lesioni e violenza ad un incaricato di pubblico servizio. Invece che fare ricorso alla violenza, questa persona avrebbe potuto fare ricorso alla magistratura e denunciare il medico per omissione di atti d'ufficio e soccorso: non esiste il diritto all'obiezione di coscienza per la prescrizione di un farmaco e il rifiuto, da parte di un persona in pubblico servizio, è un reato penale in quanto commesso al fine di realizzare un proprio interesse traendone un utile.
È bene ricordare che la pillola del giorno dopo è un metodo di contraccezione d'urgenza che potrebbe comportare un'ulteriore diminuzione degli aborti, rappresentando –questa sì– una vera e propria moratoria in tema di aborto. Moratoria che sarebbe realmente tale se chi, come la Chiesa vaticana, non facesse costantemente propaganda contro qualunque forma di contraccezione. Soprattutto per quelle due categorie che, a differenza del trend generale di diminuzione, il fenomeno è in aumento: minorenni e immigrate.
Per questo con un'interpellanza, un'interrogazione e con un emendamento nella precedente Finanziaria avevo chiesto e cercato di introdurre anche in Italia quello che ormai avviene in quasi tutti i Paesi d'Europa: l'acquisto in farmacia senza ricetta medica, per chiunque in forma anonima e in distribuzione gratuita per le minorenni.
La stessa proposta è divenuta una petizione dell'Associazione Coscioni per chiedere al ministro della salute Livia Turco di abolire l'obbligo di ricetta medica per la pillola del giorno dopo, ed è possibile sottoscriverla on line a questo link.
Donatella Poretti
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