Venerdì , 22 Novembre 2024
VIGNETTA della SETTIMANA
Esercente l'attività editoriale
Realizzazione ed housing
BLOG
MACROLIBRARSI.IT
RICERCA
SU TUTTO IL SITO
TellusFolio > Scuola > Notizie e commenti
 
Share on Facebook Share on Twitter Share on Linkedin Delicious
Antonio Possenti dipinge Campana. Una fiaba triste. Mostra a Firenze in Palazzo Vecchio
Antonio Possenti
Antonio Possenti 
09 Luglio 2007
 

Sembra una fiaba dai mille colori la pittura di Antonio Possenti alla Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, trasformata in un luogo fantastico, dove il reale si mescola al surreale e l’occhio si perde negli azzurri intensi, nei rossi profondi, nell’ocra più acceso. Colori che turbano la mente in un gioco espressionistico controllato ma forte e impietoso nel simbolismo; un espressionismo, che sotto la parvenza favolistica, spinge il pensiero oltre, a scoprire l’intima connessione tra pittura e poesia, una connessione in cui le arti si uniscono per svelare il mistero di un’anima che leggera si muove sulle nebbie del reale, alla ricerca di sé e della verità, navigando la “chimera” della vita dove l’amore mai giungerà, dove la metamorfosi trasforma incessantemente le cose mutandone stati e ragion d’essere, dove lo sguardo si confonde tra ciò che è e ciò che vorrebbe che fosse. Chimera: simbolo di sogni iniziati in un tempo lontano: l’amore per la mamma, le attese adolescenziali, l’amore per una donna; il viaggio come miraggio, il mare come infinito della vita, le barche come strumenti di transito tra il contingente e il metafisico; un’immaginazione dilagante quella di Possenti, fino al parossismo; una fantasia di forme e di colori, espressione di sogni infranti; una miriade di colori tanto più accesi tanto più tristi, colori che hanno il linguaggio pulsante di ritmi incontrollabili; colori che sanno di follia e di speranze deluse; colori che svelano istinti, bisogni, pulsazioni; colori che rendono i versi di Dino Campana “poesia visiva” attraverso sensazioni, percezioni ed emozioni scaturenti da forti sinestesie di profumi, colori, sapori, in cui le cose prendono forma e vita in un dialogo muto che materializza antichi affetti, bisogni ancestrali: una valigia, quale aspirazione di un viaggio verso l’infinito della felicità; animali fantastici di un’era mitologica, ricchezza di fantasie infantili diventate nel tempo specchio di angoscia e sofferenza.

La pittura di Possenti sembra caricarsi di messaggi in un rapporto comparato: il richiamo è a Leopardi nella corsa affannosa della vita, è a D’Annunzio nella simbiosi con la natura, è a Chagall nella fantasia degli elementi, è al Doganiere negli elementi paesaggistici, è a Kandinsky nel vento dei cavalieri, è a Klimt nella coltre del dormiente, è ai Nabis, tutto sembra ma nulla è: la mostra è una simbiosi tra il pittore e il poeta; Possenti, nella rappresentazione dei Canti Orfici di Campana, illustra se stesso, creando un sincretismo perfetto in cui l’arte è poesia e la poesia è arte. I quadri diventano un percorso artistico-letterario che accomuna l’artista e il poeta nella visione della vita e a nulla vale camuffare la realtà con i colori abbaglianti; l’artista raffigura i sentimenti più intimi dell’uomo, un mondo in cui i colori sono soltanto l’esteriorità che copre la tristezza e la malinconia per l’assenza di ciò che da sempre l’uomo ha cercato e mai ha raggiunto e diventano pertanto emblematici il sonno, il sesso, il viaggio, figurazioni di desideri espresse dagli occhi chiusi o sbarrati sempre dello stesso personaggio, in cui la pupilla nera naviga in un fondo bianco inespressivo e i capelli rossicci e ritti non ne lasciano trasparire l’identità, segni di una società che annulla l’individualità. E su tutto campeggia la “chimera”, l’utopia delle cose e della vita, l’incrocio tra sogno e realtà, la costante della follia.

Quarantacinque opere in cui Possenti traccia il percorso di vita di Dino Campana, segnandone nell’istantanea fotografica, i momenti più emblematici e rendendone visivi i versi attraverso il gioco intimo delle percezioni che rimandano al ricordo, alla memoria dell’infanzia, alla consapevolezza che altra è la fiaba che un tempo ci illuse, in una realtà in cui il mondo fantastico di Possenti assume altre parvenze e apre la coscienza alla verità del disagio umano, della condizione del diverso, del bisogno di fuga e di evasione, alla fedeltà al proprio pensiero; alla crisi della favolistica a vantaggio del gotico dove tutto viene deformato ed espresso da un colore che assume i connotati dell’arte primitiva per i messaggi che comunica. Il messaggio si palesa, quadro dopo quadro, forte come i colori che lo rappresentano; il sogno di felicità è infranto e con esso il pittore e il poeta; l’artista in genere non ha una sua collocazione in una società che lo ignora e che non lo lascia dialogare: Perché tu mi dici poeta?/ Io non sono un poeta/ Io non sono che un piccolo fanciullo che piange/ (Sergio Corazzini, “Desolazione del povero poeta sentimentale”) …Non domandarci la formula che mondi possa aprirti/ sì qualche storta sillaba e secca come un ramo/ Codesto solo oggi possiamo dirti,/ ciò che non siamo, ciò che non vogliamo. (Eugenio Montale, “Non chiederci la parola”).

La pittura di Possente arriva al cuore e non come una bella favola ma come arte atta a scuotere le menti attraverso figure enigmatiche quali: elfi, uccelli, pesci, gnomi e farfalle inusitate che per analogia o per metafora richiamano altri significati che riflettono la condizione esistenziale dell’uomo e l’artista ne diventa l’esempio più emblematico con il proprio intimo disagio.

Poesia come pittura, pittura come poesia, questo e altro è la mostra in cui Possenti racconta i Canti Orfici di Dino Campana e i colori scandiscono il dialogo tra il pittore e il poeta.

«Mi sono nutrito, e continuo a farlo, di letteratura» dice Antonio Possenti. «Sono stato, soprattutto in passato, un lettore tanto accanito quanto disordinato, non avendo avuto argomenti di particolare preferenza. Il libro, del resto, mi ha dato modo di esercitare una tendenza istintiva: l’abbandono alla fantasia. Campana in questo è stato uno dei miei numi tutelari».

 

 

La chimera

 

   Non so se tra roccie il tuo pallido

Viso m’apparve, o sorriso

Di lontananze ignote

Fosti, la china eburnea

Fronte fulgente o giovine

Suora de la Gioconda:

O delle primavere

Spente, per i tuoi mitici pallori

O Regina o Regina adolescente:

Ma per il tuo ignoto poema

Di voluttà e di dolore

Musica fanciulla esangue,

Segnato di linea di sangue

Nel cerchio delle labbra sinuose,

Regina de la melodia:

Ma per il vergine capo

Reclino, io poeta notturno

Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,

Io per il tuo dolce mistero

Io per il tuo divenir taciturno.

Non so se la fiamma pallida

Fu dei capelli il vivente

Segno del suo pallore,

Dolce sul mio dolore,

Sorriso di un volto notturno:

Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti

E l’immobilità dei firmamenti

E i gonfii rivi che vanno piangenti

E l’ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti

E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti

E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera

 

(da Canti Orfici, Dino Campana)

     

 

IDENTITÀ TRA PITTURA E POESIA:

I versi richiamano gli Inni alla notte di Novalis; versi sublimi in cui la poesia s’identifica con la Chimera dalle multiformi sembianze e significati

Possenti esprime in pittura l’angoscia interiore di Dino Campana; il suo espressionismo cromatico riflette la scelta linguistica di Campana essenzialmente nell’uso aggettivale.

Possenti utilizza appieno l’immaginazione per rappresentare un mondo poetico che si conserva tale solo nella fantasia.

L’enjambement di Campana è la pennellata rapida e veloce di Possenti.

L’enigma non si svela né si rappresenta, l’unico viatico per inseguirlo è l’Arte che attraverso i colori e i versi rende visibile e percepibile allo spirito ciò che non appare, e mai come oggi sembra attuale il richiamo di Leopardi al “solidarismo resistenziale”.

Concludiamo il percorso con una frase di Dino Campana: «Essere un grande artista non significa nulla: essere un puro artista, ecco ciò che importa».

 

Anna Lanzetta

 

 

Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze

“Nel sogno abitato. Storie dipinte per Dino Campana”

Aperta fino al 29 luglio

Dalle ore 10 alle ore 19, ingresso libero

 

Info: Tel. 055 2639765


Articoli correlati

  Anna Lanzetta. Per ogni donna, un racconto e un fiore
  Anna Lanzetta: Cenerentola, storia di una principessa
  La Locride. Sulle orme della storia. Viaggio tra arte e cultura 1
  Anna Lanzetta. Il male della scuola: la dispersione
  Anna Lanzetta. Per non dimenticare
  Anna Lanzetta: Un’estate insieme (divertendoci con la scrittura) 1
  Anna Lanzetta: Sguardi d'artisti. Dal Neoclassicismo al Simbolismo. Mostra a Firenze.
  Anna Lanzetta: A proposito dell’immagine
  Anna Lanzetta: Sullo Sportello Sostegno Studenti e lo stress degli studenti.
  Ricordando con Primo Levi l'orrore dell'Olocausto nazifascista degli ebrei
  Il fantastico mondo del re degli Elfi
  Anna Lanzetta. Un libro dedicato alla natura e all’ambiente
  I poemi di Ossian: Daura e Arindal
  Anna Lanzetta: L'"Amore" di Emma
  Anna Lanzetta: “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 3
  Anna Lanzetta. Con il filo spinato nel cuore
  Anna Lanzetta: 31 Dicembre, Cenone di Capodanno: dalle otto a mezzanotte
  Anna Lanzetta. Sapere per Creare
  Anna Lanzetta. Storia di una chiocciola e di un lumacone
  Anna Lanzetta: “Pasqua a New York” di Blaise Cendrars
  Anna Lanzetta: Pittura di Storia. Prima parte: Contesto storico-culturale
  Anna Lanzetta. Un pubblico eccezionale
  Anna Lanzetta: "Ritratti di famiglie delle dinastie cinesi" al Museo Bellini di Firenze
  La professoressa Anna: studentesse e colleghe: Mary, Ambra, Laura, Elena, Lucia.
  Anna Lanzetta: Favurit, Favurit. Tra versi e prosa, il pranzo è servito
  Anna Lanzetta. “Parole e pensieri di Bona Bianchi, donna di Piombino”
  Anna Lanzetta: La Fotografia racconta. Firenze al tempo di Cézanne.
  Anna Lanzetta: Il diritto all’Arte per gli studenti degli istituti tecnici.
  Anna Lanzetta: "Noi ci rifiutiamo". Guerra e pittura. L'esempio di George Grosz (1)
  Aspettando Natale con Hans Cristian Handersen. Fiaba per studenti di ogni età
  Anna Lanzetta. Il sentimento del dolore. Affinità tra Pascoli e Munch
  Anna Lanzetta. Armonie di un giardino toscano
  Il Fantastico nell’epica classica 1
  Maria Lucia Querques: Commento su il concetto di "utile" insegnando
  Anna Lanzetta. Il “sole” è vita, ma non il “sole di Adro”
  Anna Lanzetta. Dalla sofferenza privata al dolore universale: la natura come simbolo
  Anna Lanzetta. Un regalo per Natale? Un atto d’amore.
  Ricordo di Mario Luzi per tutti i lettori e per gli studenti
  La Locride. Sulle orme della storia. Viaggio tra arte e cultura 2
  Anna Lanzetta: “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 1
  Anna Lanzetta: Marco Polo. Una proposta per l’estate 2. Leggere e creare
  Anna Lanzetta: Vi consiglio ‘A menesta ‘mmaretata
  Anna Lanzetta: Una proposta per l'estate. Leggere-inventare con il gotico
  Anna Lanzetta. Tra le meraviglie d’Italia: Il Vesuvio nelle impressioni di Antonio Stoppani
  Anna Lanzetta / Maria Lucia Querques. Un po' di educazione stradale a scuola?
  Anna Lanzetta. Storia del valzer delle lucciole
  Il Vesuvio nelle impressioni di Antonio Stoppani. A cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: La pittura di Ottone Rosai a Palazzo Medici Riccardi
  Anna Lanzetta: I rischi degli adolescenti. Sui debiti di gioco e la baby prostituzione
  Anna Lanzetta: Dalla parte dei giovani
  Anna Lanzetta. Invito alla lettura
  Anna Lanzetta: Il noir di Silvia Ballestra su Chiavenna. Sugli studenti che lo leggono.
  Romanzo storico e pittura di storia (5). Visita alla Galleria d’Arte Moderna Firenze
  Alessandra Borsetti Venier. “Firenze nel cuore” di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Il mio angioletto azzurro
  Anna Lanzetta: Bestialità odierne. Razzismo e impronte digitali.
  Il Fantastico nell’epica classica 2
  Anna Lanzetta. Studiare con l’arte: Giovanni Pascoli
  Il Vesuvio nelle impressioni di François-René de Chateaubriand
  Anna Lanzetta: La scuola modello Gelmini ovvero caos demenziale
  “Mai più guerra” con il viatico dei disegni di Käthe Kollowitz
  Anna Lanzetta. L’Italia divorata dai roghi
  Dal discorso tenuto da Barack Obama all'Università del Cairo. Proposta per gli esami.
  L’arte di raccontare. La meravigliosa storia di Shéhérazade. A cura di Anna Lanzetta 1
  Anna Lanzetta: Invito all’opera “Elettra” di R. Strauss. Teatro Comunale di Firenze
  Ionio e Locride. Fotoalbum come illustrazione
  La letteratura insegna: Luigi Pirandello e Corrado Alvaro nel gioco della vita
  Anna Lanzetta: Tra cuore e batticuore “Febbre d’Amore”. Recensione di Tellus 29
  Anna Lanzetta: Vincenzo Cabianca e la civiltà dei Macchiaioli tra Storia e Letteratura.
  Dalla lettura alla scrittura: Il morso eterno di Dracula
  Anna Lanzetta: Viaggio a Matera
  Anna Lanzetta: Una scuola senza sorriso
  Anna Lanzetta: Elementi del Neoclassicismo in Canova, David e Gros
  Anna Lanzetta: Contro l’analfabetismo della sicurezza
  Anna Lanzetta: Il miracolo di San Gennaro
  Anna Lanzetta: Integrazione e intercultura. Sugli studenti stranieri in classe.
  Anna Lanzetta. Contro la disumanità, il cuore
  Napoli. I giovani del Rione Sanità
  Anna Lanzetta: Sono sempre più soli. Sulla morte di uno studente adolescente.
  Anna Lanzetta: Sul “Giorno della Memoria”. Riflessione per non dimenticare.
  Anna Lanzetta: Difendiamo i nostri valori
  Il Trovatore di Giuseppe Verdi. Melodramma per la scuola
  Ricordando con Joyce Lussu la Shoah
  Il Signore degli anelli, Harry Potter, Il cavaliere inesistente, La tempesta...
  Maria Lucia Querques: Quando emigravamo noi italiani con la valigia di cartone
  “Sapere per Creare” (Parte Seconda) a cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Dalla lettera al computer
  Rigoletto: Storia tragica di un buffone di corte.
  Romeo e Giulietta. Dalla lettura alla ri-scrittura degli studenti
  L’arte di raccontare. Il racconto di Shéhérazade. Sinbdad il Marinaio. A cura di Anna Lanzetta 3
  Anna Lanzetta “La tragedia di un personaggio” di Luigi Pirandello
  Anna Lanzetta: qualcosa che so sulla maturità, qualcosa che ricordo del mio esame.
  Breve nota su Efeso per incorniciare le fotografie di Anna Lanzetta. Fotoalbum 10
  “Sapere per Creare” (Parte terza) a cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Contro la violenza: dignità e amore
  Anna Lanzetta: La scuola nella tana dei serpenti tra retrocessioni e pregiudizi
  Anna Lanzetta: Noi diciamo NO! Dalle ronde fino alla stampa del CAPO
  Alessandra Borsetti Venier: “Addio, mia bella, addio…” il libro di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta. Viaggio a Varanasi tra luci e ombre
  Anna Lanzetta. Il peso delle parole. Il valore della “storia”
  Anna Lanzetta: Sulle Lettere a Lucilio di Seneca, sulla mia lettera a Silvia Biancalani
  MultiMedia presenta Anna Lanzetta: La Breccia di Porta Pia
  Anna Lanzetta. I ragazzi delle “baby gang”
  L’ascesa al monte Ventoso nelle impressioni di Francesco Petrarca. A cura di Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Quando Filippo Lippi pittura narrando. Dipinti per gite scolastiche 1
  Anna Lanzetta: “Da Petra a Shawbad. Archeologia di una frontiera”
  Anna Lanzetta: Cézanne a Firenze e la mostra a Palazzo Strozzi
  “Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana ed europea”. Presentate da Anna Lanzetta
  Anna Lanzetta: Voto in condotta. Condanna (per gli adulti) senza appello
  Anna Lanzetta: La forma del libro. Dal rotolo al codice, secc. III a.C.- XIX d. C.
  Anna Lanzetta: Giudicati o giudicanti
  Geografia cristologica: Basilio Magno, Gregorio di Nazianzo in Cappadocia. Fotoalbum 7
  “Romanzo storico e pittura di storia”. Arte per gli istituti tecnici 2.
  Anna Lanzetta: da La Môme a La vie en rose. Una lezione di cinema e di vita.
  Anna Lanzetta: “ArteMobile. Dalla Pietra al Chip” una mostra per tutte le età
  Anna Lanzetta: Madonna col bambino di Filippo Lippi a Palazzo Medici Riccardi di Firenze
  Anna Lanzetta. Mostra Fotografica: Ritratti della Memoria
  Anna Lanzetta: Medioevo romantico: Manzoni, Hayez, Verdi
  Anna Lanzetta: Un amore impossibile
  Anna Lanzetta: Una fiaba per capire, una mostra per riflettere. Pinocchio a Palazzo Pitti.
  Anna Lanzetta: L'ora di religione tra proteste e dissensi.
  Mary Katherine Hamnett: A proposito di “Cenerentola, storia di una principessa”.
  Anna Lanzetta: Scacchi e poi recitare, ballare e cantare la vita
  Anna Lanzetta. Storia di una lira e di un violino
  Anna Lanzetta. Contro la violenza, la cultura
  Obama alla casa Bianca. Breve antologia per gli studenti sulle lotte dei neri d’America.
  Anna Lanzetta: Al mio amico Giovanni Frediani
  Napoli. Il Rione Sanità
  Anna Lanzetta: Il mio saluto a Evelina Simonelli ragionando di pensione e di scuola
  “Romanzo storico e pittura di storia”. “Massimo D’Azeglio e Ippolito Nievo”. Arte per gli istituti tecnici 4
  Anna Lanzetta: Letture per l'estate 1. Con il gioco della recensione...
  Anna Lanzetta: "Sapere per creare" al palazzo del Podestà del Galluzzo di Firenze
  Anna Lanzetta: Sul concetto di "utile" insegnando. Pacato dissenso da Ugo Sentito
  Anna Lanzetta. Omaggio a Matera 1
  Anna Lanzetta. Storia del sole e della luna
  Anna Lanzetta: Uniti contro ogni violenza come educatori.
  Anna Lanzetta. Per ricordare Dante
  Anna Lanzetta. Il valore della parola e della cultura
  Anna Lanzetta: La Madonna dei Tramonti di Pietro Lorenzetti. Dipinti per gite scolastiche 2
  L’arte di raccontare. Il racconto di Shéhérazade. Sinbdad il Marinaio. A cura di Anna Lanzetta
  Il Fantastico. L’esempio del “Codice antico” con Kandinskij
  Dino Campana nelle note dei Secondamarea
 
 
Immagini correlate

  Anna Lanzetta - Matera- Cattedrale di sant’Eustachio
  Anna Lanzetta - Matera, interno di casa
  Anna Lanzetta - Matera-Santa Maria di Idris
  Vesuvio 1 - Chateaubriand
  Locride - La fiumara
  Anna Lanzetta - Matera-La Gravina
  Locride - Santa Maria di Monte Stella - Locride
  Anna Lanzetta - Matera- La salita
  Locride - Le Dolomiti del Sud
  Locride - San Giovanni Therestys
  Locride - La Cattolica di Stilo
   Locride - Panorama
  Anna Lanzetta - Matera "I Sassi"
  Vesuvio 2 - Chateaubriand
  Santa Sofia - Istanbul
  Santa Sofia, interno - Istanbul
  Moschea Blu - Interno - Istanbul
  Notte d’estate - Silenzio cantatore
  Pamukkale, La cascata pietrificata - Turchia 5
  Commerci sul Bosforo
  Ada Negri - La danza della neve
  Istanbul - Palazzo Topkapi
  Efeso - Teatro
  La fortezza di Rumeli Hisari - Bosforo
  Efeso - Il bassorilievo della Nikè
  Istanbul - La Moschea Blu
  Palazzo Beylerbeyi - Bosforo
  La danza dei dervisci - Anatolia 6
  La Cappadocia - Anatolia 1
  Efeso - La fontana di Traiano
  Efeso - La biblioteca di Celso
  Lago salato, Anatolia 3
  I camini delle fate, Cappadocia-Anatolia 2
  Gabriela Mistral - E' scesa la neve
  Valle di Göreme - Cappadocia-Anatolia 4
  Efeso - Impronta di piede nel postribolo
  Ponte sul Bosforo
  Bosforo
  Le tessitrici dei tappeti - Anatolia 7
  Efeso - Via dei Cureti
 
Commenti
Lascia un commentoLeggi i commenti [ 5 commenti ]
 
Indietro      Home Page
STRUMENTI
Versione stampabile
Gli articoli più letti
Invia questo articolo
INTERVENTI dei LETTORI
Un'area interamente dedicata agli interventi dei lettori
SONDAGGIO
TURCHIA NELL'UNIONE EUROPEA?

 70.7%
NO
 29.3%

  vota
  presentazione
  altri sondaggi
RICERCA nel SITO



Agende e Calendari

Archeologia e Storia

Attualità e temi sociali

Bambini e adolescenti

Bioarchitettura

CD / Musica

Cospirazionismo e misteri

Cucina e alimentazione

Discipline orientali

Esoterismo

Fate, Gnomi, Elfi, Folletti

I nostri Amici Animali

Letture

Maestri spirituali

Massaggi e Trattamenti

Migliorare se stessi

Paranormale

Patologie & Malattie

PNL

Psicologia

Religione

Rimedi Naturali

Scienza

Sessualità

Spiritualità

UFO

Vacanze Alternative

TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - ISSN 1124-1276 - R.O.C. N. 32755 LABOS Editrice
Sede legale: Via Fontana, 11 - 23017 MORBEGNO - Tel. +39 0342 610861 - C.F./P.IVA 01022920142 - REA SO-77208 privacy policy