LAMETTE 5
Speciale Spaghetti Comics
Pagg. 64, € 5,00
www.lamette.it – Per ordini: roco@postino.it
Per gli estimatori, i collezionisti e i detrattori del comic book più rozzo d’Italia sul punk e sulla cultura autodistruttiva degli sporchi giovani, è uscito un nuovo numero antologico, che anticipa una serie di monografie. Sessantaquattro pagine in bianco e nero e sfavillante copertina plastificata a colori realizzata da Sbrock. All’interno trovate un’intervista ai Basta, una lunga chiacchierata con il 5# Braccio, con derive su Negazione, Declino e Jester Beast. Tra i fumetti segnalo storie e illustrazioni inedite di Sbrock, Akab, Simone Lucciola, Ratigher, Paper Resistance, Nicoz, Stefano Zattera, Maicol & Mirco, SS-Sunda, Silvano, Dr. Pira, Hurricane Ivan e Johnny Greco.
Simone Lucciola, il direttore della fanzine più punk e più rozza d’Italia, chiarisce nell’editoriale le future intenzioni di Lamette, rivista alla ricerca di un cambiamento radicale per rinnovarsi e stare al passo con i tempi. Per questo motivo il numero cinque è dedicato allo spaghetti western, a Sergio Leone e a un genere che sta tornando alla ribalta. I fumetti sono parecchio cattivi e non adatti per un pubblico di benpensanti con stomaco e mente poco preparate.
La black novel “Silent Shit”, dedicata a mio padre che era uno stronzo e a mia madre la sua serva, lascia intuire sin dal preambolo macabre intenzioni. Efficace ma molto duro ed esplicito. Ripeto. Bisogna essere preparati e sfogliare senza pregiudizi morali pagine aggressive e inquietanti. “Uomini di frontiera” racconta la singolare alleanza tra un gay e un etero che affrontano la loro ultima avventura nello spazio. La cosa migliore dell’albo è “Fratelli d’Italia anche loro”, singolare storia a fumetti del brigantaggio. Si parla di Stefano Pelloni, Carmine Donatelli, Ninco Nanco, Michelina De Cesare & Francesco Guerra (Bonnie & Clyde del brigantaggio), Antonio Gasparoni, Alessandro Massaroni, Mammone e Fra Diavolo. “Il provino” di Ivan Manuppelli è un fumetto crudele e surreale che ricorda Robert Crumb e l’underground statunitense degli anni Settanta. Non mi convince lo stile rotondo e geometrico di Maicol e Mirco che presentano Aristanco l’uomo libero in prigione, ma l’idea è buona, il racconto tiene e la grafica può sempre migliorare. Conclude la fanzine una storia con protagonista una ragazza strafatta che smetterà con l’eroina quando resterà incinta. Infine Pippo racconta di un albero dai cui rami nascono lettori mp3. Ogni generazione ha i suoi sogni…
Gordiano Lupi