Bad Brains
Un film di Ivan Zucconi – Italia, 2005
con Emanuele Cerman e Valeria Sannino
Prodotto da Timeline e Studio Interzona
durata 83 minuti – edizione DVD – lingua italiano
www.unfilmable.com/badbrains.html – timeline@fastwebnet.it
Bad Brains è un bel film horror come si facevano una volta, un lavoro intenso e claustrofobico, dai toni onirici sempre presenti, ben girato in un interno decadente e angoscioso, fotografato in modo cupo e inquietante, raccontato a colpi di flashback che tengono in ansia lo spettatore. A tratti c’è venuto in mente il Joe D’Amato degli horror più duri, roba tipo Rosso sangue e Antropophagus, soprattutto nella scena dove il folle serial killer si ciba dei resti delle vittime. Il film è anche ben recitato da attori calati nella parte e su tutti metterei una sensuale Valeria Sannino che è molto credibile in alcune scene erotiche davvero ben fatte. Non è da meno Emanuele Cerman, nei panni di un killer psicopatologico che sdoppia la personalità con un surreale fratello da lui ucciso quando era bambino.
La storia è ben scritta e sceneggiata a dovere, quindi parte del merito va ai bravi autori Ivan Zucconi e Ivan Gazzarrini. Il regista Zucconi lavora in puro stile Massaccesi, perché è anche direttore della fotografia e realizza il montaggio.
Il film è costellato di scene terribili e truculente, mosche e sangue, massacri e morti scannati, cannibalismo, incubi fusi alla realtà e deliri onirici che ricordano le trame del miglior Lovecraft. Un folle serial killer uccide con la complicità della sorella e la loro unione di sangue è totale, visto che tra i due c’è anche un rapporto d’amore incestuoso. La terribile coppia tortura le vittime, le riprende con una telecamera prima di farle morire, filma le sofferenze e lo scannamento finale. L’uomo dà il colpo di grazia per poi tuffare le mani nelle ferite e cibarsi delle interiora e degli occhi della vittima. L’antefatto che scatena il delirio dei due assassini va ricercato in un trauma infantile, quando la ragazza ha ucciso la mamma e il ragazzo si è liberato del fratellino a colpi di coltello. I due killer sono una coppia stile Erika e Omar, dove lei è la mente e lui il folle esecutore, ma entrambi cercano all’interno dei corpi la chiave della loro follia, forse proprio l’anima che hanno perso il giorno del duplice delitto. La pellicola ricorda la vecchia scuola italiana dell’horror erotico e le scene di sesso tra i due protagonisti sono molto realistiche e ben girate. I due assassini sono legati a doppio filo e un destino comune li porta a scoprire cosa c’è nell’oscurità, pure se lo sanno bene che c’è solo la morte. Alicia tratta una prigioniera come una bambola di carne e la fa diventare folle, mentre ricorda la sua infanzia e rivede le coltellate inferte alla mamma. La sorpresa finale non va rivelata perché il film perderebbe molto interesse, ma dobbiamo dire che nella trama è importante l’alternarsi di presente e passato e soprattutto il ripetersi degli orrendi delitti infantili. Alla base di tutto c’è una personalità folle che vede cose inesistenti, parla con la madre morta e sente un dolore nella testa che lo spinge a uccidere.
Bad Brains non è un horror fantastico ma un racconto del terrore. Tutto è possibile, purtroppo, pure un killer folle che cambia voce e si immedesima nel ricordo del fratello ucciso, anche i fatti narrati che si ispirano a un’angosciante realtà. E neppure il finale porta sicurezze, ma lascia lo spettatore sconcertato, perché la figlia del killer può essere il filo conduttore verso nuove orribili avventure. Un doppio finale, come nella miglior tradizione dell’horror italiano, per un ottimo film che vi consiglio di non lasciarvi sfuggire.
Gordiano Lupi