Venerdì , 15 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Nave Terra > Oblò cubano
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Gordiano Lupi. Maledetto sigaro (2000)
03 Novembre 2007
 

Non mi sei mai piaciuto. Neppure i primi tempi, quando tutto sembrava un’avventura. Con le tue arie da rivoluzionario e quelle pose da intellettuale. Io lo sapevo che le cose rischiose le lasciavi per gli altri, facendo la cresta sulla gloria di chi la guerra la combatteva davvero. Protetto e tranquillo. A veder morire chi ci credeva. Fortunatamente con me sei sempre caduto male.

In ogni occasione sapevi scegliere l’amico giusto. Tra gli yankee no. Ma quelli non contano. Non piacciono neppure a me. Cosa vuoi farci, sono cubano anch’io. Però sono avanero. Non un guajiro come te. So ballare come un negro, sono pazzo come uno spagnolo, però più simpatico. Corteggio le donne come un italiano. Mi getto senza pensare in tutte le avventure. Prendo una zattera e fuggo via per il mare. M’innamoro e subito mi perdo. Tradisco. Mi ubriaco. Fuggo da chi mi vuol comandare. Perché noi avaneri siamo fatti così. Non ci va a genio chi dà troppi ordini.

Per questo non mi piaci. Non sei mai riuscito a incantarmi. Neppure quando avevi le palle e adesso chissà che fine hanno fatto. Non ti è rimasta nemmeno la voce. La barba è grigia e il sigaro si vede sempre meno. Le divise militari sono in soffitta da quando hai messo il vestito buono. Ma io non ci casco. Non ci sono mai caduto. Perché so che non puoi cambiare. Per questo sono scappato via. Per questo ho preso quella zattera di legno. I tuoi soldati sparavano e io gridavo da lontano: “Andate a farvi fottere, bastardi!”. Perché anche i servi non mi sono mai piaciuti. E i tuoi sgherri sono solo dei servi. Con il coltello rivolto verso il popolo. In ogni momento. Non mi sei mancato. Non mi sei mai mancato. E non mi mancherai.

Vorrei solo sapere cosa ci sei venuto a fare a Miami. Dopo tutto quello che ho passato. Dopo tutto quello che ci hai fatto passare. Come potevi sperare che non ci avrei provato. Ho vissuto per questo. Ho sempre avuto un solo desiderio. Fartelo volare via dalle labbra quel maledetto sigaro. Quel puzzolente Cohiba. Folla che sgomita. Donne che gridano. È lui. È lui. Bimbi che sorridono, ma non siamo all’Avana. Non è Piazza della Rivoluzione e le bandiere non le hanno distribuite i tuoi servi. Come quando ci obbligavi a manifestare. Come ai tempi delle comiche sfilate. Venivano i poliziotti e ci buttavano per strada. E chi non ci andava finiva in guardina.

Non mi sei mai piaciuto. Per questo sono qui. Per non vederti più. Perché un giorno possa riabbracciare i miei figli. Perché le palme di Miami mi hanno stancato. E anche questi maledetti yankees. Sono sempre stato bravo con il fucile. Ero un cecchino di alta precisione. Mi hai mandato in Angola e ho fatto strage di negri. Non per te e per le tue rivoluzioni. Solo perché se non sparavo io mi ammazzavano loro. E ho dovuto scegliere. Adesso scelgo di rivedere la mia gente e di sparare il colpo che ci libererà. Da te e dalle tue idee. Dai ricordi scellerati. Da un esilio senza fine.

Il vento d’agosto mi porta il sapore del mare. Le palme e i grattaceli lontani. Miami. L’Avana è soltanto un ricordo. Non ci sarei mai venuto, se tu non mi avessi costretto. Adesso rimpiango le mie spiagge e la mia gente. Il sapore del riso con i fagioli. Il sorriso delle mie donne. Mulatte dalle forme abbondanti e creole maliziose, che ondeggiano curve mozzafiato su gonnelline cortissime. Lavoro e ricordo. Il denaro adesso lo trovo. Con fatica, ma lo trovo. E ne mando un po’ a casa, dove è sempre più dura.

Mattino d’un giorno d’estate. Le automobili qui sono grandi e moderne e gli autobus non fanno rumore. Non perdono i pezzi per strada. E ho nostalgia anche di quello. Di quando facevo il meccanico all’angolo di qualche incrocio per poter ripartire. È dura la vita in esilio. È dura doverti pensare. Avere una foto davanti. Sbiadita dal tempo, ingiallita. Un sigaro stretto tra i denti. E fare sempre il medesimo sogno, da anni. Solo che dopo sono sempre più triste. Perché il sogno finisce. E io non riesco a spararti. Non riesco a fartelo volar via dalle labbra quel sigaro puzzolente. Maledetto sigaro. Maledetto Cohiba. Maledetti ricordi.

 

Gordiano Lupi


Articoli correlati

  “Fidel Castro in fin di vita”. Ma è solo una voce diffusa su Twitter...
  Gordiano Lupi. Fidel Castro è vivo e vegeto
  Fidel Castro moribondo?
  Fidel vota alle elezioni cubane
  Orlando Luís Pardo Lazo. Non siamo niente
  Gordiano Lupi. Cuba prima della rivoluzione
  Omar Santana. “Vado a tagliare la torta!”
  Reinaldo Escobar. L’ultima morte di Fidel Castro
  Carlos Alberto Montaner. Un anno senza Fidel
  Jardim. Halloween 2012
  Reinaldo Escobar. Il testamento politico di Fidel Castro
  Ad agosto in uscita un nuovo libro di Fidel Castro
  L'Avana. Fidel in pubblico
  Gordiano Lupi. Fidel Castro è vivo
  Yoani Sánchez. Cuba sopravvive a Fidel Castro
  Fidel Castro presenta le sue memorie
  Omar Santana. Ottantotto
  Wendy Guerra. Vivo all’Avana
  Fidel Castro? “È lucido e sta lavorando molto”
  Dissidenti cubani e mistificazioni italiane
  Yoani Sánchez. Populismo alla cubana: conquiste, minacce e leadership
  Fidel Castro tra cinema e realtà
  Pedro Argüelles Morán. León Profeta
  Gordiano Lupi. Fidel Castro e le “Riflessioni” bonsai
  Fidel Castro compie 85 anni
  Gordiano Lupi. Muore Juan Almeida. Fidel Castro è ancora più solo
  Fonti cubane parlano di Fidel Castro in fin di vita
  Gordiano Lupi. Fidel Castro in delicato stato di salute: non tornerà ad apparire in pubblico
  L'aggressività americana alla prova di Libia e Siria
  Gordiano Lupi. Della morte di Fidel
  Cuba. Riappare in pubblico Fidel Castro
  Alejandro Torreguitart Ruiz. Ottantasette e non li dimostra
  Wendy Guerra. Benvenuti nel capitalismo selvaggio
  Yoani Sánchez. Materia da cartomanti
  Fidel Castro non scrive e non parla
  Rafael Alcides. Teatro
  Omar Santana. Voci sulle condizioni di Fidel Castro
  Miami. Feste per la morte di Castro?
  Smentite nuove voci sulla morte di Fidel Castro
  “Fidel Castro vivrà 140 anni, nonostante la malattia”
  Buon compleanno, Fidel!
  A. Torreguitart Ruiz. Buon compleanno, Fidel!
  Garrincha. Castroriflessioni
  Fidel Castro è vivo e posa accanto a Lula
  Alejandro Torreguitart Ruiz. Il vecchio non tira il calzino
  Aspettando il 26 luglio. Parlerà Fidel o Raúl?
  CubaDebate pubblica foto recenti di Fidel Castro per smentire voci sulla sua morte
  Messaggi in bottiglia dall’isola dei non connessi
  Carlos Alberto Montaner. La nuova morte di Fidel Castro
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy