Alla domanda semplice e chiara se in Italia siano “prevalenti” i dettami del rito religioso rispetto a quelli della legge dello Stato, il Governo ha deciso di non rispondere. L'occasione era offerta da una interpellanza urgente, sottoscritta da 42 deputati di entrambi gli schieramenti, che citava una circolare del comando della Polizia Municipale di Reggio Emilia in merito alla macellazione rituale. Nel provvedimento, riguardo queste macellazioni, si prevede che «l'attività svolta è da considerarsi lecita, ancorché non eseguita secondo i dettami di legge, in quanto è prevalente il riconoscimento della legittimità dei riti religiosi rispetto alle norme in materia di macellazione. Di conseguenza la Centrale Operativa, gli Ispettori e quanti in servizio assumano responsabilità di coordinamento operativo delle Pattuglie impiegate sul territorio non daranno corso ad alcun intervento, ma risponderanno ai possibili richiedenti che l'attività svolta è lecita».
Il Governo, intervenuto oggi in aula con il sottosegretario all'Interno Marcella Lucidi (foto), ha accuratamente evitato di rispondere sul merito specifico, perdendo così l'occasione da un lato di difendere lo Stato di diritto e del rispetto della legalità, in primis da parte degli amministratori pubblici, e dall'altro di difendere la laicità delle istituzioni.
Preannunciamo per i prossimi giorni un esposto alla Procura competente, insieme ad altri deputati, nella speranza che almeno la magistratura del nostro Paese faccia rispettare le leggi. Peccato, sarà comunque tardivo visto che migliaia di animali saranno già stati ammazzati chissà come e chissà dove, visto che la Festa del sacrificio della comunità islamica cadeva 70 giorni dopo la fine del Ramadan, cioè in questi giorni.
On. Donatella Poretti e On. Bruno Mellano
parlamentari radicali della Rosa nel Pugno