La legge 194 funzionerà ancora meglio quando, entro uno o due mesi, la Francia presenterà richiesta di mutuo riconoscimento dell'autorizzazione al commercio della pillola abortiva Ru486.
Allora il ministro della Salute ed i suoi numerosi esperti saranno costretti dall'Europa a rispettare quell'articolo 15 che così ostinatamente continuano ad ignorare: la promozione «delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità fisica e psichica della donna».
Grazie ai ministri della Salute di destra e di sinistra, ed ai numerosi esperti pagati dai contribuenti che popolano quel ministero, le donne italiane continuano a non avere scelta fra aborto chirurgico e quello farmacologico, contrariamente alle donne europee e americane.
Sono numerosi gli studi che dimostrano l'efficacia del farmaco, tant'è che le agenzie del farmaco Usa e Ue, oltre a quelle di 21 Paesi Ue, hanno dato il via libera al farmaco. In Italia, apparentemente, l'agenzia del farmaco e gli esperti del ministero continuano a tacere, mentre per i ministri sembrano avere più peso le dichiarazioni del cardinale di turno ed i suoi fan piuttosto che quelle di migliaia di scienziati e medici.
Il ministero della Salute ha ancora alcune settimane per evitare l'umiliazione dell'ennesima imposizione dall'Europa. È urgente dimostrare alle donne, ed ai cittadini di questo Paese, che la loro salute ed i loro diritti sono infinitamente più importanti di qualsiasi credenza religiosa.
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