Nel pubblicare questo interessante e utile contributo di Andrea Massera, ci uniamo senza riserve agli auspici espressi dal Circolo Sondrio Liberale: di giungere al più presto alla soppressione dei BIM (da consigliere comunale a Morbegno, nei primi anni '90, ho indicato e combattuto per questo obiettivo) e che le relative funzioni vengano trasferite alla Provincia e non già alle Comunità montane, anch'esse da sopprimere come andiamo argomentando da tempo e come da proposta di legge, anch'essa già presentata in Parlamento. (Enea Sansi)
Il Circolo Sondrio Liberale accoglie con favore la recente proposta di legge presentata da alcuni deputati dell’Ulivo volta a sopprimere i consorzi di bonifica e i B.I.M. e a razionalizzare quindi la miriade di enti con competenze concorrenti in materia di acque.
Come si sa, in provincia di Sondrio è molto diffusa la convinzione che il BIM sia ormai divenuto inutile. Le nobili idee che sottendevano alla sua costituzione si sono trasformate in diritti acquisiti che non necessitano, per il loro esercizio, di un ente svolgente mere funzioni di riscossione e redistribuzione. Un trasferimento delle sue funzioni ad altro ente territoriale competente in materia di acque (le Comunità Montane secondo i proponenti) appare una scelta logica e di buon senso in grado di recuperare un minimo di efficienza e semplicità nella farraginosa e complessa macchina amministrativa del nostro Paese.
Pertanto chiediamo all'Onorevole Uggè, coordinandosi con gli altri deputati di origine valtellinese Della Vedova e Farina, di sostenere l'iniziativa legislativa dei deputati dell'Ulivo firmatari della proposta in oggetto. Il tema può e deve essere bipartisan, in quanto le storture della nostra macchina politica e amministrativa non possono e non devono diventare questioni appannaggio della destra piuttosto che della sinistra o del centro. Il punto da approfondire resta a nostro avviso quello del conferimento di funzioni e compiti dei BIM alle comunità montane. In previsione di un ulteriore razionalizzazione che a nostro avviso potrebbe riguardare anche le comunità montane, perlomeno le più “discutibili”, si potrebbe prevedere che l'ente destinato a subentrare nelle competenze del B.I.M. diventi la Provincia. Tanto più in un territorio come il nostro che ha recentemente acquisito il trasferimento delle risorse del demanio idrico dalla Regione Lombardia. Anzi, una Provincia forte anche delle competenze del BIM avrà forse la forza di chiedere e ottenere dalla Regione il trasferimento di “funzioni e competenze” del demanio idrico, diventando l'unico soggetto responsabile a pieno titolo in materia di acque sul nostro territorio.
Il nostro circolo si augura di poter contribuire fattivamente al dibattito sui costi della politica e sulle necessità di ridurre amministrazioni ed enti inutili e rinnova l'invito a sostenere le finalità della proposta di legge in oggetto, intervenendo semmai sul merito al fine di migliorarla.
Andrea Massera
Coordinatore Circolo Sondrio Liberale
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