L’incendio su “Poesia e Società” non c’è stato, bensì una fiammetta, una scintilla, e poi cenere e carbone di diffidenza e chiusura ognuno nel proprio raggelato silenzio con fiammiferi spenti incrociati e non incendiari. E io che ho attizzato, postando, commenti e saggi e lettere, registro questo paesaggioweb. Voglio però aggiungere, di striscio, toscanismo, qualche fiammifero con la capocchia rossa numerata, perché magari sotto tale dimessa cenere, in futuro, si riprenda a bruciare.
Fiammifero Primo: I giovani, in questo caso, lo scrittore Luciano Canova, fra l'altro generoso collaboratore di TELLUSfolio, hanno tutto il diritto, libertario, di attaccare la Tradizione anche con i mezzi nati e cresciuti sul web. Maglio se su Tellusfolio che, giornale-rivista on line, è nata anche per questo.
Ma anche Cipollini è, nel suo versante, selvatico-classicista, anti-accademico. Contro magari l’accademia della modernità a tutti i costi.
Però se un toscano viene attaccato con l'ironia... con l'ironia deve rispondere.
Fiammifero Secondo: Cresciuto con la foto di Duchamp e i suoi travestimenti ironici sul comodino ritengo alta e insuperabile l’arte delle neo-avanguardie dadaiste e surrealiste. Casomai da rifiutare è il mercato che ne hanno fatto tutti i neo posteriori. Anche rendendo cancerosa quanto assolutamente anarchico e liberatorio. Però alti sono gli esempi di Tancredi o di Pascali, almeno in Italia, nel secondo dopoguerra.
Qui Cipollini fa una condanna di tutta l’arte moderna che assomiglia molto alla tecnica conservatrice che condanna la Rivoluzione Francese perché ha abbattuto l’antico Regime e dunque permesso agli operai di stare a casa in malattia, magari finta, nel novecento.
Allora cosa facciamo? Torniamo all’Accademia di bel disegno - tanto diffusa a Firenze - che già Fattori e Modiglioni rifiutarono?
Fiammifero Terzo: Le poetiche in Arte e Letteratura sono talmente tante, come le interpretazioni che ognuno dà del suo muscolo cardiaco, quale sarà la più giusta? Io non lo so.
So magari che Magrelli e Cucchi sono poeti universitari. Non grandi poeti. Come gli sconosciuti Luca Ghiselli di Viareggio (e più che antologizzarlo nel TELLUS 28 “Cattolicesimo" non posso fare) e il poeta suicida Giorgio Cesarano ripubblicato su Tellusfolio. (Lo Scaffale di Tellus, TELLUStratti 9).
Ma quanti leggono o acquistano TELLUS?
E quanti invece leggono il giornale La Stampa con il Buon Cucchi che segnala i suoi protetti e quanti comprano i libri del Buon Magrelli che insegna a Pisa all’università perché devono dare gli esami?
Buon riposo ai fiammiferi sottotraccia.
Claudio Di Scalzo
FIAMMIFERI INCROCIATI MA BAGNATI
(11.12.2007) Canova,ho seguito con pena le ambagi del suo "ragionamento"... il finale, poi, lascia sconcertati. Finiamola qui. Sis felix. MC
(11.12.2007) Immaginavo la sua risposta. Le confesso che dopo la sua risposta al mio commento, che mi è parsa francamente esagerata, ho proprio voluto essere infantile.
Come si chiama la figura retorica? Artificio della regressione, mi piace.
Buona vita, professore. (Luciano canova)