Lo scorso 4 aprile avevo presentato un'interrogazione in cui chiedevo chiarimenti su chi dovrebbe pagare il canone/tassa della Rai, perché da un'indagine dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc) presso le autorità preposte, risultava che avrebbe dovuto essere pagato anche da chi è in possesso di un videocitofono (!). A questa interrogazione non mi è stata data risposta e l'Aduc ha fatto sapere di essere pronta ad uno sciopero della fame per indurre i ministeri a rispondere.
Nel frattempo, sempre l'Aduc ha svolto una nuova indagine per “denunciare” il fatto che la legge in vigore (la 246/1938) prevede che il pagamento di questa tassa sia dovuto anche dal turista in visita nel nostro Paese e che le autorità preposte all'applicazione di questa legge hanno dato riposte contraddittorie o addirittura negando l'obbligo di questo pagamento.
Per questo motivo ho rivolto ai ministeri dell'Economia e Finanze, nonché delle Comunicazioni, insieme ai deputati Gianluca Pini (Leganord) Bruno Mellano, Sergio D'Elia e Angelo Piazza (Rosa nel pugno) un'interrogazione per sapere:
- quali degli apparecchi (sotto)elencati non presuppongono il pagamento della licenza di importazione ex articolo 14 del r.d.l. 21 febbraio 1938, n. 246: videoregistratore, registratore dvd, computer senza scheda tv con connessione ad Internet, computer senza scheda tv e senza connessione Internet, videofonino, tvfonino, ipod e apparecchi mp3-mp4 provvisti di schermo, monitor a se stante (senza computer annesso), monitor del citofono, modem, decoder, videocamera, macchina fotografica digitale;
- quanti turisti e viaggiatori residenti all'estero hanno pagato nel 2006 la licenza temporanea di importazione di cui all'articolo 14 del r.d.l. 21 febbraio 1938, n. 246;
- se tale licenza temporanea di importazione non sia in contrasto con le norme comunitarie che prevedono la libera circolazione dei cittadini dell'Unione Europea.
Donatella Poretti
Qui il testo dell'interrogazione