Circolo Musicale CID di Sondrio
47ª Stagione Concertistica 2007/2008
Lunedì 7 gennaio 2008, ore 20:45
Sondrio, Auditorium Torelli
in collaborazione con Credito Valtellinese
per il grande jazz
Dado Moroni “Shapes” Trio
DADO MORONI pianoforte
PETER WASHINGTON contrabbasso
ALVIN QUEEN batteria
Dado Moroni “Shapes” Trio. Shapes trio di Dado Moroni è composto da una delle ritmiche neroamericane più entusiasmanti e preparate: Peter Washington al contrabbasso e Alvin Queen alla batteria.
Il trio Shapes (forme) permetterà ai jazzofili valtellinesi di vivere la musica afroamericana nella sua completezza: dal blues più sanguigno, allo swing più sfrenato, il tutto con la modernità di tre musicisti all’avanguardia. Dado Moroni, entusiasmante pianista e accompagnatore già dalla minore età, ha oggi maturato un linguaggio musicale che trasmette jazz da tutti i pori; una musica che comunica tutta la poesia ed il lessico dei grandi che lo hanno preceduto, ma con una personalità che non tradisce mai il grande spirito del jazz: lo swing, le variazioni ritmiche e l’improvvisazione. Peter Washington e Alvin Queen non solo supportano il grande talento di Dado, ma dalla grandezza musicale di cui sono dotati, suggeriscono a Moroni invenzioni istantanee per grandi soluzioni innovative.
Dado Moroni. Il pianista genovese, oggi quarantatreenne, che si presenta a Sondrio con il suo ultimo trio Shapes, è anche uno dei jazzmen più stimati e richiesti dai grandi colleghi americani, per intenderci quelli che hanno fatto la storia del jazz. Enfant prodige è, dal 1980 ancora minorenne, sulle scene internazionali a rappresentare il jazz italiano al suo massimo livello. Motivo per cui è stato nel tempo fra i più attivi artisti italiani negli Stati Uniti. Vale la pena di ricordare che nel corso della sua fortunata carriera ha fatto parte del gruppo Mingus Dynasty e del trio guidato dal bassista Jimmy Woode. È stato uno dei pianisti più amati da Ray Brown e da tanti altri grandi tra cui basta forse citare Dizzy Gillespie, Harry “Sweet” Edison, Jimmy Cobb, Lewis Nash, Alvin Queen, Tom Harrel. Ma certamente fra le sue esperienze artistiche importanti non si possono dimenticare anche quelle con Gianni Basso, Franco Ambrosetti e la sua recente collaborazione con Enrico Rava.
Dado Moroni può essere considerato un grande amico di Sondrio: è infatti il personaggio che ha permesso al nostro Circolo Musicale di poter ospitare, negli ultimi 25 anni, musicisti appartenenti al firmamento ed alla storia del jazz. Jazzisti che sono amici oltre che estimatori di questo grande pianista genovese. Il primo contatto con la nostra città è stato nel 1981, quando Dado non aveva ancora 18 anni e aveva già inciso due dischi con Franco Ambrosetti, Tullio De Piscopo, Julius Farmer e Niels Pedersen. Moroni fu invitato a Sondrio e riscosse subito il grande plauso del pubblico. Da quel momento la sua carriera in Italia fu in continua ascesa. Conobbe il grande sassofonista Gianni Basso, poi i due mitici trombettisti di colore Harry “Sweets” Edison e Clark Terry che lo lo fecero conoscere a tutti i più grandi jazzisti del mondo. Già dall’età di cinque-sei anni cercò di imitare i grandi del pianoforte: da James P. Johnson a Errol Garner. Successivamente studiò Art Tatum (forse il più difficile da assimilare possedendo una tecnica straordinaria), Oscar Peterson (sicuramente il pianista che lo ha stregato sia per la tecnica che per il grande swing), successivamente Bill Evans (grande pianista dal gusto e dalla tecnica classicheggiante) e Herbie Hancock (il più all’avanguardia).
Da tutti i pianisti citati Dado è riuscito a carpirne i segreti ed a operare un’efficace sintesi, ma credo che i due pianisti-jazzisti che lo abbiano maggiormente influenzato siano stati Hank Jones (fratello del trombettista Thad e del batterista Elvin) e Hampton Hawes (prodigioso pianista che ha influenzato lo stesso Bill Evans). Dado Moroni, oltre che ottimo espositore ed improvvisatore di canzoni ever green e di temi be-bop, è stato ritenuto, già dall’età di 12-13 anni, un grandissimo accompagnatore, sempre al servizio del solista di turno. Per questo motivo è stato scelto non solo dai mitici e indimenticabili trombettisti bebop Dizzy Gillespie e Chet Baker, ma anche dai più moderni trombettisti Franco Ambrosetti, Dusko Goygovich, Bennie Bailey, Freddy Hubbard e Winton Marsalis, Tom Harrel, dai sassofonisti Joe Henderson, Sal Nistico, Johnny Griffin, Gianni Basso, George Robert, dai chitarristi Joe Pass e Jim Bertoncini, dagli armonicisti Jean “Toot” Thielemans, Hendrick Meurkens e Bruno De Filippi, dai contrabbassisti Ray Brown, Reggie Johnson, Ray Drummond, Jimmy Woode, Ron Carter e Niels Pedersen, Peter Washington, dai batteristi Jimmy Cobb, Billy Cohbam, Alvin Queen, Tullio De Piscopo, Daniel Humair, Lewis Nash, dalle cantanti Adrienne West e Dee Dee Bridgewater.
Per questo in questi venticinque anni è riuscito a portare all’Auditorium “Torelli” personaggi come Sal Nistico, Johnny Griffin, Harry Sweet Edison, Gianni Basso, Franco Ambrosetti, Benny Bailey, Jimmy Cobb, Jimmy Woode, Ray Drummond, Reggie Johnson, Alvin Queen, George Robert, Daniel Humair, Tullio De Piscopo, Adrienne West etc. È quindi dovuto un particolare ringraziamento a Dado Moroni da parte del Circolo Musicale di Sondrio per aver permesso agli appassionati jazzofili valtellinesi di conoscere la dimensione di parecchi grandi musicisti, sia per la loro straordinaria capacità di produrre improvvisazioni di altissimo livello che per la loro singola bravura di compositori istantanei.
Peter Washington, contrabbassista, nasce a Los Angeles, California nel 1965. Trasferitosi a San Francisco, giovanissimo, inizia la sua attività a fianco di grandi musicisti quali Joe Henderson, Harold Land, Bobby Hutcherson dimostrando subito le sue grandissime qualità musicali. Dopo poco tempo Art Blakey, lo chiama a far parte degli storici Jazz Messengers. Nel frattempo Peter si è laureato in letteratura inglese all’università di San Francisco, ma il richiamo della musica è forte e non appena sbarca nella metropoli newyorchese tutti i più grandi artisti lo vogliono al proprio fianco, da Dizzy Gillespie a Freddie Hubbard. Verso la fine degli anni ‘80 il pianista Tommy Flanagan lo chiama nel suo trio dove incontrerà uno dei suoi partners più affezionati, il giovane talento della batteria Lewis Nash con il quale forma forse il più forte e creativo team ritmico degli ultimi 20 anni, ricalcando le orme dei leggendari Paul Chambers/Philly Joe Jones e Sam Jones/Louis Hayes. In Europa è stabile già da anni nel trio di Dado Moroni.
Peter Washington è dotato di musicalità e cultura jazzistica veramente straordinarie che gli permettono di creare linee di basso perfette e stimolanti, assoli pieni di una creatività da far invidia a molti sassofonisti. Il mitico Ron Carter lo considera il miglior contrabbassista del mondo e detto da lui…
Alvin Queen è nato nel 1950 nel Bronx, New York, ma a due anni la sua famiglia si trasferì a Mount Vernon. Sin dalla scuola elementare il piccolo Alvin dimostrò la sua predisposizione per le percussioni. Ha iniziato a studiare la batteria sin da giovanissimo riconoscendo sempre che la sua dedizione per la batteria è stata raggiunta con l’aiuto di personaggi come Jimmy Hill e Tina Sattin che hanno istradato tanti bambini della Westchester Zona. Bambino prodigio, a 12 anni Alvin ha fatto la sua registrazione con personaggi che hanno fatto la storia del jazz: Joe Newman alla tromba, Zoot Sims al sax tenore, Art Davis al contrabbasso e il grandissimo Hank Jones al pianoforte; poco dopo, il mitico Elvin Jones, lo agevolò permettendogli di accompagnare addirittura John Coltrane. Comincia la carriera professionale a 16 anni scritturato dalla cantante Ruth Brown e successivamente sostituisce Billy Cobham nel gruppo di Horace Silver che, a quel tempo comprendeva anche Randy e Michel Brecker. Poi suona stabilmente con George Benson e Charles Tolliver, con Jon Hendricks e Dexter Gordon sino al suo trasferimento a Ginevra nel 1980. Da allora ha pubblicato una quindicina di CD come leader e tanti come accompagnatore di grandi solisti; spesso ha fatto anche il produttore musicale. Ha suonato spessissimo con Dado Moroni, anche in festival extra europei. Da tre anni, oltre che con Dado Moroni, è stabilmente il batterista dell’intramontabile pianista Oscar Peterson. Il suo drumming è precisissimo, anche sui tempi superveloci; è capace di utilizzare con maestria tutti i timbri della batteria equilibrando i suoni delle pelli a quelli dei metalli. Ma la sua grande qualità è la capacità di ascoltare, con grande umiltà, il solista di turno e di supportarlo in ogni occasione copiando le sue variazioni e stimolandolo a sua volta con variazioni ritmiche continue.
È riconosciuto come uno dei migliori rappresentanti della batteria jazz di tutti i tempi.
Concerto introduttivo ore 20:45/21:15
Marco Felesina solo
MARCO FELESINA pianoforte
Il concerto introduttivo, a fare da spalla al Trio di Dado Moroni, sarà quello di Marco Felesina. Pianista tiranese, è stato allievo di Guido Manusardi. Ha una buona esperienza musicale avendo suonato con il meglio dei jazzisti italiani e, in occasione del corsi Jazz di Tirano, ha potuto confrontarsi con alcuni dei grandi jazzisti americani: Joe Diorio, Jerry Bergonzi, Dave Santoro, Victor Lewis, ma anche tanti grandi jazzisti italiani come Massimo Manzi e Riccardo Fioravanti. È anche un didatta insegnando sia privatamente che presso la Scuola Civica di Sondrio. Ha una concezione pianistica vicina a quella di Manusardi, ma anche a quella di Bill Evans.
CID Sondrio
PROSSIMO CONCERTO
47ª Stagione concertistica CID Sondrio
Sabato 12 gennaio
Morbegno, Auditorium S. Antonio, ore 21
in collaborazione con Comune di Morbegno
Il canto di Arianna
Orchestra della Svizzera Italiana
Franziska Gottwald Mezzosoprano
Umberto Benedetti Michelangeli direttore
Musiche di Mozart, Haydn, Rossini, Respighi
[Già presentato in Tellusfolio > Spettacolo > Notizie e commenti, 31/12/2007]
È previsto il trasporto in pullman per Morbegno con partenza alle ore 20 da Piazzale Lambertenghi e rientro subito dopo il concerto al prezzo di Euro 10, mentre l’ingresso al concerto è di Euro 20 per i non abbonati. Gli abbonati alla Stagione concertistica hanno l’ingresso gratuito ma la prenotazione è obbligatoria.
Per informazioni: Tel. 333 4365478 o, via Internet, a info@circolomusicale.it