Tra le possibili scelte, la politicamente più percorribile è quella di porre un divieto mondiale alla creazione di cloni umani insieme alla possibilità di autorizzare ricerche sulla clonazione terapeutica sotto rigidi controlli per cercare di trovare cure a malattie come diabete e Alzheimer.
Così ieri uno studio dell'Istituto Studi avanzati delle Nazioni Unite ha proposto una soluzione pragmatica: è solo questione di tempo perché si creino dei cloni umani, perciò vietiamo la clonazione umana riproduttiva e regolamentiamo quella terapeutica. Avere cercato il bando mondiale sulla clonazione (anche quella terapeutica) ha di fatto impedito il divieto per quella riproduttiva e la mancanza di un accordo su scala mondiale lascia la porta aperta agli scienziati per clonare esseri umani in Paesi le cui leggi non ne prevedono espressamente il divieto.
Dagli esperti dell'Onu un suggerimento che facciamo nostro, con l'auspicio che anche in Italia le posizioni ragionevoli possano trovare ospitalità!
Donatella Poretti