Ieri il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, intervenuto alla Maratona Oratoria per la Moratoria sulla pena di morte, svoltasi nel pomeriggio in piazza Palazzo di Città su organizzazione dell'Associazione Radicale Adelaide Aglietta e di Amnesty International Piemonte, ha annunciato che, da oggi e fino al 10 ottobre, la Mole Antonelliana sarà illuminata di rosso per segnalare la partecipazione della città alla campagna internazionale per la moratoria delle esecuzioni capitali.
La richiesta era stata avanzata nelle settimane scorse dall'Associazione Aglietta e in seguito sottoscritta da 17 deputati piemontesi di centro sinistra e di centro destra che hanno inviato una lettera al Sindaco Chiamparino chiedendogli di mobilitare la città in sostegno dell’iniziativa italiana ed europea a favore della moratoria della pena di morte proprio illuminando di rosso la Mole Antonelliana. Primo firmatario di questo ulteriore appello al sindaco era stato Bruno Mellano, deputato radicale della Rosa nel Pugno e lo avevano sottoscritto Marilde Provera (Rifondazione Comunista), Maria Leddi, Mimmo Lucà, Giorgio Merlo (Ulivo), Roberto Rosso, Osvaldo Napoli, Enrico Costa, Benedetto Della Vedova (Forza Italia), Giuseppe Trepiccione (Verdi), Michele Vietti (UDC), Enrico Buemi, Salvatore Buglio (Rosa nel Pugno), Nicola Tranfaglia (Comunisti Italiani), Titti Di Salvo (Sinistra Democratica), Marco Zacchera (Alleanza Nazionale), Matteo Brigandì (Lega Nord).
Bruno Mellano ha dichiarato: «Al termine della maratona oratoria di oggi, con Silvio Viale segretario dell'Associazione Aglietta, ho incontrato in Comune il sindaco Chiamparino per ringraziarlo personalmente per la decisione annunciata nel suo intervento in piazza: a nome mio, dei radicali piemontesi e dei deputati piemontesi che avevano fatto proprio il suggerimento di illuminare la Mole Antonelliana di rosso.
Credo che il gesto, simbolico e senza costi, sia particolarmente significativo per segnalare, alla cittadinanza e a quanti passeranno a Torino nei prossimi giorni, l'importanza di cogliere l'occasione storica della moratoria delle esecuzioni nella lotta contro la pena di morte. Come la schiavitù ci sarà un giorno in cui tutto il mondo considererà inconcepibile la permanenza della pena capitale nelle leggi degli stati, a cominciare dall'Assemblea Generale dell'ONU. Spero che altre città, grandi e piccole, possano seguire l'esempio di Torino, ma intanto credo che occorra valorizzare questa scelta di civiltà in linea con la storia della città».
(da Notizie radicali, 25 settembre 2007)