Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Class action. Confindustria allo sbaraglio 
Non importa se dice il contrario del giorno prima e crede di avere a che fare con sudditi
05 Dicembre 2007
 

La principale associazione degli industriali italiani ci sembra allo sbaraglio in materia di Class Action. L'azione che sta svolgendo per cercare di scongiurarla e morfinizzarla il più possibile, è anche contraddittoria: sembra che ciò che conti sia fare confusione in modo che il risultato legislativo sia più orripilante di quanto già non sia il testo licenziato al Senato.

Oggi è la volta di Sergio Dompè (foto), presidente di Farmindustria, associazione delle imprese del farmaco aderente a Confindustria che dice la sua sul quotidiano IlSole24Ore. Il cataclisma che viene paventato, dopo gli elogi di rito (non sia mai detto...) a questo sistema di rivalsa giudiziaria, è che se in Italia ci sarà una class action così come vuole il Governo, ci sarà il blocco nella sperimentazione clinica nella ricerca farmaceutica. Dompè letteralmente dice: «...potrebbe danneggiare enormemente l'industria. Chi non sceglierà la strada dell'espatrio? Io con la mia impresa faccio ricerca farmaceutica negli Usa e lì non temo la class action, in Italia vorrei avere almeno le stesse garanzie». Per far questo. Dompè chiede: tempi certi per le cause, specializzazione del giudice che decide l'ammissibilità delle domande e la valutazione di chi sarà legittimato ad agire.

A parte il ricatto sulla ricerca farmaceutica, informiamo il presidente di Farmindustria che la fuga di cervelli verso l'estero è in atto da diverso tempo, anche senza class action, e probabilmente è dovuta in minima parte al fatto che le industrie italiane non investono e che con la class action del Governo investiranno meno, ma perché ci sono leggi ideologiche che impediscono le ricerche più all'avanguardia nel mondo (quella sulle staminali embrionali è l'esempio più recente) e perché è l'università che non è tarata (come per esempio negli Usa)(1) per questo tipo di scelte.

L'elogio che Dompè fa della class action Usa, invece, è fumo negli occhi. La nostra proposta di legge(2) è la più filo-americana di tutte quelle presentate e non ci siamo mai accorti che gli industriali del farmaco l'abbiano sostenuta e portata come alternativa al pateracchio votato al Senato e all'altrettanto pateracchio previsto dall'emendamento del Governo. Per cui siamo portati a credere che si stia solo facendo confusione, soprattutto per evitare che venga modificato uno dei maggiori ostacoli alla praticabilità della class action che il Senato e il Governo accolgono come ora colato: la necessità di ulteriori due gradi di giudizio per avere i rimborsi dopo che la causa sia stata vinta dai proponenti (dieci anni come minimo per avere giustizia...). Dompè non mette questo tra i punti importanti delle sue richieste, eppure dice di essere filo-americano e negli Usa, come nella nostra proposta di legge, e' il giudice che emette la sentenza a decidere immediatamente la restituzione del maltolto.

Crediamo che il presidente di Farmindustria sia consapevole di ciò che dice e perché lo dice... e non ci sembra lo faccia per approvare una class action dalla parte dei cittadini danneggiati.

 

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

 

 

(1) Si veda questa nostra ricerca.

(2) Presentata dall'on. Donatella Poretti (RnP).

 

Qui le nostre informazioni e posizioni in materia.


Articoli correlati

  Class action. I diritti fondamentali che la legge voluta dal Governo non tutelerà mai
  Class action: continueremo a vederla nei film americani
  Liberalizzazioni. Le urgenze e il metodo. Invito al ministro Bersani
  Class Action. A che gioco sta giocando il Governo?
  Class Action. Ancora rinvio? Il terrore della giustizia nel mercato
  Class action. Presentato disegno di legge per una profonda modifica
  Class Action. Bene l'emendamento del Governo
  Transazione 'class action' Parmalat: un piccolo risultato è meglio di niente
  Englaro RU486 Biobanche Class action... La commistione dei poteri
  Class action. Da bandiera di ricatto politico a strumento concreto?
  Vincenzo Donvito. Class action, class action delle mie brame.... Così comincia il 2009
  Class action. Verso il regime autoritario e sfascista con l'appoggio dei media?
  Class action. Verso il ritiro dell'emendamento?
  Class Action. Dovunque vai, privato o pubblico, cenci in faccia ai cittadini
  Class Action. Non ha torto il ministro Claudio Scajola...
  Class action. No all'emendamento Manzione in finanziaria
  Vincenzo Donvito. Pompieri al Senato per leggi già annacquate
  Bertucci e Donvito: Class action. Nuovo testo va meglio, ma preoccupa l'ostracismo di Confindustria
  Vincenzo Donvito. Class Action: non ci sarà mai in Italia!
  Class action. Cosa teme la razza padrona
  Emmanuela Bertucci. Ma quale class action mondiale...
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.8%
NO
 29.2%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy