«L’approvazione avvenuta oggi da parte della Camera dei Deputati di un Ordine del Giorno presentato dei Deputati della Rosa nel Pugno Sergio D’Elia e Bruno Mellano a sostegno dei dissidenti cubani e per la liberazione di tutti i prigionieri politici, rappresenta un passo nella direzione giusta per dare centralità alla promozione e difesa dei diritti umani nella politica estera del nostro paese.
«Con questo ordine del giorno, infatti, il Governo italiano si è impegnato a “promuovere effettivi progressi delle autorità cubane verso la democrazia ed il rispetto dei diritti umani” nonché a “sviluppare regolari e rafforzati contatti con la dissidenza e la società civile da parte dell’Ambasciata d’Italia a L’Avana, favorendo anche la libertà di informazione e di conoscenza di testi fondamentali sui diritti umani, quali la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”.
«Questa decisione è tanto più importante in quanto arriva subito dopo la decisione presa dal Consiglio dell’Unione Europea di riavviare un dialogo politico completo con il regime cubano, in cui la questione di effettivi e concreti miglioramenti nel rispetto dei diritti dei cittadini cubani non può essere messa da parte.
«Nell’Ordine del Giorno approvato, inoltre, si censura chiaramente l’operato di Telecom Italia che attraverso la sua partecipazione del 30% nella società telefonica ETECSA, che è controllata strettamente dal regime cubano, ha collaborato attivamente, anche fornendo la tecnologia necessaria per le intercettazioni telefoniche, all’arresto e alla condanna di decine di detenuti politici».
La sopra riportata dichiarazione è stata rilasciata ieri da Sergio D’Elia, deputato della Rosa nel Pugno, membro della Commissione Esteri della Camera, e da Matteo Mecacci, Rappresentante all’ONU del Partito Radicale Transnazionale. Segue il testo completo dell’Ordine del Giorno approvato:
Ordine del giorno
La Camera
Premesso che:
- nel corso degli ultimi mesi il Consiglio Europeo è stato impegnato in un dibattito sulla Politica dell’Unione Europea nei confronti della Repubblica di Cuba e, nel Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne previsto per il 18 di giugno, l’Unione Europea sarà chiamata ad analizzare le sanzioni diplomatiche che applica nei confronti del Governo cubano;
- la posizione comune nei confronti di Cuba prevede che l’Unione Europea instauri un dialogo politico diretto anche con le forze di opposizione democratica e le organizzazione della società civile;
- alcuni paesi dell’Unione Europea e gli Stati Uniti offrono alcuni servizi delle loro Ambasciate e sedi di rappresentanza a Cuba alle organizzazioni della società civile nei confronti dei quali il Governo cubano limita fortemente la libertà di espressione e di comunicazione, anche attraverso i controlli della società telefonica ETECSA, di cui la società Italiana Telecom detiene circa il 30% delle azioni;
- A Cuba l’accesso ad Internet è strettamente controllato e per tale ragione appare opportuno che il Governo si adoperi anche attraverso le autorità diplomatiche, al fine di garantire l’accesso a tale servizio ai rappresentanti della società civile;
Impegna il Governo a:
1) a sostenere in sede europea una posizione tesa a promuovere effettivi progressi delle autorità cubane verso la democrazia ed il rispetto dei diritti umani fondamentali, inclusa la liberazione dei prigionieri politici, e volta al tempo stesso ad accordare a tale processo il proprio appoggio in termini di miglioramento delle relazioni politiche ed economiche ivi comprese le attività di cooperazione allo sviluppo.
2) a continuare in linea con la Posizione Comune dell’Unione Europea, l’azione volta a sviluppare regolari e rafforzati contatti diretti con la dissidenza e la società civile da parte dell’Ambasciata d’Italia a L’Avana, favorendo anche la libertà di informazione e di conoscenza di testi fondamentali sui diritti umani, quali la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
On. Sergio D’Elia
On. Bruno Mellano
(da Notizie radicali, 22 giugno 2007)