Se la politica prima di decidere consultasse i tecnici del traffico, usciremmo dallo stillicidio di boutades di questi mesi.
La proposta di chiudere il centro come si fece venti anni fa, sostenuta da Tognoli, e quella di abolire i parcheggi interrati in centro sostenuta dall’Ulivo, non sono la vera alternativa all’inutile ticket anti-smog proposto dalla Moratti
Il dibattito a cui assistiamo è la manifestazione del più totale rifiuto di applicare anche a Milano tecniche moderne di riduzione del traffico ormai consolidate nelle più grandi città del mondo. Difficile trovare nel mondo una grande città che combatta lo smog con la pollution charge della Moratti, ma anche difficile trovare una città che combatte il traffico con la chiusura totale del centro storico o con l’eliminazione dei parcheggi in centro.
La chiusura del centro discrimina i cittadini, consentendo a quelli che abitano dentro di andare liberamente fuori, ma di quelli che abitano fuori di non potere andare dentro.
La seconda è ideologica, perché semmai, una volta garantito un numero contingentato di parcheggi a rotazione interrati, bisogna eliminare i parcheggi pubblici a raso, le cosiddette “strisce blu”. Questo limiterebbe il traffico più di ogni altro provvedimento.
Roberto Biscardini