Ieri in Commissione Igiene e Sanità al Senato la votazione per riconfermare per la terza volta Enrico Garaci (foto) alla presidenza dell'Istituto Superiore di Sanità, ha dato esito negativo. Una questione di legittimità relativa ad alcune norme del regolamento dell'ISS si è aggiunta ad alcune motivazioni politiche che già il 24 ottobre scorso in Commissione Affari sociali alla Camera mi avevano portato ad esprimere parere contrario.(1)
Enrico Garaci, membro di Scienza e Vita, nel 2001 fu nominato prima Presidente Commissione Ministeriale cellule staminali, poi Presidente Fondazione Cellule staminali, su cui ancora a tanti anni di distanza, due interrogazioni parlamentari ancora non hanno chiarito la spartizione dei fondi. Per l’esattezza 7,5 milioni di euro che dovevano essere suddivisi in tre bandi. Solo del primo si ha qualche informazione certa, sul secondo occorre ancora fare chiarezza, mentre il terzo non si è tenuto per inspiegabile esaurimento dei fondi. Ma proprio sul primo le notizie avute in risposta ad un'interrogazione sono disarmanti. I 12 componenti della commissione potevano essere anche presentatori di progetti che chiedevano finanziamenti, tanto che 7 progetti finanziati avevano come primo firmatario un componente della Commissione, per l’ottavo il componente della commissione era solo secondo firmatario. Vale a dire la commissione e la “spartizione” di denaro pubblico avvenne grazie ad un regolamento che prevedeva che chi chiedeva i finanziamenti era anche chi decideva a chi destinarli. Una volta venuta alla luce la vicenda, per tutta risposta dal sito Internet dell’Istituto Superiore della Sanità – di cui Garaci era presidente – venne cancellato qualsiasi riferimento alla Commissione Ministeriale cellule staminali.
A questo punto, chiedo che il ministro della Salute ritiri la candidatura di Garaci, non solo per le valutazioni di tipo procedurali emerse ieri al Senato, ma anche per le motivazioni politiche e rinnovo la richiesta che alla presidenza del ISS sia dato un segno di discontinuità rispetto ai precedenti governi, nella direzione della laicità.
L'uomo giusto nel posto giusto non deve sempre essere membro di Scienza e Vita.
Donatella Poretti
(1) www.donatellaporetti.it/comu.php?id=704