Le sette proposte avanzate oggi dalle colonne del Corriere della Sera da Lamberto Dini e Natale D’Amico potrebbero essere una buona base di partenza per un rilancio programmatico del Governo e della legislatura, oltre che per quel dialogo e intesa pubblicamente chiesta nei giorni scorsi da Marco Pannella. Alcuni punti, come la riduzione della spesa pubblica e del carico fiscale, l’abolizione delle province e la valutazione dei risultati scolastici sono ufficialmente inclusi nei nostri documenti politici, congressuali e parlamentari radicali.
È indispensabile, per un’azione radicalmente riformatrice delle istituzioni e dell’economia, integrare quegli obiettivi con riforme strutturali che puntino ad aggredire il debito pubblico, a realizzare una nuova e più coraggiosa fase di liberalizzazioni, che includa il progetto originario “Lanzillotta” sulle municipalizzate. Saremmo molto lieti se anche in Senato una parte del nostro pacchetto di proposte parlamentari fosse a tal fine utilizzato.
Partendo dalla stessa considerazione, espressa oggi da Dini e D’amico, sul fatto che non bisogna rassegnarsi a che «la legislatura debba andar persa», vogliamo perciò, come Radicali, rinnovare l’auspicio di passare subito a un lavoro comune che includa gli esponenti Liberaldemocratici, oltre certamente a Manzione e Bordon, senza escludere un’aggregazione programmatica e non-ideologica che possa coinvolgere laici e liberali del centro-destra.
Marco Cappato, Deputato europeo radicale
(dichiarazione del 30/12/2007, fonte Radicali.it)