Ce fa o c'è? È un vecchio detto romanesco per interrogarsi sulle qualità di una persona. Tradotto significa: è scemo o fa lo scemo? Noi non ci permettiamo di dare dello scemo a chiunque, ma ci limitiamo ad esprimere valutazioni sui comportamenti.
Prendiamo il caso del segretario dei DS, Piero Fassino, che scrive una lettera ai presidenti del Parlamento per chiedere il blocco degli aumenti automatici delle indennità parlamentari, che il Senato ha già approvato e la Camera dei Deputati congelato. Il deputato Fassino è membro della Camera da ben quattro legislature e solo oggi si accorge che si trova in una situazione di «privilegio, disparità di trattamento, condizione di favore» rispetto al comune cittadino? La conseguenza immediata dovrebbe essere il rifiuto dello status di privilegiato e, conseguentemente, le dimissioni dalla Camera. Non ci risulta che l'abbia fatto. Così come non ci risulta che abbia presentato una proposta di legge per eliminare i privilegi di cui scrive.
Oltretutto, il deputato Fassino sa bene che le leggi devono essere rispettate e quella a cui si riferisce è la legge n. 1261 del 31 ottobre 1965, che lega l'indennità parlamentare a quella dei magistrati (presidente di Cassazione). Ricordiamo, ancora, al deputato Fassino che nel luglio scorso il Parlamento, quindi lui medesimo, ha approvato una legge sull'ordinamento giudiziario che prevede un aumento degli stipendi dei magistrati e quindi anche dell'indennità parlamentare. Ricordiamo al deputato Fassino che lo “stipendio” dei deputati è di 5.486,58 euro e non di 15.000 euro circa riportati dai media.
Se il deputato Fassino ritiene che il proprio “stipendio” sia eccessivo lo devolva, in tutto o in parte, a qualche fondazione caritatevole di suo gradimento. Che il deputato Fassino chieda, inoltre, al presidente del Senato di congelare l'aumento, che c'è già stato, sa molto di furbizia, perché sa che non è possibile revocare una disposizione che deriva da una legge e che gli aumenti ai Deputati prima o poi dovranno arrivare, con gli arretrati.
Che il deputato Fassino voglia assurgere agli onori della cronaca, lo comprendiamo, ma non lo giustifichiamo. In Parlamento c'è un sacco di lavoro da fare. Invitiamo il deputato Fassino a rimboccarsi le maniche.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc