Si è aperta oggi pomeriggio a Villa Zito, con il convegno Poesia e politica. Dopo Pasolini, la XXXI edizione del Premio internazionale Mondello – Città di Palermo promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con la Fondazione Andrea Biondo.
Così come nelle ultime due edizioni, anche quest’anno, il “Mondello” ha scelto un tema forte attorno al quale scrittori e critici si confrontano per due giorni. Il convegno intende, infatti, verificare l’eredità di Pier Paolo Pasolini, la consistenza attuale del nesso poesia-politica che lui stesso aveva interpretato con tanta vitalità, a trent’anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 2 novembre del 1975.
Dopo l’introduzione del convegno e la presentazione di questa edizione del “Mondello”, affidata all’assessore alla Cultura, e presidente della Giuria, Gianni Puglisi, sono intervenuti Salvatore Nigro, Roberto Deidier e Luca Lenzini, che hanno discusso sul tema “Gli anni di Pasolini”.
«Ripensare il rapporto complesso tra letteratura e istituzioni – ha affermato Gianni Puglisi – tra l’immaginario poetico e narrativo e i mutamenti della società civile: è ciò che si propone il convegno Poesia e politica, a partire da una figura cardine del dibattito novecentesco, quale fu appunto quella di Pasolini. Nel trentennale della sua morte, critici, interpreti, scrittori affermatisi in quell’ambiguo arco di tempo che risponde al volgere del millennio, si interrogano e discutono non solo sull’attualità delle lucide analisi pasoliniane, ma soprattutto, se esistano oggi i presupposti di un atteggiamento “corsaro” e “luterano”; se sia ancora possibile, in definitiva, costruire un’immagine critica della nostra realtà attraverso una funzione intellettuale di intervento e di aperta denuncia, che si incarni – come fu per Pasolini – in una soluzione linguistica densa e polimorfica, percorrendo più generi e codici espressivi».
«L’autore delle Ceneri di Gramsci, il regista di Teorema e di Salò, l’acuto polemista che dalle colonne dei maggiori quotidiani – ha aggiunto Puglisi – seppe descrivere lo svolgersi di una “mutazione antropologica” irreversibile, i cui esiti sul piano delle scelte politiche si sono resi visibili nel tempo, fu anche un intellettuale controcorrente, coraggiosamente lontano dalle griglie ideologiche in cui troppo spesso si è tentati di costringerlo. La sua vera lunghezza d’onda fu – ed è per noi – quella della poesia». Domani, venerdì 9 dicembre, i lavori proseguiranno, dalle 10, sempre a Villa Zito (in via Libertà), con una tavola rotonda sul tema “La funzione Pasolini”, alla quale parteciperanno gli scrittori Roberto Alajmo, Tiziano Scarpa, Evelina Santangelo, Domenico Conoscenti e Giuseppe Montesano.
La cerimonia di premiazione della XXXI edizione del “Premio Mondello”, si svolgerà sabato 10 dicembre, a partire dalle 17:30, all’Hotel Mondello Palace. Al termine verrà assegnato il cosiddetto “Super Mondello”, conteso fra i tre autori vincitori della sezione “Opera di autore italiano”: si tratta di Giuseppe Conte, con La casa delle onde (Longanesi), Maurizio Cucchi, con Il male è nelle cose (Mondadori) e Raffaele Nigro, con Malvarosa (Rizzoli).
Città di Palermo
Ufficio Stampa