Giornali, riviste, televisioni, emittenti radiofoniche, questi alcuni degli strumenti attraverso i quali valicare con facilità i confini e migliorare la comunicazione fra le nostre vallate. Un successo rilevante nel settore dell’informazione l’ha raggiunto negli ultimi anni un giornale un po’ particolare, il primo in Valposchiavo che non si avvale della carta stampata per essere distribuito. In merito abbiamo scambiato due chiacchiere con Danilo Nussio, ideatore e promotore del sito www.ilbernina.ch.
– Salve Danilo, dicci un po’, come definiresti il sito internet www.ilbernina.ch?
Più che un sito web www.ilbernina.ch è un portale, un ‘giornale online’, una piattaforma di comunicazione destinata innanzitutto ai Valposchiavini e ai loro amici, che vivono al di qua e al di là del Bernina, al di qua e al di là del confine politico. Ma Il Bernina non è soltanto un giornale online: è anche un’organizzazione che promuove e organizza eventi di interesse regionale, che sviluppa progetti di comunicazione in un contesto di sviluppo territoriale.
– Quando e come nasce quest’idea?
L’idea nasce sul terreno fertile della Valposchiavo dopo sei sette anni di implementazione sociale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione promossa dal “Progetto Poschiavo”. L’incontro di tre valposchiavini residenti in valle, con altri tre domiciliati fuori valle, che sposano la medesima idea, cioè quella di favorire in modo moderno e “performante” la comunicazione fra gli abitanti della Valposchiavo e degli oriundi che vivono nel resto della Svizzera e nel mondo in genere, dà vita a Il Bernina.
– Quali risultati avete raggiunto in questi primi anni di attività?
A tre anni e mezzo dalla sua fondazione il giornale online Il Bernina può vantare in media quasi un migliaio di visite al giorno, quasi trentamila al mese. Il numero è in continua e regolare ascesa; il record è stato stabilito proprio nell’agosto scorso. L’associazione ha inoltre pubblicato un libro di vecchie fotografie commentate in italiano e in tedesco, Valposchiavo: il passato in immagini e ha organizzato un convegno per la promozione economica. Fra poco verrà pubblicata online una serie di interviste-ritratti di anziani valposchiavini accompagnate da fotografie di qualità.
– Come viene finanziata la vostra attività?
Il Bernina è un’associazione. Pertanto l’attività è finanziata tramite le quote sociali, gli abbonamenti, le sponsorizzazioni, le donazioni e gli introiti derivanti da eventi o pubblicazioni.
– Che riscontro avete avuto in Valposchiavo?
I lettori sono soddisfatti e critici al punto giusto. All’inizio la compagine conservativa della valle, che non va ricercata soltanto fra i democristiani, ha cercato di metterci un’etichetta politica, ma invano. Il Bernina è sicuramente di matrice progressista, altrimenti non sarebbe nato. Ma la piattaforma è aperta a tutti, senza alcuna distinzione di sorta.
– Che tipo di rapporto avete con la vicina Valtellina?
Il rapporto con la Valtellina è buono perché non potrebbe essere diversamente, considerate la vicinanza geografica, la storia e la cultura che ci accomunano. Sul giornale online attualmente non siamo in grado di onorare adeguatamente le proposte che ci giungono da oltre frontiera causa le nostre risorse umane molto limitate. Ci proponiamo comunque in futuro di coltivare e sviluppare sempre più i rapporti con la Valtellina in un’ottica di reciproco arricchimento e coesione.
– Progetti per il futuro? Che obiettivi vi siete posti?
Dopo tre anni e mezzo, la parola d’ordine è ‘consolidamento’. Il Bernina deve raggiungere una maggiore solidità finanziaria, deve aumentare ulteriormente la percentuale di lavoro retribuito, deve arricchire l’offerta con un maggior numero di contributi propri, deve continuare a favorire la comunicazione fra i Valposchiavini allo scopo di sviluppare un sano dialogo per un futuro sereno della nostra regione.
Josy Battaglia
(da Tirano & dintorni, ottobre 2007)