Diciamo subito che partire da zero con un’idea originale e fare centro al cento per cento al primo colpo è non raro, di più. Per questo merita un grande apprezzamento l’idea di Antonio Meazza ideatore del primo raduno internazionale di Mountain Bike che si è tenuto a Trivigno lo scorso mese. Tre giorni di manifestazione, e già questo lo pone sui livelli degli eventi livignaschi, tanto per non fare paragoni, con un impegno organizzativo non indifferente, un territorio turisticamente e ciclisticamente “vergine” come Trivigno, un periodo piuttosto a rischio vista la quota, un programma molto fitto e una serie di eventi da far combaciare… chi si sarebbe buttato?
Solo un pazzo o un entusiasta come Tony che ha davvero coinvolto tante persone, amici e partner, in questa iniziativa con la sua energia e la sua voglia di dare per Trivigno e quindi per Tirano.
Un segnale che non bisogna lasciar cadere, un evento che, visto l’ambiente in cui è inserito, la piana di Trivigno, ideale palestra per biker di qualsiasi livello, può offrire uno slancio alla “muntagna dei tiranes”.
Tre giorni tra gite in bike su percorsi di diversa difficoltà, accompagnati da bike scout, convegni con personaggi come Alex Bellini, spettacoli originali come l’aquilonismo acrobatico, musica e buona cucina, insomma tanti tasselli di un puzzle che si è formato nel migliore dei modi per quanto riguarda l’organizzazione… un po’ meno per la partecipazione.
Tony è contento e leggendone gli occhi si vede che ha già in mente nuove idee per l’anno prossimo, novità e strategie per fare sempre meglio. Siamo sicuri che l’aver scommesso, messo in tavola le carte e giocato ha dato a molti la dimostrazione che le cose si possono fare, ora tocca a chi è attorno, chi si occupa di turismo, di promozione della mountain bike, ai trivignaschi e ai tiranesi di dare il loro piccolo grande aiuto per il prossimo anno e siamo convinti che nel 2008 ci potrà essere un vero “bike happening” in Trivigno… chissà magari, vista anche la ricorrenza, un bel ‘68+40 in salsa ciclistica… tende, musica, birra e invece dell’amore libero, pur non vietato, la liberazione delle ruote lungo i sentieri e le sterrate dell’altipiano. Chissà.
Andrea Gusmeroli
(da Tirano & dintorni, settembre 2007)