Venerdì , 15 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Diario di bordo
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Valter Vecellio. Punti e appunti per un possibile dibattito. Due
05 Ottobre 2007
 

Certo che si sbagliava, è una colomba sfigata quella di Rafael Alberti: «Per andare al Nord andò al Sud / Pensò che il grano era acqua / Si sbagliava. / Pensò che il mare era il cielo / e la notte, la mattina / Si sbagliava. / Che le stelle eran rugiada, / e il caldo, una nevicata / Si sbagliava. / Che la tua gonna, era la tua blusa / e il tuo cuore, la sua casa. / Si sbagliava».

 

Però volava, quella colomba, nel nome di Gòngora: l’unica ragione per cui volare ha un senso. Quanti volano, sono capaci di volare di questi tempi? Interessa ancora, per esempio, quello che sta accadendo in queste ore in Birmania? A giudicare da quanto si legge sui giornali, o si vede in TV poco o nulla. La Birmania è lontana, più della lontana Cina. Si conferma la regola che vale per tutti gli oppressi: devono pregare innanzitutto che strumento della loro oppressione  siano gli Stati Uniti o Israele, condicio sine qua non per ottenere la solidarietà del mondo. Se a opprimere non sono americani o israeliani commozione e indignazione non scattano. E infatti non un corteo, non una manifestazione, non un appello, una denuncia: il movimento senza “se” e senza “ma”, tace: tanti “boh” e molti “chissà”.

 

In Birmania la lotta vede in prima fila monaci. Incarnano, letteralmente, una religione della libertà; non sono diversi dai Montagnard in lotta da anni in Vietnam, e perseguitati tra la generale indifferenza – anche della chiesa romana, in altro impegnata – perché cristiani, credenti. Così simili, nella loro richiesta di libertà e democrazia a quei bonzi vietnamiti che negli anni Sessanta si uccidevano dandosi fuoco, e che non vennero ascoltati e aiutati dagli Stati Uniti e dal resto del mondo libero: loro, che costituivano l’unica, credibile alternativa ai vietcong comunisti e alla dittatura sud vietnamita. Non averli ascoltati e aiutati ha comportato quel che tutti sappiamo.

 

Religiosi che si battono per la libertà; ed è automatico pensare ad altri religiosi, mobilitati per reprimere e opprimere: quelle religioni di cui si fanno scudo da una parte il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad e i talebani (che certamente ignorano le “Robaiyyat” di Omar Khayyam); e dall’altra il pontefice tedesco e la sua Curia: fanatici e senza misericordia.

 

Da che parte stia la colomba, pur con tutti i suoi voli contraddittori è evidente. Così come è altrettanto evidente che i monaci birmani siano cosa fastidiosa; come la Cecenia, il Darfour. Un qualcosa che è meglio ignorare, perché pone problemi imbarazzanti. Proprio per questo non bisogna stancarsi di indossare qualcosa di rosso, e – magari – cominciare a toglierci le scarpe e camminare scalzi; come i monaci birmani; come un tempo quei monaci di cui ora sembra essersi smarrita la memoria, sostituiti da altri il cui dio sembra sempre più coincidere con Mammona.

 

Valter Vecellio

(da Notizie radicali, 4 ottobre 2007)


Articoli correlati

  Massimo Bonfatti. Appello e mobilitazione per la Cecenia
  Marisa Cecchetti. “Guerra in Cecenia” di Francesco Bigazzi
  Radicali Milanesi. Fine settimana di iniziative per l'inaugurazione della nuova sede
  Anna Politkovskaja uccisa a Mosca per il suo lavoro in difesa dei diritti umani e della libertà: come Antonio Russo
  Omicidio Politkovskaja: e se il sindaco Veltroni le dedicasse una strada?
  MIC e CPC. Appello congiunto per la Cecenia ai parlamentari europei
  “Russia democratica, Cecenia libera. O Putin o democrazia!”
  Giulio Manfredi, Igor Boni. Crisi Georgia: Mosca scherza con il fuoco
  Milano. Tre giorni per non dimenticare i giornalisti con la schiena dritta
  Sarah Menkedick. Pallottole di vernice
  Bruna Spagnuolo: Birmania. Figli di nessuno del 3° millennio.
  Cynthia Boaz e Shaaka Beyerle. La rivoluzione color zafferano
  Myanmar. Un appello di Amnesty International
  Mao Valpiana. Il metodo nonviolento dei monaci buddisti birmani
  Marcia Perugia-Assisi: raccogliamo l'appello per la pace e la democrazia del governo birmano in esilio
  Peter Popham. Birmania. “Vincere i cuori”
  Tutti contro la dittatura che opprime la Birmania. Però gli affari sono affari
  I blogger cinesi parlano di Birmania
  Guido Biancardi. Sangue e democrazia
  Piero Cappelli: Birmania, i monaci fulcro storico della liberazione.
 
 
 
Commenti
Lascia un commentoNessun commento da leggere
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy