È incredibile il passaggio da Albania a Montenegro: in pochi chilometri la lingua cambia improvvisamente. Dalle stanche parole albanesi che, spesso, si trascinano in lunghi periodi ariosi con suoni imprevedibili e confusi, si passa ad una parlata secca, piena di fonemi duri e imprigionati.
Guardando il territorio e il contesto sociale, in effetti la cosa non stupisce: l'Albania lunga e stretta si apre al mare ed al vento dell'estate. Nel girare un angolo, le costruzioni crescono come funghi matti uniformemente; il Montenegro, almeno sulla costa, è invece un continuo susseguirsi di coste frastagliate, fiordi e rientranze rocciose, duri paesaggi che si interrompono bruscamente.
Insomma, da un luogo dove le vocali si allungano stancamente nella frase, quasi a ricordare che c'è sempre tempo per prendersela comoda, si passa all'estremo opposto, dove sembra che tutti parlino il codice fiscale.
Il problema sta anche nel fatto che, se in Albania molte persone conoscono l'italiano, in Serbia - Montenegro il solo linguaggio universale è il tedesco.
Così, quando cercavamo disperatamente di sapere da Tradojka (la proprietaria del b&b) dove si trovano le spiagge libere in Montenegro, ci siamo avventurati nell'utilizzo dell'espressione FREI BEACHES...
Il volto della simpatica vecchina si è come illuminato sentendo la prima parola: con una sospetta strizzatina d'occhi e un sorriso eloquente, ci ha indicato dove potevamo trovare ciò che desideravamo.
Aveva capito FREI KULTURE... Vale a dire: persone in costume adamitico.
Questa è la nuda verità.
Luciano Canova