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Latte infetto. Interrogazione al ministro della salute
19 Luglio 2007
 

L'allarme lanciato qualche settimana fa dall'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) sull'aumento dei controlli in Usa su diverse specie di pesce e crostacei provenienti dalla Cina e su alcune marche di dentrifici contaminati da sostanze tossiche, ha scatenato un vero e proprio tam tam di notizie e dichiarazioni. Con un notevole ritardo rispetto ad altri Paesi, il ministro della Salute si è svegliato e, suppongo stimolato anche da una mia interrogazione, ha effettuato alcuni controlli.

Con lo stesso spirito oggi presento un'altra interrogazione, questa volta sul ritiro dal mercato tedesco di alcuni tipi di latte ipoallergico per neonati dell'azienda di cibi per l'infanzia Hipp.

La notizia arriva sempre dall'Aduc: in Germania la Hipp ha ritirato dal mercato il latte ipoallergico per neonati HA1, per la presenza dell'enterobatterio sakazakii. Già a metà giugno altre due aziende produttrici di cibi per l'infanzia, Bebivita e Milupa, per lo stesso motivo avevano ritirato del latte in polvere per lattanti. Secondo la Hipp questo germe comune può diventare pericoloso «solo se, lasciato a temperatura ambiente per varie ore», in questo caso avrebbe infatti «la possibilità di riprodursi». Non sembra pensarla allo stesso modo l'Istituto federale tedesco di valutazione dei rischi (BfR) che, non parlando di temperatura di conservazione del latte, precisa solo che l'enterobatterio sakazakii, se assunto in una concentrazione significativa, può provocare una malattia infettiva seria.

L'Aduc ha ritenuto la nota esplicativa dell'Hipp del tutto insensata poiché difficilmente il latte viene conservato a basse temperature. Alla luce, poi, delle precisazione del BfR, l'associazione dei consumatori ha inviato una nota al Ministero della Salute per sapere quali provvedimenti siano stati presi in relazione alle notizie giunte dalla Germania.

Nella interrogazione che rivolgo al ministero della Salute chiedo:

- se il ministero sia a conoscenza di questo allerta verificatasi in Germania e quali provvedimenti ritenga prendere per evitare che i citati prodotti, in cui l'enterobatterio sakazakii potrebbe pericolosamente svilupparsi, arrivino nel mercato italiano;

- se non si ritenga necessario svolgere degli accurati controlli per verificare che i citati prodotti siano già presenti nel nostro mercato e, nel caso venga accertata la loro presenza, se non si ritenga di ritirarli dal mercato.

 

Donatella Poretti

 

Qui il testo della nuova interrogazione

 
 
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