Sono convinta che l’arte possa essere un motore straordinario per attivare dinamiche e confronti fra i paesi e dare spinte propositive negli scambi tra le persone e non soltanto tra gli artisti. Mi auguro che l’arte riesca a promuovere anche la ricerca di un’unità - quella continentale - che si deve costruire insieme nel rispetto delle differenze che scaturiscono dalle singole e peculiari tradizioni per formare una coesione che si basi sui principi più profondi: quelli della civiltà e della cultura.
È il caso di Kassel e di Firenze che hanno dato inizio alla prima biennale di ArteMobile dal titolo “Dalla Pietra al Chip”: una mostra scambio sulle arti visive contemporanee fra le due città gemellate.
I curatori Alessandra Borsetti Venier, Harald Kimpel e Sabine Stange hanno inventato un percorso estetico in due tempi: il primo ha avuto già luogo a settembre del 2006 a Kassel dove i quattordici artisti (7 di Kassel e 7 di Firenze) hanno esposto nei vasti spazi della KulturBahnof, la vecchia stazione ferroviaria. Il secondo è stato inaugurato l’1 dicembre 2007 a Firenze nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, dove la mostra è stata trasferita e rimarrà aperta fino al 15 dicembre, modificata nel progetto di installazione per la diversità dello spazio espositivo, ma identica nei contenuti. La sfida a Firenze è stata notevole: installare una mostra d’arte contemporanea in una sala medioevale lasciata perfettamente a vista, senza le coperture che sempre vengono adottate, per creare così un dialogo diretto fra il passato, sempre protagonista e dominante in questa città, e l’attualità del fare artistico.
Per inciso, la Sala d'Arme è situata al piano terreno con l'ingresso sul prospetto nord del Palazzo dei Priori (chiamato comunemente Palazzo Vecchio). La porta d'ingresso è ornata dal 1351 da un "frontone in pietra con l'arme del popolo e due edicole con statue del Marzocco". Generalmente i locali del pianterreno delle abitazioni medievali erano cortili e ambienti destinati a stalle e magazzini. Nella Sala d'Arme risiedeva il corpo di guardia con tutti gli strumenti del loro lavoro: le armi. La Sala d'Arme oggi è l’unico luogo di Palazzo Vecchio che ha conservato l'aspetto medioevale originario.
Dunque, l’inaugurazione si è svolta alla presenza del sindaco di Firenze Leonardo Domenici e del Sindaco di Kassel Thomas-Erik Junge. Gli artisti che espongono le loro opere sono gli stessi protagonisti della mostra presentata a Kassel nel 2006: Carlo Cantini, Hildegard Jaekel, Nils Klinger, Antonio Lo Pinto, Daniele Lombardi, Luca Matti, Milen Miltchev, Lorenzo Pezzatini, Carola Ruf, Klaus Schinkmann, Gianna Scoino, Springer I Parker, Sabine Stange, Mathias Weis, Deva Wolfram.
Se ogni epoca è caratterizzata da aspetti e peculiarità emergenti sicuramente il tempo che viviamo ha nella mobilità, nel contatto, nella relazione un suo tratto dominante. Per sua natura l’arte registra, rielabora e restituisce processi che possono avere la delicatezza dell’intimità quanto l’evidenza di movimenti di massa, ma rifiutando sempre la neutralità e prendendosi tutto il rischio di attraversare l’incertezza dei tempi e dei fenomeni che li caratterizzano.
ArteMobile non soltanto percorre questa via, muovendosi lungo il solco già tracciato istituzionalmente fra due città unite da diversi anni in un gemellaggio, ma ancor più dando l’opportunità ai quattordici artisti di usare uno strumento fondamentale per l’incontro e la relazione fra le persone: la creatività.
«Abbiamo voluto indagare», spiegano i curatori della mostra «i molteplici linguaggi artistici multimediali con i quali gli artisti della “generazione di mezzo” di Firenze e Kassel lavorano. Abbiamo raccolto il materiale, l’abbiamo visionato, selezionato, messo a confronto e abbiamo scoperto che le due realtà mostrano delle sfaccettature diverse con qualcosa in comune: in entrambe è evidente una vasta gamma mediale nella prassi artistica. Da qui è nata la riflessione su come presentare in una mostra-scambio la gamma dei mezzi espressivi artistici contemporanei: da qui la formula “Dalla Pietra al Chip”. Con quest’ultima abbiamo tracciato un ponte ideale tra il passato e il futuro, tra quegli artisti che ancora oggi preferiscono procedimenti tradizionali e quelli che sperimentano i più moderni sviluppi tecnologici».
Per il primo progetto di scambio biennale di ArteMobile sono stati dunque scelti quei contributi che, nella loro presentazione comune, fanno convivere i metodi tradizionali con quelli più innovativi della produzione d’immagine - che, in termini più concreti si realizzano con tecniche disparate che vanno dalla litografia ai media digitali. Si tratta di un percorso che dalla litografia, passando per il disegno, la pittura, la scultura, l’installazione attraverso la fotografia, arriva fino ai mondi virtuali delle immagini dell’arte multimediale. Con questa panoramica si rende visibile l’evoluzione dei mezzi artistici di produzione della cultura occidentale cui appartengono entrambi i paesi. Ogni artista della mostra rappresenta non solo se stesso e la sua città, ma anche la possibilità di esprimersi con metodi estetici eterogenei. In parallelo si crea un arco in tensione che traccia la linea che unisce Kassel a Firenze e viceversa: i due progetti intrecciandosi si completano a vicenda e traducono ciò che collega le due città.
«Entrambe le città sono state decisamente plasmate dalle arti visive», sottolinea il Sindaco di Kassel Thomas-Erik Junge, «sia nella loro identità sia nel loro profilo: Firenze in primo luogo grazie al Rinascimento, Kassel grazie alla sua quadriennale documenta. In entrambe le città, in virtù di questo particolare significato delle arti visive, si è insediata una scena vitale, esteticamente progredita, di artiste e artisti contemporanei. Cosa c’è di più auspicabile di un dialogo creativo fra gli artisti di Firenze e Kassel per mettere in risalto un nuovo focus nel gemellaggio fra le due città?».
Gli artisti Carlo Cantini e Lorenzo Pezzatini hanno realizzato un progetto itinerante dal titolo FIRENZE -“Filo”- KASSEL E RITORNO. Varie fasi del viaggio, sia di andata che di ritorno, saranno proiettate in DVD nel corso della mostra e il furgone VW CampMobile del 1975 utilizzato per il viaggio, sarà esposto, trafitto da una dozzina di canne di bambù, come installazione in Piazza della Signoria di fronte alla Sala d’Arme.
Il viaggio ha avuto inizio il 27 agosto 2006 da Firenze per un itinerario costituito da 3 tappe: Merano, Bregenz, Kassel. Durante la sosta in ognuna delle città il “Filo” (opera di Pezzatini) è stato puntualmente creato davanti ai cittadini secondo la procedura performativa artist in presence, e fotografato da Cantini nelle varie circostanze in cui i cittadini stessi hanno interagito con lui e il suo autore. A Kassel, punto di arrivo e di ricongiunzione, il VW si è trasformato in una installazione all’interno della Kulturbahnhof.
Harald Kimpel, uno dei curatori della mostra e storico dell’arte del dipartimento della Cultura di Kassel, terrà per l’occasione due lezioni dal titolo “Il Museo dei cento giorni - La storia della documenta di Kassel dal 1955 al 2007” all'Accademia di Belle Arti con tutti gli Istituti dell'Alta Formazione di Firenze (Università, Istituto d'Arte, Isia), e alla SACI (Studio Art Centers International).
Nel ruolo di co-curatore della mostra voglio sottolineare l’importanza dei rapporti tra tutti coloro che hanno vissuto questa esperienza, persone che hanno condiviso difficoltà e problematiche di vario genere con spirito di tolleranza e vero affiatamento. Sono fiduciosa che ArteMobile continuerà la sua strada di sperimentazioni e di scambi culturali perché alla base di tutto c’è uno spirito forte di condivisione e di confronto. La cultura è un bene difficilmente determinabile per quantità e valore, ma è sicuro che in una società dove si promuove la cultura, si riscontra un maggior progresso civile, in ogni senso.
Alessandra Borsetti Venier
La mostra è promossa dal Ministero della Regione Assia, Città di Kassel, Deutsch-Italienische Gesellschaft Kassel, Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura e vede il patrocinio di: Ambasciata d’Italia in Germania, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Istituto Italiano di Cultura a Francoforte e Consolato di Germania a Firenze.
Organizzazione Firenze: MultiMedia – 335 6676218 – info@morganaedizioni.it
Organizzazione Kassel: Kunstbalkon – +49 056 122650 – info@kunstbalkon.de
Ufficio stampa: Cdcom 0586 502660 – 349 4697087 – info@cdcom.it
Orario mostra: dal 1° al 15 dicembre, tutti giorni 10–13 e 14:30–18:30 – Ingresso libero
Info: 055 6811728 - 335 6676218
Catalogo: Morgana Edizioni, Firenze, www.morganaedizioni.it