In un'altra città del Veneto (Verona) e negli stessi giorni (dal 1° al 4 novembre) nei quali si terrà il Congresso nazionale di Radicali italiani (a Padova: notizia e programma in questo nostro Diario di bordo il 26/10/2007) è convocato il Congresso del Movimento nonviolento. Ci sembra utile e di interesse anche per quanti magari nemmeno conoscono questa realtà riportare le “dieci buone ragioni” di Mao Valpiana, che pure già abbiamo avuto modo di incontrare qui per altri interventi (da ultimo, suscitando una vasta attenzione, quello sul metodo nonviolento dei monaci buddisti birmani, ma altri ve ne sono in archivio). A seguire, poi, il programma dell'assise.
Assieme, le due formazioni politiche, erano anche alla Marcia Perugia-Assisi, poche settimana fa.
Chissà se la coincidenza, condita dal nostro viatico, possa indurre questi cugini a parlarsi. Ché, forse, specie con i venti di guerra sempre più insistenti, di cose da dirsi ne avrebbero parecchie... E anche di azioni da realizzare, e proporci, assieme. (e.s.)
Dieci buone ragioni
per partecipare al XXII Congresso
del Movimento Nonviolento
1. Stretti nella tenaglia fra la mala-politica e l'anti-politica, a molti sfugge la possibilità dell'uscita di sicurezza della buona politica, ovvero la politica della nonviolenza. È una strada che stiamo percorrendo fin dal 2000 con la Marcia nonviolenta specifica “Mai più eserciti e guerre”, anche sulla scorta delle riflessioni avviate già negli anni '60 da Aldo Capitini e dai suoi amici su “nonviolenza e politica”. Dunque il Congresso non parte da zero, ma c'è bisogno del contributo di tanti per rendere noto ai più che la nonviolenza esiste, è politica, è già in cammino...
2. Il Movimento Nonviolento non è un dato di fatto. Non vive per grazia ricevuta. Non ha una forza propria che lo sostiene. Il Movimento Nonviolento può esistere solo se donne e uomini decidono di farsene carico. Il Congresso è il momento più alto della vita del Movimento, lì e solo lì si discutono e si prendono le decisioni che poi daranno corpo al Movimento stesso.
3. La nonviolenza astratta non esiste. Esistono azioni nonviolente, iniziative nonviolente, campagne nonviolente, coscienze nonviolente; per dare gambe alla nonviolenza organizzata, c'è bisogno di un Movimento, e il Congresso ne è il cuore.
4. La politica non è uno spettacolo, non è una partita fra due squadre e gli altri a tifare, non è andare a votare. La politica è l'arte di esercitare il potere di tutti, a partire da se stessi. Essere protagonisti del Congresso è un modo per attuare questa politica della nonviolenza.
5. Nei partiti di massa contano solo i grandi numeri: uno, due, tre milioni. Al Congresso del Movimento Nonviolento contano solo i singoli: una, due, tre persone sono un valore aggiunto.
6. Nella catastrofe morale, intellettuale, politica, culturale, dell'informazione e dei partiti, solo la proposta nitida e rigorosa della nonviolenza può essere la via di un rinnovato impegno comune per contrastare in modo adeguato la barbarie della guerra, il collasso della biosfera, il crollo della civiltà. Il Congresso sarà un respiro di aria pura per chi vi parteciperà.
7. Al Congresso saranno presenti, fisicamente o spiritualmente, amiche e amici della nonviolenza che vale veramente la pena di incontrare e conoscere, straordinarie persone più note o meno note. Il Congresso è uno di quei momenti in cui si realizza la compresenza fra chi ha fatto la storia della nonviolenza italiana e chi oggi ha il compito di mettere a frutto la preziosa eredità ricevuta.
8. Trascorrere quattro giorni insieme ad altri amici della nonviolenza, per dare insieme più forza alla nonviolenza organizzata, e progettare la politica per il disarmo di cui il paese ha bisogno, è un dono e un privilegio che fa bene.
9. Il Congresso si tiene a Verona, che è una bellissima città, attraversata dall'Adige e circondata dalle colline. Entrare nelle chiese o nei musei, scoprire angoli nascosti della città, bere vino e gustare cibi locali, è un'esperienza che vale il viaggio, nonostante le scelte politiche della maggioranza dei suoi abitanti.
10. Al termine del Congresso ci sarà la manifestazione nonviolenta “non festa ma lutto”, un percorso a tappe che collegherà luoghi significativi della città. Una camminata collettiva per riprendere i temi discussi e rilanciare la nonviolenza attiva. Camminare insieme è un atto nonviolento che ha un valore già in sé.
Mao Valpiana
IL PROGRAMMA DEL CONGRESSO
XXII Congresso del Movimento Nonviolento
“La nonviolenza è politica per il disarmo, ripudia la guerra e gli eserciti”
Verona, 1 - 4 novembre 2007
Sala “Comboni”, Missionari Comboniani, vicolo Pozzo 1
San Giovanni in Valle (vicino a Piazza Isolo, centro storico)
31 ottobre, mercoledì
Sera, ore 21: dibattito: “Il caso Verona: dalla città di pace, alla tolleranza zero. Cos'ha da dire la nonviolenza?” Introduce Mao Valpiana, direttore di Azione nonviolenta; partecipano Sergio Paronetto, insegnante, e Alberto Tomiolo, scrittore; modera Raffaello Zordan, giornalista di Nigrizia.
1° novembre, giovedì
Mattina, ore 10:30: apertura del segretario e relazione introduttiva.
Pomeriggio: comunicazioni sulla rivista Azione nonviolenta, sul centro studi, sui gruppi locali; dibattito in assemblea plenaria.
2 novembre, venerdì
Mattina: lavoro in tre commissioni: I Corpi civili di pace; Il Servizio civile volontario; L'educazione alla nonviolenza.
Pomeriggio: lavoro in tre commissioni: Economia, ecologia, energia; Risposte di movimento alla crisi della politica; Resistenza nonviolenta contro il potere mafioso.
Sera, ore 21: incontro con Ibu Robin Lim (foto), Indonesia, ostetrica, Premio “Alexander Langer” 2006, "La pace nel mondo può venir costruita cominciando oggi, un bambino per volta”.
3 novembre, sabato
Mattina: riferiscono le prime tre commissioni e poi dibattito; riferiscono le altre tre commissioni e poi dibattito; spazio per presentare le mozioni.
Pomeriggio: dibattito sulle mozioni, votazioni, rinnovo delle cariche.
4 novembre, domenica
Mattina, ore 10: “Non festa, ma lutto”, iniziativa nonviolenta: camminata attraverso luoghi simbolici della città: partenza da via Spagna, “Casa per la Nonviolenza”, percorso attraverso San Zeno, Tribunale Militare, Arsenale, Ponte della Vittoria, arrivo in Piazza Brà alle ore 12.
Per raggiungere la sede del Congresso dalla Stazione ferroviaria di Porta Nuova:
- autobus n. 73, (feriale e diurno), partenza ai minuti 15 e 45, tempo di percorrenza 20 minuti, scendere al capolinea di Piazza Isolo.
- autobus n. 91 (festivo e serale), partenza ogni 30 minuti, tempo di percorrenza 20 minuti, scendere alla fermata di Piazza Isolo.
- in automobile uscita al casello autostradale di Verona sud, direzione centro, poi seguire le indicazioni “Teatro romano”, o “Museo africano”, o “Ostello”, rione di San Giovanni in Valle; ampia possibilità di parcheggio dentro le Missioni Africane.
Per informazioni:
Casa per la nonviolenza, via Spagna 8, 37123 Verona
Tel. 0458009803, fax 0458009212, e-mail: an@nonviolenti.org
www.nonviolenti.org
(da Voci e volti della nonviolenza, n. 107 del 23/10/2007)