Si è svolto domenica 7 ottobre il “Tornantissima Epic Day”, giornata organizzata dai bike scout del Consorzio Turistico di Tirano per valorizzare l'antico sentiero militare sul monte Varadega, nella zona del Mortirolo, che attraversa i comuni di Grosio, Grosotto e il comune camuno di Monno. L'iniziativa ha avuto una doppia finalità: quella di rendere nuovamente percorribile il percorso che parte da 2600 metri di quota e arriva a 700 metri, alle porte di Grosio, con un dislivello di 1900 metri e, nel contempo, di dare valore ad una zona dove insistono fortificazioni militari della prima guerra mondiale. Durante la Grande Guerra, la posizione dominante del monte Varadega sulla Valtellina e sulla Valgrosina e il suo allineamento con il monte Storile, in questo tratto relativamente stretto della valle dell'Adda, indusse gli alti comandi militari a predisporre qui la terza linea difensiva, la Storile-Varadega, nel caso gli austriaci avessero sfondato allo Stelvio. Per questo motivo ancor oggi si trovano un pò ovunque resti di gallerie, appostamenti per cannoni e trincee.
Il percorso “scoperto” nel contesto del progetto “Alta Rezia” ha convinto un gruppo di appassionati guidati da un entusiasta Vincenzo Osmetti e dal mitico Uli Stanciu, autentico guru della mountain bike, inventore della Transalp, a dedicare al Varadega una giornata inaugurando così la “tornantissima”. Il percorso infatti conta un’ottantina di tornanti una vera manna per i free-rider.
Una decina di bike scout in sella alle proprie biciclette sono partiti per testare il percorso. Un'esperienza interessante per gli accompagnatori che hanno denominato la via Tornatissima proprio per la presenza di dei tornanti attraversati nel bosco e in vedute panoramiche.
Ora il sentiero Tornatissima è pronto per essere percorribile da parte degli esperti della mountain bike. La partenza in quota (dal passo di Varadega) è raggiungibile salendo fino al Mortirolo in bicicletta, dove è presente la cartellonistica che indica il percorso. La via è un vero e proprio bike park come lo chiamano gli esperti del settore, ma naturale, il livello è quindi impegnativo ma non impossibile, e comunque sarà sempre possibile avere il supporto dei locali bike scout pronti a dare delle dritte o accompagnare gli appassionati
Andrea Gusmeroli
(da Tirano & dintorni, novembre 2007)