Se ogni anno, in ricorrenza della “Settimana della lingua italiana”, si dovesse fare un bilancio dell'andamento della nostra lingua nel proprio Paese, non potremmo che constatare che è sempre peggio e che al peggio non sembra esserci limite.
L'ultimo, paradossale episodio, è quello del Politecnico di Torino dove, da quest'anno, chi studia in inglese non paga le tasse e chi vuole studiare in italiano sì.
Proprio così: gli studenti che si iscrivono alle lauree di primo livello in cui i corsi sono offerti in inglese NON pagano le tasse, se vuoi fare il tuo Corso di laurea in italiano paghi i 1.500 Euro.
Essendoci però Corsi di laurea in italiano comunque soppressi a favore dell'inglese ci si deve trasferire in un'altra città, con il risultato quindi che per avere meno di un 5% di studenti stranieri (indiani e pachistani perlopiù) il 95% dei nostri giovani deve 'espatriare' in un'altra città, con ulteriore aggravio economico e disagio. Non solo, quel 95% è condannato anche ad avere difficoltà di lavoro proprio in Italia visto che le competenze tecniche le hanno acquisite solo in inglese. Insomma: cornuti e tassati!
Giorgio Pagano
Responsabile di centopercentoitaliano.it
(da Notizie radicali, 23 ottobre 2007)