AVANTGARDEN ALLA CONQUISTA DEL WEB
Perché un’altra rivista sul Web? Sicuri che se ne senta il bisogno? Questa è stata la prima obiezione che mi è stata rivolta, quando con Statale 11 mi sono imbarcata in questo progetto.
AvantGarden, le nuove forme dell’arte.
Potrebbe già bastare come manifesto programmatico di una rivista appena nascente, è vero, ma con ambiziosi programmi. Ma, non contenti, abbiamo voluto e fortemente desiderato come sottotitolo una frase di Umberto Eco, tratta da uno dei libri più convincenti che mi sia mai capitato di leggere.
«Sino ad allora avevo pensato che ogni libro parlasse delle cose, umane o divine, che stanno fuori dai libri. Ora mi avvedevo che non di rado i libri parlano di libri, ovvero è come se si parlassero fra loro». (Umberto Eco, Il Nome della Rosa)
Ecco che allora, per quella strana magia alchemica che le parole hanno se ben miscelate, il progetto comincia a prendere forma. Libri che parlano di libri, ovvero libri che parlano tra loro, e ancora, lettori che parlano tra loro, e non ultimo, scrittori, che parlano tra loro. In effetti non ci interessava tanto creare una nuova rivista multimediale dove pochi qualificati e selezionatissimi esperti avessero l’occasione di dire la loro, e di censurare, distruggere o osannare un libro, un autore, uno spettacolo o un evento culturale. No. A noi interessava, soprattutto, creare un punto d’incontro tra domanda ed offerta. Una specie di ponte virtuale tra scrittori, lettori, operatori del settore, editori e il popolo del Web. Un luogo di raduno metaforico, dove ognuno possa dire la sua.
Ci proponiamo di essere uno specchio, un catarifrangente, un satellite ripetitore. Non veicoliamo solo informazione, ma offriamo anche uno spazio per promuovere idee, iniziative, eventi, presentazioni, debutti, sperimentazioni e ipotesi.
Tra le molte sezioni, come di prammatica, riservate alle anteprime librarie, al mondo del cinema, al palinsesto televisivo, alla stagione teatrale, agli eventi culturali e no, abbiamo previsto apposite categorie in cui i lettori possano dire la loro, partecipare fattivamente alla composizione della rivista, commentare o criticare le notizie pubblicate, intervenire nei dibattiti, comunicare il loro parere sui libri che hanno letto o sugli eventi a cui hanno assistito.
Consigli di scrittura, Interviste, Rivisitazione dei Classici, Indagini sugli antichi Misteri del Passato, Rubriche e Speciali Approfondimenti, dunque, ma anche Racconti di Esordienti, Segnalazioni dei Lettori, Pareri su fatti di cronaca, Contestazioni, Esperienze Personali e Dibattiti.
Saremo, anzi già siamo, una rivista non rigorosamente tematica, né legata a uno specifico genere letterario, e tanto meno dipendente solo dagli interessi di determinate case editrici o ristretti gruppi di potere. La nostra informazione intende essere a 360°, anzi 361°, e per fare questo abbiamo bisogno, ora e sempre, del vostro aiuto e dei vostri contributi.
Ed adesso tutti in banchina, per il classico lancio della bottiglia di spumante che vari il nostro bastimento verso il più avventuroso dei viaggi.
Sabina Marchesi