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Aldo Zelli. Pazza Vacanza a Col Fiorito (con la Popi poliziotta)
08 Novembre 2007
 

Aldo Zelli

La Popi poliziotta in:

Pazza Vacanza a Col Fiorito

Le Brumaie Editore, pagg. 144, € 12,60

 

La Popi poliziotta è un romanzo per ragazzi che Aldo Zelli scrive nel 1974, ma resta inedito perché non trova un editore disposto a pubblicarlo. Nel 2002, dopo la morte dell’autore avvenuta nel 1996, viene giudicato positivamente dalla Casa Editrice Paoline e rischia di essere pubblicato nella collana di narrativa per ragazzi diretta da Serena Bacchiega. Alla fine, però, non se ne fa di niente e il romanzo esce soltanto adesso per un editore microscopico e misconosciuto che ha in catalogo soltanto tre libri. Peccato, perché Aldo Zelli meriterebbe maggiore considerazione e ben altra diffusione nazionale, visto che le sue opere migliori sono uscite per Salani, Nuova Italia e Sei. In ogni caso La Popi poliziotta è una storia moderna e ben strutturata, i dialoghi (come consuetudine nella narrativa di Zelli) sono efficaci e servono a condurre il lettore alla scoperta degli eventi narrati.

Vediamo in breve la trama. Popi (in realtà si chiama Elvira) è una bambina di undici anni e suo fratello Pappo (il cui vero nome è Fernando) ne ha otto. Insieme vanno in vacanza a casa della zia Fiorenza, una pittrice dal carattere originale che abita in campagna. Qui incontrano il cane setter Melampo (che tutti chiamano Melenso per la sua pigrizia) e stringono amicizia con Peppino e Mariuccia che abitano poco distante dalla casa della zia. Il padre di Popi e Pappo è uno scienziato e la madre una famosa scrittrice di romanzi rosa che pubblica sotto tre diversi pseudonimi (negando con tutti di essere l’autrice). Popi è un’accanita lettrice di gialli, romanzi d’avventura e libri storici, spesso si fa prendere da queste passioni, sogna di essere al centro di intrighi internazionali e di storie poliziesche. Il suo carattere suggestionabile le fa credere che la zia Mercedes sia una spia e per questo la tiene sotto sorveglianza. Chiarito l’equivoco, Popi si vergogna di aver nutrito sospetti e quando la zia Fiorenza viene a conoscenza di ciò che è accaduto litiga con Mariuccia. Dopo questo fatto viene rapito Peppino sotto gli occhi di Pappo che era il reale bersaglio dei banditi. Il lettore si appassiona alla storia e pensa che anche questa volta ci sarà la scoperta di un equivoco, ma non è questo il gioco dell’autore. Il colpo di scena è proprio la veridicità del rapimento che viene sventato dai ragazzi e soprattutto dalla coraggiosa Popi. La bambina poliziotta scova il rifugio dei banditi con l’aiuto del formidabile olfatto del cane Melampo. La mente criminale dell’impresa è Edit Hargitay, una donna ungherese che si avvale della complicità di due uomini, uno grosso con i baffi e l’altro biondo e magro. Popi scrive un romanzo da questa avventura e si propone di scriverne un altro, più tranquillo e con minor suspense: La Popi in prima media.

Il romanzo è gustoso e divertente, si legge con rapidità e contiene elementi educativi inseriti in una storia avvincente. Aldo Zelli è un autore cattolico e non dimentica di inserire un monito religioso quando invita a pensare al Creatore in ogni momento del giorno, non soltanto la mattina e prima di andare a dormire. Non mancano riferimenti ai libri e alla loro utilità nella formazione di un ragazzo, ma ci sono anche molte pagine basate su valori eterni come l’amicizia, la solidarietà e l’amore per gli animali. Una bella storia - scritta sull’onda del successo anni Settanta del popolare Giallo dei Ragazzi - che educa divertendo senza mai cadere in uno sterile moralismo. Aldo Zelli avrebbe meritato la pubblicazione con le Edizioni Paoline, che potevano dare maggior diffusione a un testo importante. Per apprezzare l’opera di un importante autore per ragazzi che non deve essere dimenticato consiglio il mio Per conoscere Aldo Zelli (Edizioni Il Foglio, 2002). Le Edizioni Il Foglio di Piombino presentano ancora in catalogo: Kaslan, La bertuccia malandrina e Putifarre e Serafino.

 

Gordiano Lupi


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