A vent'anni dall'ultimo lavoro per E.C.M. Torn sforna un album magistrale e tonico nella sua assoluta inclassificabilità. Cloud About Mercury con Mark Isham alla tromba e i due ex King Crimson Tony Levin e Bill Bruford era stato un disco innovativo, nel quale lo studio di registrazione diventava uno strumento aggiunto. Da allora il chitarrista diventa strumentista richiesto ed ambito in situazioni diverse, dalle collaborazioni con David Sylvian a quelle con Ryuchi Sakamoto. Negli ultimi anni si occupa in particolare di musica per il cinema e la televisione. Nel 1992 in seguito ad un tumore al cervello diviene sordo dall'orecchio destro. Eppure continua l'attività musicale e di mixaggio per personaggi come John Zorn e Tim Berne.
In Presenz le alchimie elettroniche e di editing segnano un distacco assoluto dal precedente lavoro per Manfred Eicher ed un passo avanti tecnologico impressionante. Torn si attornia del Tim Berne's Hard Cell ensemble, composto dal sassofono acido di Berne, dalla tonante e flessuosa batteria di Tom Raney e dalle tastiere multitentacolari di Craig Taborn. Nessuna concessione a situazioni conosciute ne facili incasellamenti di genere: la chitarra trascina verso ambients cangianti assumendo ora tonalità di uno stralunato country, ora roboanti volumi rock per virare velocemente verso cigolanti ed alieni timbri elettronici. I quattro si sono chiusi in studio ed hanno registrato a ruota libera ore di musica. Poi un lavoro paziente di editig e di missaggio, ad opera dello stesso Torn, ci restituisce un album astratto, musica visiva e situazioni in rapido movimento, prospettive angolari dalle quali emergono miriadi di idee e di rapide soluzioni. Il primo brano, “Ak”, è emblematico ed esplicativo: campionamenti intorno ad una traccia del synth sfociano in un ingresso groove dell'organo Hammond. Appena c'è una parvenza di stabilità la situazione si rovescia con uno squassante assolo dark di chitarra. Nessuna traccia di swing nella accezione più tradizionale, nessun particolare tracciato se non il suono del sassofono che riconduca a concetti classificabili come jazzistici. In compenso una musica contemporanea, pulsante e innovativa, capace di travolgere schemi e barriere.
Un album bellissimo e assolutamente sconsigliato ai fans del neo hard-bop.
Roberto Dell'Ava
VALUTAZIONE: * * * * ½
www.splattercell.com
Elenco dei brani: 01. Ak; 02. Rest & Unrest; 03. Structural Functions of Prezens; 04. Bulbs; 05. Them Buried Standing; 06. Sink; 07. Neck-deep in the Harrow...; 08. Ever More Other; 09. Ring for Endless Travel; 10. Miss Place, the Mist...; 11. Transmit Regardless
Musicisti: David Torn (chitarre, sampling dal vivo e manipolazioni); Tim Berne (sax alto); Craig Taborn (tastiere); Tom Rainey (batteria); Matt Chamberlain (batteria nel brano “Miss Place, the Mist…”)
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