Lo sciopero della fame iniziato lo scorso 2 settembre e convertito in sciopero della fame ad oltranza il 17 settembre, ha manifestamente raggiunto l’obiettivo di finalmente mettere su un binario serio l’iniziativa per l’adozione di una risoluzione per la Moratoria Universale della pena di morte da parte dell’Assemblea Generale che si è appena aperta.
Per limitarci, infatti, alle sole ore scorse sono intervenuti una serie di fatti politici rilevanti e di innegabile importanza fra i quali:
- L’11 settembre, su iniziativa del Deputato radicale della Rosa nel Pugno Sergio D’Elia, son state convocate in via straordinaria e congiuntamente le commissioni esteri della Camera e del Senato.
- Il 22 settembre, la Farnesina ha confermato ad Aldo Ajello il ruolo di inviato speciale per la Moratoria alla Sessione Ministeriale dell’Assemblea Generale dell’ONU.
- Dal 24 settembre, Sergio D’Elia e il Rappresentante all’ONU del Partito Radicale Matteo Mecacci fanno parte della delegazione italiana al Palazzo di Vetro.
- Il 25 settembre, il Presidente del Consiglio Romano Prodi, riorganizzando la propria agenda, ha potuto prendere la parola in apertura della 62esima Assemblea generale e ha fatto della Moratoria il punto centrale del suo intervento.
- Il 27 settembre, su iniziativa degli eurodeputati radicali Marco Pannella e Marco Cappato e col sostegno di Pasqualina Napoletano (Sinistra democratica), Monica Frassoni (Verdi), Luisa Morgantini e Vittorio Agnoletto (Rifondazione Comunista), Marco Rizzo (PdCI) e Roberta Angelilli (AN), il Parlamento europeo ha votato a stragrande maggioranza una risoluzione che, riconoscendo la leadership italiana, rinnova e rafforza il mandato dell’immediato deposito della Risoluzione pro-Moratoria in avvio dei lavori al Palazzo di Vetro ricordando che «il principale contenuto politico della risoluzione deve essere l’adozione di una Moratoria Universale quale passo cruciale verso l’abolizione della pena di morte».
- Il 28 settembre, il Ministro D’Alema, insieme al suo omologo portoghese, ha convocato un incontro di presentazione e promozione della Risoluzione pro-Moratoria al quale hanno immediatamente aderito oltre 40 ministri degli esteri nonché due dei 55 Premi Nobel che a giugno avevano firmato l’appello a Prodi del Partito Radicale e Nessuno Tocchi Caino.
- Negli ultimi giorni si è riscontrato un decisamente nuovo atteggiamento della Presidenza del Consiglio italiana e del Ministero degli Esteri, nell’ascoltare e far proprio il contributo radicale.
In considerazione di questi risultati l’azione politica nonviolenta – proclamata e condotta – da molti come dialogo e sostegno all’opera del Governo, dei deliberati dei Parlamenti europeo e italiano per superare errori e ritardi dell’Unione Europea, i militanti radicali nonviolenti giunti al 25esimo giorno di sciopero della fame, al decimo della sua fase “ad oltranza” in corso dal 17 settembre, hanno da ieri deliberato di sospendere, e hanno sospeso, questa forma della lotta radicale.
Nel fare e nel comunicare ciò rivolgiamo un caloroso fraterno ringraziamento al Movimento Radicale e a tutti i suoi esponenti che – come altri 200 cittadini – hanno sostenuto e condotto l’azione nonviolenta dando corpo e anche energie finanziarie alla fame di giustizia e di nonviolenza della comunità internazionale.
Emma Bonino, Marco Pannella
Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti, Marco Cappato
Lucio Bertè, Guido Biancardi, Sergio D'Elia, Marco Perduca, Michele Rana, Alessandro Rosasco, Antonio Stango, Claudia Sterzi, Valter Vecellio, Dominique Velati
(Comunicato dei radicali – Roma-New York, 28 settembre 2007)
Fonte: www.radicali.it